Siamo ad un passo dal Natale 2024…e come ogni anno la colonna sorona costante che si accenda la radio, si guardi la tv o si viaggi nei social é sempre la stessa: Mariah Carey primissima in classifica anche per incassi, segue George Michael con gli Swam con Last Christmas e poi le compilation interminabili di Michael Buble’.
In queste settimane, l’atmosfera natalizia nel mondo non è però troppo realistica né rassicurante perché le guerre continuano a infiammare Europa e Medio Oriente e la politica mondiale nonostante le plenarie in giro per il mondo e i G7 non riesce a trovare un punto di incontro tra gli stati coinvolti.
Pace: una chimera di questo inizio secolo che non sembra interessare in modo sufficientemente preoccupante i politici , con Trump al potere che vuole convertire gli USA per la prima volta nella storia in una sorta di Svizzera internazionale.
In questo marasma si assiste ad una trasformazione delle festività più consumistiche e nello stesso tempo religiose … corse ai regali ridottissime per effetto inflazione e per la comodità di ricorrere agli acquisti on Line che hanno stravolto anche quelle lunghe file nel traffico prenatalizio delle grandi città per accaparrarsi il regalo più originale e prezioso da mettere sotto l’albero …ora sembra tutto diverso…gli ordini sulle piattaforme digitali hanno aumentato pacchi e pacchetti distribuiti in tutto il mondo con smacco totale a ecosostenibilità e rispetto dell’ambiente considerando il notevole impatto sull’ecosistema per un eccesso di rifiuti da gestire.
Anche il concetto di famiglia che si raccoglie durante le feste e’ cambiato, a parte le famiglie allargate, arricchiscono le feste le famiglie nate dalle unioni civili, le nuove famiglie queer o semplicemente gli amici tra loro in nuova dimensione delle famiglie, comunque tutte strette intorno al tavolo portando un’idea di amore diverso ma ugualmente universale.
Certo sarebbe bello immaginare un albero unico immenso dove sotto i desideri di pace e giustizia sociale trovino finalmente il loro posto nel mondo … pare assurdo pensare che oggi si stia ancora a lottare per un’equa esistenza e coesistenza dei generi diversi pur avendo ormai questa accezione significati molteplici legati ai cambiamenti del mondo delle relazioni e del modo libero di intendere l’amore anche se tutte queste definizioni divengono pur sempre etichette e non so quanto sia davvero libero essere incasellati in una lettera.
Lo stesso episodio della settimana tanto discusso relativo alla mancata intervista Fagnani-Mammucari ha messo in moto una serie di critiche per le parole e i toni usati dal comico.
Mammucari ha commesso una serie di leggerezze: anzitutto ha pensato che la gentilezza – ovvia – della padrona di casa nel dietro le quinte fosse la stessa che si sarebbe trovato di fronte al momento dell’intervista vera e propria, dimenticando forse per vanità o per distrazione o per superficialità che i programma si chiama Belve – orgogliosamente di nome e di fatto – un po’ per gioco un po’ per impostazione deve andare a rompere gli equilibri e destabilizzare l’interlocutore altrimenti si vanificherebbe il titolo stesso e la sua mission di cui la Fagnani non fa segreto col suo quadernino rosso ricco di appunti.
Però questa volta Mammucari ha toppato perché come sempre nel suo stile dissacrante distaccato e anche un po’ con un senso di superiorità é partito all’attacco …e dopo una serie di scivolate, è precipitato nella banalità utilizzando la battuta forse più infelice di tutte, relativa a Flavia Vento e al suo ruolo nella trasmissione di diversi anni fa dove la showgirl era rinchiusa al di sotto di un tavolo in silenzio senza alcuna interazione con un riferimento esplicito al concetto di donna oggetto che ovviamente veniva irriso nel programma perche quella era l’intenzione dello show, ora inaccettabile anche solo a pensarla questa cosa .
Il problema è che l’acume , l’intelligenza e la perspicacia di Teo sembrano essersi perse durante l’intervista con la Fagnani perché al di là dell’ultima parolaccia registrata in uscita dal programma, su cui Striscia la Notizia sta montando un caso, il timore di Mammucari di perdere il controllo e di lasciarsi guidare da una donna esplode nelle sue dichiarazioni, nella sua rabbia, nella sua manifestazione di intolleranza ed è poi evidente nell’esplosione di una reazione all’insegna della più semplicistica mancanza di rispetto e di educazione.
E quante volte alle donne capitano di trovarsi nell’ ordinario di fronte al tentativo di dequalificazione come quella capitata in questa circostanza, incentrando la considerazione di una persona sul suo sesso e sul suo ruolo subalterno o quanto meno compiacente rispetto ad atteggiamenti o posizioni lavorative…la tendenza è sminuire e squalificare l’interlocutrice ancora oggi come una reazione istintiva che gli uomini e Teo ne è una dimostrazione a suo discapito non riescono ancora a controllare..
Al di là delle motivazioni del comico legate al suo momento personale che va rispettato sempre, resta l’immagine scorretta e indigesta di un messaggio discriminatorio di un uomo nei confronti di una donna – che in quel momento sta facendo il suo lavoro in modo trasparente dinanzi alle telecamere – solo per questione di genere ed è qualcosa che non si può più accettare né da vedere né da sentire né da comprendere.
Il mondo sta cambiando ed è forse il momento che il maschio Alfa se ne faccia una ragione.