Con l’uscita del suo film, Black Panther conquista definitivamente un posto all’interno del Marvel Cinematic Universe. Oltre quello d’incassi al botteghino, Pantera Nera detiene un altro record, probabilmente più significativo: è stato il primo supereroe di colore ad apparire sulle pagine di un qualsiasi fumetto mainstream americano (anticipando la nascita di Falcon nel 1969, di tre anni). Non a caso il suo debutto coincide con il periodo di maggiore intensità del movimento per i diritti civili dei cittadini afroamericani. Di lì a poco si sarebbe formato il Black Panther Party (ottobre 1966, 3 mesi dopo la prima apparizione del supereroe) e il movimento Black Power avrebbe iniziato a muovere i primi passi. Fortunatamente la coraggiosa idea di offrire al pubblico di quell’epoca un personaggio di origini africane risultò vincente, e i lettori si dimostrarono pronti ad accettare il cambiamento.
Pantera Nera è d’altro canto il prodotto di un team creativo quasi leggendario: Stan Lee e Jack Kirby, creatori della maggior parte dei personaggi a fumetti Made in Marvel. Il risultato, come era stato per i precedenti lavori, è un cocktail unico: sovrano ereditario e protettore del fittizio Wakanda, T’Challa è dotato di un intelletto formidabile, (tanto da essere reclutato nel ristretto gruppo degli Illuminati); in quanto campione del Wakanda, il suo re ha in oltre diritto ad assumere l’Erba a Forma di Cuore, che conferisce formidabili capacità fisiche. A questo vanno aggiunte le risorse della stessa nazione: il pacifico stato dell’Africa subsahariana basa infatti la sua ricchezza sul preziosissimo Vibranio, un metallo indistruttibile che opportunamente lavorato può fornire armi, energia ed è in generale una materia prima di eccellente versatilità.
Durante i suoi 50 e più anni di vita editoriale, molti autori hanno interpretato questo personaggio così complesso, evidenziandone di volta in volta caratteristiche differenti. Per questo abbiamo pensato di suggerirvi 5 storie “propedeutiche” al personaggio, che ne riassumano la vita narrativa, editoriale e le caratteristiche fondamentali.
5) “La Pantera Nera!” e “Com’è cominciata…!” (Fantastic Four #52 – 53)
Nel 1966 Stan Lee e Jack Kirby fanno viaggiare i Fantastici Quattro verso una piccola nazione dell’Africa apparentemente molto arretrata, il Wakanda, dopo aver ricevuto il cordiale invito del suo regnante. Molto presto il quartetto si renderà conto di aver accettato l’invito ad una battuta di caccia in un luogo tecnologicamente molto avanzato e pieno di trappole. Peccato che le prede sono proprio loro, ed il cacciatore è… la Pantera Nera. Nella successiva “Com’è cominciata…!”, T’Challa illustra ai FF le sue origini, introducendo per la prima volta la sua nemesi Ulysses Klaw, artefice dell’assassinio di suo padre.
4) Il Matrimonio (Black Panther Vol. 4 #18)
Nel 2006 l’universo Marvel stava passando un brutto periodo, con la Guerra Civile tra super eroi ancora in corso, ed era già pronto ad una serie di possibili sconvolgimenti. La battaglia e la conseguente scissione dei supereroi in due “correnti di pensiero” non era però approdata sulle rive del Wakanda, che proprio in quel periodo si preparava ad un lieto evento. Stiamo parlando del matrimonio del suo Re, T’ Challa con Ororo Munroe (aka Tempesta degli X-man). I due si erano conosciuti già in tenera età, ma si allontanarono per via delle strade intraprese, che li hanno portati in parti del globo molto distanti. Si riuniscono finalmente proprio durante la guerra civile, nel numero #18 della testata Black Panther. In questo albo, scritto da Reginald Hudlin e disegnato da Scott Eaton, i due sposi affrontano il matrimonio reale, contornato da rituali mistici e zuffe tra super-eroi , (quasi) tutti invitati all’ “evento del secolo” . Degno di nota il faccia a faccia tra Capitan America e Tony Stark proprio durante il climax del maxi evento che li aveva visti avversarsi: sarà la diplomazia di T’Challa a evitare il conflitto, almeno nel giorno del suo matrimonio.
Chi sa che queste nozze non si ripetano sul grande schermo, ora che la nazione di Wakanda e i mutanti sono riuniti sotto l’unico tetto della proprietà intellettuale Disney…
3) New Avengers vol. 3 – Tutto Muore
Già nella sua run sui Fantastici Quattro, Jonathan Hickman aveva iniziato a tessere una macro trama complessa attraverso l’intero multiverso Marvel. Quando nel 2013 arriva sulle pagine dei New Avengers è già cominciata una reazione a catena in salsa sci-fi che porterà alla catastrofe: i multiversi stanno per essere distrutti dall’Incursione, un fenomeno che porterà tutte le versioni alternative della Terra a collidere tra loro. Toccherà proprio al gruppo degli Illuminati, di cui fa parte anche il nostro Pantera Nera, trovare una soluzione, tra dilemmi morali e segreti innominabili… In queste condizioni estreme emergono i caratteri dei membri del gruppo; in particolare quelli di T’Challa e di Namor, costretti a collaborare mettendo da parte la guerra in corso tra i proprio regni.
2) Pantera Nera – L’Uomo Senza Paura
I lettori affezionati alla Marvel non possono non sapere di Hell’s Kitchen: un quartiere di New York particolarmente difficile, teatro di atti criminali potenzialmente impuniti… se non fosse per Daredevil, l’Uomo Senza paura, come lo rinominò il maestro Frank Miller nell’omonima e seminale mini sul personaggio.
Ma cosa succede quando il protettore di Hell’s Kitchen è costretto ad abbandonare il quartiere? Qualche altro eroe prenderà il suo posto, ovvio. Così T’Challa decide di sostituire Matt Murdock per ritrovare se stesso, dopo aver reso inerte tutto il vibranio del Wakanda al termine di una terribile battaglia contro Il Dottor Destino. Con questi presupposti inizia Pantera Nera – L’Uomo Senza Paura, ciclo narrativo sulle pagine di Daredevil (#513- 518) nel quale ritroviamo una versione totalmente diversa dalla Pantera Nera: spogliato della sua tecnologia super-avanzata, dei gadget in vibranio e senza nessun suddito a dargli una mano, T’Challa deve fare affidamento solo sulle sue capacità e il suo intelletto per arginare l’epidemia criminale che affligge Hell’s Kitchen.
Scritto da David Liss e disegnato da Francesco Francavilla, il ciclo dell’Uomo senza Paura catapulta la Pantera nell’habitat ostile e sconosciuto della “Giungla Urbana” (che poi è il titolo del primo arco narrativo); lontano dalle magnifiche aule dei palazzi wakandiani, dove la diplomazia era un’arma formidabile, dalle foreste incontaminate, e dal misticismo tribale tipico delle sue storie classiche. Liss e Francavilla mostrano così il potenziale pulp del personaggio, che si muove in atmosfere noir, intrecci narrativi e colpi di scena.
1) Chi è Pantera Nera? (Black Panther vol. 4 #1 – 6)
Primo arco narrativo del volume 4 di Black Panther, di Reginald Hudlin e John Romita Jr, e punto fondamentale della storia editoriale del personaggio. In Chi è Pantera Nera gli autori ricostruiscono le origine del personaggio, ma dal punto di vista di Ulsysses Klaw, dando profondità a quest’ultimo e ampliando il background di T’Challa. Viene però approfondita anche la storia del Wakanda, fornendo un sotto testo storico allo stato africano, sfruttandolo come incipit narrattivo.
Riallacciandosi ai sottotesti vagamente politici delle storie di Lee e Kirby, Hudlin ripercorre attraverso una serie di personaggi metonimici, il colonialismo occidentale nei confronti dei territori africani: c’è l’America rappresentata da Rhino, il Belgio di Klaw, la Russia con l’Uomo Radioattivo, e una ricchissima chiesa, volenterosa di portare avanti la crociata per la conversione del Wakanda al cristianesimo. Tutto questo sotto l’occhio vigile del governo degli Stati Uniti che da tempo ha messo gli occhi sulla gigantesca riserva di vibranio del piccolo stato africano che, “dalla sua fondazione ad oggi, non è mai stato conquistato”.
A metà tra la ricostruzione storica in salsa Marvel, la spy story e la classica storia di super-eroi, “Chi è Pantera Nera?” è un must read per chiunque desideri approfondire questo affascinante personaggio.