Il Parto delle Nuvole Pesanti ritorna con Sottomondi, il suo 13° album dedicato a quell’umanità sofferente e caleidoscopica, maggioritaria e senza voce. L’uscita del cd è prevista per l’autunno prossimo con WMusic/World Music Made in Italy ed è anticipata dal singolo Niente Ninna per l’uomo ne’, accompagnato da un videoclip diretto da Giuseppe Bilotti. E’ una ninna nanna che affronta il tema del razzismo in modo leggero e ironico usando lo stile della filastrocca su versi semplici ma al tempo stesso poetici, dal significato profondo e dal sapore agrodolce “la mia bimba ha la pelle scura” e persino “la ninna si mette paura”. Un sottomondo che incrocia la vicenda di Riace con i versi conclusivi e surreali “niente ninna per chi vive a Riace – niente nobel per la pace – niente ninna a chi dà una mano – niente ninna per Mimmo Lucano” ed inevitabilmente riflette come in uno specchio e racconta per flash il tempo in cui il nonno partito dall’Italia non fece in tempo ad entrare nel mitico porto, giusto per non perdere la memoria.
L’importanza che assume oggi più che mai la lotta per la difesa dei diritti umani è sottolineata anche dal coinvolgimento del coro dei bambini che non solo valorizzano artisticamente il brano ma soprattutto lanciano un segnale etico più forte di quanto non riescano a fare gli adulti, per quanto musicisti…
Il Parto delle Nuvole Pesanti ha finora realizzato 12 album, fondendo stili e linguaggi differenti, dall’etno-rock mediterraneo degli esordi, passando per la canzone d’autore, fino alla world music, avvalendosi della collaborazione di artisti come Claudio Lolli, Roy Paci, Teresa De Sio, Fabrizio Moro e di scrittori come Carlo Lucarelli e Carmine Abate (premio Campiello).
Il suo live, portato su palchi importanti sia nazionali (come quello del Primo Maggio a Roma in diretta Rai3 e dell’Ariston di Sanremo con il Premio Tenco) che internazionali (come quelli di New York, Fortaleza, Bagdad, Londra, Berlino, Praga, Budapest), è un crocevia di suoni e liriche, ironia e allegria, miscelati a momenti teatrali e circensi.
Il Parto ha riscosso uno straordinario successo con il brano Onda Calabra, colonna sonora di Qualunquemente, film di Antonio Albanese, ottenendo la partecipazione al Festival del Cinema di Berlino e la nomination come migliore canzone al David di Donatello grazie alla quale ha ricevuto anche le congratulazioni al Quirinale da parte del Presidente della Repubblica. Il brano L’imperatore è stato considerato tra i mille brani più rappresentativi della storia della canzone italiana (Antologia della Canzone Italiana 1861-2011, Mondadori) e la canzone Giorgio ha avuto la nomination al Premio Amnesty International .
La band si è cimentata anche nel teatro con Roccu u Stortu dedicato agli orrori della prima guerra mondiale e Slum che racconta le periferie delle grandi città africane in viaggio verso la speranza occidentale. Per il cinema segnaliamo Doichlanda, squarcio sugli immigrati calabresi in Germania, I colori dell’abbandono, che affronta il tema dei paesi abbandonati e il film documentario Aléteia, scritto in collaborazione con gli studenti del Liceo scientifico di Strongoli (Kr) per raccontare la bellezza dei luoghi attraverso una “magica” storia d’amore di due ragazzi.
Di grande importanza sono anche i progetti culturali del gruppo che testimoniano il forte impegno sociale e civile della band. Di recente il Parto delle Nuvole Pesanti ha realizzato il progetto musiculturale Terre di Musica – Viaggio tra i beni confiscati alla mafia, con la collaborazione di Libera e pubblicato con un cofanetto contenente un libro e un dvd. Grazie a questo progetto il Parto è stato testimonial della Carovana Internazionale Antimafia partecipando a diverse tappe nazionali ed europee con concerti, reading, presentazioni del libro e proiezioni del film. Il progetto, è stato presentato nelle scuole, e alla Rai con un servizio sul Tg2 e la partecipazione al Concerto del Primo Maggio, in piazza San giovanni a Roma e in diretta su Rai3.