Ci sono dei momenti della vita in cui le persone hanno la necessità di fare un bilancio, ricordare e ripercorrere le strade fatte e quelle che si sono evitate, le scelte che hanno condizionato il proprio cammino e le intuizioni che hanno sviluppato la propria strada. “Non c’è niente che cambierei”,edito dalla Graus Edizioni, è un lungo monologo in cui l’autore, il noto hair stylist Massimiliano Campanile, ci accompagna per mano attraverso i suoi ricordi, le sue sensazioni, profumi e odori di un tempo che è trascorso veloce e inesorabile, fra dolori e gioie, vittorie e sconfitte. La scelta di dare un nome ad ogni capitolo risulta vincente, con poche parole il lettore entra nel mondo di Massimiliano, che diventa un fiume di sentimenti ed emozioni, in una scrittura fluida e semplice, chiara, senza troppi giri o forzature. Un racconto genuino di una persona che ha avuto il coraggio di aprirsi, regalando sensibilità e orgoglio, malinconia e felicità. Massimiliano ha il merito di raccontarsi senza presunzione alcuna, mettendosi a nudo senza paura, narrando momenti che potrebbero aiutare chi è in difficoltà, ed alla fine di ogni capitolo nasce un inevitabile sospiro, perché insieme a lui ci si si perde nei propri ricordi, nelle proprie scelte e sopratutte nelle parole che ancora ci portiamo silenziose dentro. E forse,dopo aver letto con attenzione il suo libro, dovremmo prendere spunto dal suo coraggio, per arrivare anche noi un giorno a dire “Non c’è niente che cambierei”!
Ho apprezzato molto il racconto, l’ho trovato onesto e coinvolgente, da dove è nata la necessità di raccontarsi?
Non avevo bisogno di raccontare la mia vita guardandola da un punto di vista professionale. Il successo non mi ha cambiato, io sono sempre il ragazzo che è nato a Barra che, però, è riuscito a coronare i suoi sogni. Quindi, rispondendo alla sua domanda, l’esigenza di raccontarsi nasce dal bisogno di condividere una storia di vita comune a tanti altri ragazzi e ragazze. In tanti che hanno letto il libro mi hanno scritto ringraziandomi perché le nostre sono storie comuni. Quindi volevo utilizzare il libro come strumento di contatto con i ragazzi e le famiglie.
Nella lettura abbiamo camminato con Massimiliano, nelle sue fasi e nella sua crescita, chi è oggi Massimiliano Campanile?
Sempre il solito Massimiliano che indossa gli abiti della semplicità, dell’altruismo e della generosità.
Rispetto a qualche anno fa, oggi sembrerebbe più semplice fare outing o credi ci siano ancora realtà in cui è difficile dichiarare la propria omosessualità?
Dichiarare la propria omosessualità non risulta ancora facile, soprattutto quando bisogna affrontare la questione con i propri genitori che, ovviamente, nella maggioranza dei casi non accettano immediatamente questa “diversità” dei propri figli. Omosessuale si nasce e non lo si diventa. E’ proprio questo il nocciolo della questione che io voglio affrontare confrontandomi con le famiglie. Far capire loro quello di cui hanno bisogno i loro figli.
La tua è arte, hai lavorato per personaggi importanti e hai avuto grandi soddisfazioni, che racconti anche nel libro. Quando hai capito che saresti diventato un punto di riferimento per molti tuoi colleghi?
Più che diventare un punto di riferimento per i miei colleghi ho sempre pensato e voluto migliorare me stesso, la mia professionalità migliorare le mie conoscenze. Un patrimonio di esperienza che provo a trasmettere ai miei collaboratori.
Attualmente c’è la chiusura totale per la tua categoria, come si sta affrontando questo momento?
Si tratta di un momento difficile, che mai avremo pensato di dover affrontare. Io ho deciso di chiudere il salone in anticipo rispetto all’ordinanza emanata dalla Regione Campania perché, insieme ai miei collaboratori, ci eravamo resi conto di non poter più garantire la solita cura e attenzione dei particolari e, poi, il rispetto e la salvaguardia della salute della clientela e dei lavoratori. Sposo in pieno lo slogan “la salute prima di tutto”.
Pensi ci siano differenze fra Massimiliano e l’hair stylist Campanile?
Nessuna, sono la stessa persona con gli stessi valori.
Il passato non lo cambieresti, ma in futuro che progetti ti piacerebbe sviluppare?
Un’accademia per parrucchieri aperta ai ragazzi che non possono permettersi una retta scolastica ma che hanno tanto talento e volontà per costruirsi un’avvenire sereno.