<<Nun sfruculià ‘a mazzarella ‘e San Giuseppe>> che significa letteralmente “Non sfregare la mazzarella e/o il bastone di San Giuseppe“. E’ un detto popolare molto comune a Napoli, utilizzato perlopiù nel senso di non mettere alla prova la pazienza altrui.
Di San Giuseppe è nota la grande pazienza, la bontà e responsabilità. Un uomo giusto che, senza chiedere nulla, ha accettato di essere il padre di Gesù. Tuttavia anche un uomo come il padre di Cristo potrebbe perderla se qualcuno di questa pazienza ne approfitta. Il bastone sembrerebbe essere quello che il marito della Vergine Maria usò nella lunga strada che lo condusse a Betlemme.
A questo punto dobbiamo fare un bel salto all’indietro nel tempo. Il modo di dire è emerso da una serie di documenti consultati da Ulisse Porta Giurleo. L’erudito partenopeo si imbatté così nel nome di un tal cavalier Nicolino Grimaldi, un noto cantante napoletano del ‘700. Di ritorno da un viaggio a Londra, l’artista, portò con sé un’importante reliquia: niente di meno che il bastone di san Giuseppe, quel bastone al quale da sempre l’iconografia cristiana ci ha abituati a vedere tra le mani del santo L’oggetto era troppo prezioso per lasciarlo senza protezione e così fu posto nella cappella di casa Grimaldi e di condividere con i napoletani quel bastone. Sembra che perfino il viceré si mise in fila per poterlo ammirare. Purtroppo però vuoi per troppa fede, o per mera curiosità molte persone cercarono di rompere un pezzettino del bastone per portarselo via per possedere così una parte di quella preziosa reliquia.
Ma da dove deriva questo modo di dire?
La leggenda narra che tale frase fosse detta da un servitore veneto posto a guardia del bastone di San Giuseppe.
Sembrerebbe che il governante fosse solito ripetere a tutte le persone che entravano nella cappella per vedere la reliquia: “Non sfrocoleate la mazzarella di San Giuseppe”.
Tuttavia un dono così prezioso non poteva rimanere incustodito. Grimaldi la affidò al cognato, Nicola Fago, che a sua volta decise che l’unico modo per preservare una cosa così importante era affidarla alla congregazione di San Giuseppe de’ Nudi,nella bellissima chiesa sulla collina di San Potito a Napoli, che ancora oggi la custodisce,dove tutti possono finalmente mmirarla, protetta da una teca dove nessuno potrà mai più “sfrucuriarla”
Indirizzo :
Chiesa di San Giuseppe dei Nudi
Via San Giuseppe dei Nudi 72