Spesso sentiamo nominare anatre, papere, oche, ma a dirla tutta, la differenza tra questi animali non sempre è così tangibile, quindi cerchiamo di fare chiarezza una volta per tutte:
Anatre
Appartenenti all’ordine degli anseriformi nello specifico alla famiglia degli anatidi, sono profondamente caratterizzate da una vita “acquatica” grazie alle zampe palmate e ad un lungo becco piatto atto a setacciare alla ricerca di cibo i fondali. Hanno dimensioni ridotte e corporatura tozza e sono facilmente distinguibili i maschi (più vistosi e colorati) dalle femmine.
In genere i maschi sono poligami, almeno per quanto osservato in cattività.
Quasi tutti gli anatidi possiedono una ghiandola “uropigiale” nei pressi della coda che secerne una sostanza oleosa impermeabile che viene distribuita col becco sulla superficie del corpo.
Oche
Le oche appartengono alla stessa famiglia ed allo stesso ordine delle anatre, ma fanno capo alla sottofamiglia delle Anserinae (a cui appartengono anche i cigni); i loro pulcini vengono chiamati Papere (anche se molti allevatori definiscono, erroneamente, “papere” anche le anatre ancora non in età da riproduzione), sono maggiormente “terricole”, anche se preferiscono muoversi su suoli umidi.
Infatti pur conservando le zampe palmate (ma più lunghe rispetto alle anatre), sono in genere di dimensioni maggiori con collo più lungo, ed il becco si presenta atto a strappare erba, quindi più tozzo e meno schiacciato.
In genere, non presentano dimorfismo sessuale.
Dal punto di vista sociale si tratta di specie monogame ed estremamente territoriali e gelose.
Famose le Oche del Campidoglio che nel 390 a.c facevano da vere e proprie “guardiane”.