Torna alla vittoria il Napoli tra le mura amiche, non accadeva dalla quaterna rifilata all’Udinese il 27 settembre, e lo fa con una gara di grande impegno, non senza errori ma anche con lunghi tratti di bel gioco, grazie alle prodezze dei due top player in attacco.
Contro un Cagliari tosto, mai domo ma, onestamente, troppo votato al gioco violento (con l’intercessione dello scadentissimo arbitro Marcenaro e dei suoi degni collaboratori), i padroni di casa giocano un primo tempo di attacco ma la sfortuna (palo di Rrahmani), l’imprecisione e la strenua difesa dei rossoblu isolani non permettono ai Campioni d’Italia di trovare il vantaggio, che sarebbe stato ampiamente meritato.
Privo di Zielinski e di Elmas, Mazzarri schiera Cajuste dal primo minuto, il brasiliano Natan gioca ancora a sinistra dove incontra ben più difficoltà contro una difesa, quella sarda, blindata a doppia mandata.
Kvara e Politano sugli esterni, massacrati dai continui interventi fallosi mai puniti adeguatamente dal già citato direttore di gara, provano a accendere la luce ma senza risultati apprezzabili.
Nella ripresa il Napoli trova difficoltà a scovare sbocchi e così Mazzarri fa la mossa giusta: il redivivo Mario Rui a sinistra a sostituire il comunque bravo Natan e Raspadori a rilevare Cajuste, senza infamia nè lode la sua prestazione.
Il gioco del Napoli trae evidente giovamento dai cambi: il portoghese è decisivo con un cross al bacio che Osimhen trasforma in gol, sovrastando di testa due difensori.
Il problema è che la difesa azzurra, oggi, non da grande affidabilità e così, nemmeno tre minuti dopo aver trovato il vantaggio, il Cagliari pareggia: Luvumbo scherza Rrahmani e a mette dentro per Pavoletti che anticipa Juan Jesus e pareggia.
La reazione del Napoli è immediata: Osimhen fa una giocata assurda tra quattro difensori e la mette in mezzo per Kavara che calcia di prima: la palla sbatte sul palo ma stavolta si insacca alle spalle di Scuffet.
Il finale è denso, Mazzarri inserisce forze fresche per tenere il risultato, il Napoli trova il terzo gol con Politano ma l’impresentabile Marcenaro annulla per un fuorigioco passivo di Osimhen (roba da anni 70) con il complice silenzio del Var.
Dopo quasi 8 minuti di recupero (…) la gara termina con la strameritata vittoria del Napoli, la seconda consecutiva in casa dopo quella con il Braga.
In attesa dei sorteggi Champions e della gara di domani contro il Frosinone in Coppa Italia (guai a sottovalutare la competizione), il Napoli attende il match prenatalizio contro la Roma, un crocevia fondamentale sia in ottica Champions sia per la valutazione dei progressi della squadra dalla presa in carico della panchina di Mazzarri.