Nell’ultimo anno, per forza di cose, l’intera attenzione si è concentrata sull’emergenza Coronavirus che ha gravato e continua a gravare, in maniera importante, sul sistema sanitario nazionale. Proprio in relazione a ciò, la nostra Sanità – già da molti anni provata da tagli e politiche poco lungimiranti -, sotto l’impatto della pandemia, ha mostrato, in modo ancor più evidente rispetto al passato, affanni e gravi carenze. Tuttavia, non bisogna dimenticare che, al tempo stesso, esistono grandissime eccellenze che, pur nella scarisità di risorse che il nostro Paese stanzia per la salute, specie nel Sud, si distinguono per la competenza, le conoscenze e la professionalità.
Un esempio di questo tipo, negli ultimi giorni, ci è giunto proprio dal Mezzogiorno, ovvero dall’ospedale pediatrico Santobono di Napoli. Presso il nosocomio partenopeo, infatti, una bambina di meno di sei mesi, affetta da atrofia muscolare spinale (una malattia genetica molto grave che, purtroppo, causa la morte), è stata sottoposta, per la prima volta in Italia, a una terapia genica molto innovativa, autorizzata in Europa a maggio scorso e qu da noi il 17 novembre, ovvero meno di un mese fa. Il farmaco somministrato al Santobono, inoltre, è considerato il più costoso al mondo (1,9 milioni di euro per singolo trattamento) e per poter curare la piccola è stata quindi necessaria una sinergia che ha portato a collaborare il Servizio farmaceutico regionale e varie aree del Santobono, quali la direzione aziendale, quella sanitaria, la farmacia ospedaliera e il settore Acquisizione beni e servizi.
La bambina, dopo che le è stata somministrata questa cura all’avanguardia, è stata tenuta in osservazione per una settimana, ma ora sta bene e ha potuto fare ritorno a casa. Il suo papà ha tenuto a ringraziare tutta l’equipe dell’Uoc Neurologia dell’ospedale, diretta dal professore Antonio Varone. “All’inizio sembra tutto nero, un tunnel senza fine. Adesso, grazie a questo farmaco arrivato prima dei 6 mesi della piccola Sofia, tutti possiamo sperare e vedere alla fine del tunnel la luce tanto attesa. Spero che la nostra piccola possa far da guida a tutti gli altri affetti da questa malattia. Un ringraziamento anche tutti gli infermieri del reparto Neurologia”. Queste le sue parole.
Su questa bellissima storia, dal lieto fine, oltre al Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, soddisfazione è stata espressa da Anna Maria Minicucci che, in qualità di commissario straordinario dell’azienda Santobono Pausilipon ha dichiarato: “Ringrazio la Regione, il Servizio farmaceutico diretto da Ugo Trama e tutto il personale sanitario infermieristico ed amministrativo dell’azienda che si è impegnato per raggiungere questo importante risultato di cura ed innovazione per una grave malattia genetica. Questo traguardo si aggiunge ai molti conseguiti in questi anni dall’Aorn Santobono Pausilipon di Napoli, consolidatasi ormai a pieno titolo tra le più importanti realtà sanitarie pediatriche italiane ed europee”.
È una notizia che ci riempie il cuore di gioia e che, in questi tempi così duri, arriva a donare luce e speranza a noi tutti. Il progresso della Medicina sta facendo passi da gigante e speriamo che, soprattutto dopo tutto ciò che stiamo vivendo, si possa capire che su di essa vale sempre la pena investire tanto.