INTRODUZIONE
Bandai Namco per celebrare il quarantaduesimo anniversario di Pac-Man ha deciso di pubblicare una raccolta che di fatto è una nuova versione della compilation dedicata alla creatura di Toru Iwatani uscita nel 2014.
Pac-Man Museum + è un prodotto di nicchia che al costo di circa venti euro, permetterà rigiocare la quasi totalità dei dedicati alla celebre mascotte Namco. Pac Man è probabilmente la pima icona videoludica della storia la cui genesi è piuttosto singolare. Sembra che Tōru Iwatani ebbe l’ispirazione durante una cena con alcuni amici guardando una pizza a cui era stata tolta una fetta. Dopo quattordici mesi da quella cena, precisamente il 22 maggio del 1980, grazie a un team di sviluppo di otto tecnici capeggiati da Shigeo Funaki, comprendente anche il musicista Toshio Kai, vide la luce il primo Pac-Man.
Il gioco fu commercializzato in Giappone con il nome di Puckman, termine che deriva dalla parola giapponese pakupaku ovvero “chiudere e aprire la bocca”. Il nome fu poi cambiato in Pac-Man per la sua commercializzazione negli Stati Uniti, iniziata nell’agosto dello stesso anno, a causa di una spiacevole assonanza con una parolaccia inglese. Grazie alla commercializzazione in Occidente da parte di Midway il gioco raggiunse brevemente un successo planetario.
CHE TITOLI SONO INCLUSI?
La raccolta, comprende i seguenti titoli:
- Pac-Man (1980)
- Super Pac-Man (1982)
- Pac & Pal (1983)
- Pac-Land (1984)
- Pac-Mania (1987)
- Pac-Attack (Versione per Super Nintendo; 1993)
- Pac-In-Time (Versione per Super Nintendo; 1995)
- Pac-Man Arrangement (Versione presente in Namco Classic Collection Vol. 2; 1996)
- Pac-Man Arrangement (Versione per PSP presente in Namco Museum Battle Collection; 2005)
- Pac-Man Championship Edition (2007)
- Pac-Motos (Versione presente in Namco Museum Remix; 2007)
- Pac ‘n Roll Remix (Versione presente in Namco Museum Remix; 2007)
- Pac-Man Battle Royale (2011)
- Pac-Man 256 (Versione realizzata per console; 2015)
LO STRANO CASO DI MS. PAC MAN
La selezione dei titoli, non comprende alcuna produzione dedicata a Ms. Pac-Man. Una decisione che sicuramente farà discutere i fan della mascotte di Namco, ma in questo caso non dipende dalla volontà dei programmatori di introdurla in qualche DLC, che comunque potrebbe arrivare, ma per una mera questione di diritti d’autore.
Nel 1982, un paio di anni dopo il lancio del gioco originale, la General Computer Corporation creò un modification kit di Pac-Man per il mercato arcade, chiamato Crazy Otto. Questi kit erano piuttosto comuni in quegli anni; costruire da zero un nuovo gioco richiedeva un notevole sforzo produttivo e i modification kit consentivano di creare un “nuovo” titolo modificando alcuni aspetti marginali di un altro titolo.
Scottati da una precedente causa legale avuta con Atari per una modifica di Missile Command, General Computer Corporation decise di proporre il progetto a Midway, che possedeva i diritti su Pac-Man in Nord America. Midway acquistò il progetto e incaricò gli sviluppatori di della stessa GCC di creare un seguito che modificò alcuni elementi del gioco e il personaggio principale che fu trasformato nella compagna del protagonista “storico”.
Da molti considerato superiore all’originale, per alcune migliorie al gameplay e al design dei livelli Ms. Pac-Man. Sfortunatamente leggerezza con cui Midway trattò la licenza di Pac-Man accogliendo con entusiasmo il progetto di GCC, non poteva che generare una serie di cause legali che ha lasciato strascichi giudiziari . Nel 1984 fu stipulato un macchinoso accordo tra Namco, Midway e GCC che durò fino al 2019. Tre anni fa, AtGames, “famosa” per la produzione di retro console, non sempre di qualità eccelsa, dopo un accordo con GCC diventa proprietaria di alcuni diritti su Ms. Pac-Man ed inizia un contenzioso legale con Bandai Namco che l’ha accusata di produrre e distribuire mini-cabinati ispirati a Ms. Pac-Man. Per chiudere completamente i rapporti con AtGames, il colosso nipponico Bandai Namco ha quindi deciso di modificare il personaggio in alcuni giochi come Pac-Land, sostituendo Ms. Pac-Man conuna nuova versione chiamata Pac Mom e di non pubblicare nelle proprie raccolte nessuna versione di Ms. Pac-Man.
LA COLLECTION
L’ hub del gioco, una sala giochi piena di cabinati, oggetti e decorazioni anni’ 80, non si limita ad offrire solamente un singolare menù per selezionare i giochi a disposizione ma offre una serie di meccaniche pensate per stimolare i giocatori a provare ogni titolo presente.
Ogni cabinato l’inserimento di una moneta per poter giocare; superando determinati obbiettivi o record personali, si potranno guadagnare altri soldi che potranno essere spesi per migliorare la propria sala giochi acquistando nuove varianti di cabinati , arredi, decorazioni o tentando la fortuna cercando di catturare Gashapon.
E se si terminano le monete? Basterà giocare ai giochi per console per poter guadagnarne altre.
Da notare che ognuno dei titoli presenti in Pac-Man Museum + non offre filtri grafici e non dispone di migliorie: l’unica opzione a disposizione del giocatore è quella di poter ingrandire le dimensioni del riquadro in cui verrà riprodotto il gioco , il quale rispetterà, sempre e comunque, il ratio originale.
Infine si avrà la possibilità di connettersi online per registrare i propri record nella leaderboard globale.
CONCLUDENDO
Pac-Man Museum +, che ricordiamo, è completamente localizzato in italiano è una raccolta antologica dedicata alla celebre mascotte di Namco che propone una lista di produzioni che non si ferma ai soli “successi” ma si apre ad alcuni titoli sperimentali usciti negli ultimi 42 anni. I 14 giochi di Pac-Man proposti nella loro versione migliore e i tanti contenuti da sbloccare sono i punti di forza di questa collection che manca, però, della possibilità di poter applicare qualche miglioria grafica.