Trama: C’era una volta un bambino sordo che amava un dromedario. Il bambino si chiamava Kori, anche se non poteva saperlo perché non sentiva niente. Vedeva muovere le labbra dei suoi genitori, dei suoi fratelli e di tutti quelli che conosceva, ma non era capace di tradurre quei movimenti in nessun suono. Però vedeva che le loro labbra si aprivano, si arrotondavano, e subito dopo apparivano i denti…
Kalandraka è felice di presentare alle lettrici italiane e ai lettori italiani un titolo fondamentale della letteratura spagnola per ragazzi. Dal 2002, anno della sua prima pubblicazione, la tenera storia di Kori, un ragazzo di un campo profughi sahrawi, ha acquistato da Ristampe un lungo racconto. Gira ora in libreria sotto una nuova veste grafica con le illustrazioni di Maria Girón.
Kalandraka
Recensione: Kori ha otto anni, vive in un villaggio di rifugiati in mezzo al deserto ed è sordo. Nella sua piccola realtà non ci sono mezzi per sostenere il problema di Kori che va a scuola come tutti gli altri bambini, ma non riesce a capire completamente ciò che viene detto intorno a lui. Vede labbra muoversi, ogni movimento ha un significato, è dotato di grande intelligenza e grazie alla sua maestre riesce a scrivere.
Kori ha un profondo rapporto di amicizia con Caramello, un cucciolo di dromedario che rumina in continuazione ed i movimenti della bocca dell’animale sono per il bambino parole. Parole profonde e poetiche, sagge e meravigliose che lui trascrive nel suo quaderno. Ma quelle di Caramello non sono parole, sono semplici movimenti fisiologici e Kori ha un dono, quello della poesia.
La drammaticità della storia ha un crescendo straordinario nel momento in cui si decide di macellare il dromedario e Kori fa di tutto per salvarlo, ma neanche la fuga sottrarrà l’animale al suo destino.
Terribile, secondo me eccessiva, la descrizione della morte di Caramello, mi sono commossa tantissimo con i miei figli, forse sarebbe stato meglio edulcorare un po’ la dura realtà.
Il tempo passa, Kori è diventato uomo, uno stimato poeta che continua a trascrivere le parole sussurrate da Caramello.
Un toccante romanzo fondato sulla sensibilità dei bambini e l’importanza del linguaggio, in qualsiasi forma esso sia.
Parole di Caramello ha segnato una svolta nella carriera letteraria del prestigioso scrittore spagnolo Gonzalo Moure. Lo spunto per questo racconto arrivò proprio dal suo soggiorno presso una famiglia di rifugiati saharawi di Smara, dopo che la piccola figlia sorda lo accompagnò ai recinti per fargli conoscere un cucciolo di dromedario. Ispirato da quel rapporto di amicizia tra la bambina e l’animale lo scrittore inventò, vent’anni fa, la storia di Kori. Uno sguardo realista e poetico caratterizza la narrazione, in linea con tutta la sua produzione costruita sul motto “Interpretare la vita attraverso la letteratura” oppure, come dice lui stesso, sullo “scrivivere”.
Le illustrazioni di María Girón catturano la luce del deserto del Sahara, l’immensità della hammada e l’espressività dei personaggi principali attraverso ritratti realisti.
Gonzalo Moure (València, Spagna, 1951) Laureato in Science Politiche, ha lavorato per la radio e per alcune testate giornalistiche dal 1973 al 1989, dopodiché si è dedicato esclusivamente alla scrittura di libri per adulti e per ragazzi. Ha vinto i premi Battello a Vapore e Anaya di Letteratura per Ragazzi, ambedue in Spagna. Il Comune della città castigliana di Alcalá de Henares gli ha consegnato nel 2017 il Premio Cervantes Chico, tra i più importanti in lingua spagnola. La sua scrittura si è distinta per l’impegno sociale nei confronti del popolo saharawi, i diritti dell’infanzia, la parità di genere, la difesa della biodiversità e la diffusione della lettura nei contesti di difficoltà educative.

Maria Girón (Barcelona, Spagna, 1983) Laureata all’Accademia di Belle Arti di Barcellona, ha perseguito la sua formazione a Bologna e a Siviglia (Spagna). Rientrata a Barcellona, ha proseguito gli studi in illustrazione presso la Scuola Superiore La Llotja di Arte e Design. I suoi libri illustrati sono stati tradotti in diverse lingue. Nel 2010 è stata scelta dalla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna per una mostra collettiva dedicata a Gianni Rodari. Nel 2017 ha partecipato a un’altra mostra organizzata dalla stessa manifestazione per promuovere la cultura della Catalogna. Per i tipi del Castoro ha illustrato Questa non è una papera di Fulvia Degl’Innocenti e Arturo l’elefante (anche autrice del testo). Invece per quelli di KALANDRAKA ha illustrato Parole di Caramello di Gonzalo Moure.