Ho avuto il piacere di incontrare occasionalmente Patrizio Rispo ed ho fatto una inaspettata scoperta.
Patrizio conversava in gradevole compagnia e decido di chiedergli un’ intervista.
Mentre mi dirigo verso la sua direzione penso che probabilmente non devo importunarlo ma ormai sono lì …… un uomo distinto, garbato, disponibile che con un sorriso mi ha messo immediatamente a mio agio.
Mi sono così affacciata con grande interesse in un universo fatto di personaggi e ruoli , costumi, scene, share, pubblico, regie …. Ovvero il Teatro, il Cinema e la TV .
Si, perché la carriera artistica di Patrizio Rispo orbita intorno a questi tre mondi affascinanti.
Patrizio Rispo nasce come attore di prosa a cui dedica trent ’anni di impegni professionali, è autore di commedie, ha recitato in oltre 50 lavori solcando i palcoscenici di importanti teatri italiani tra cui ricordiamo “Antonio e Cleopatra” diretto da Cobelli; “Filomena Marturano” per la regia di Marcucci; “Amleto” messo in scena da Karsen; “I veri figli di Filumena M., al fianco di Biagio Izzo e Adele Pandolfi, regia di La manna e molti altri. La televisione lo ha visto invece protagonista di numerosissime produzioni, tra le quali ricordiamo “Storie di Camorra”, “I ragazzi del muretto”, “La Piovra 7”, …… Dal piccolo al grande schermo in “Ricomincio da tre”, di Troisi, “Pacco, Doppio Pacco e Contropaccotto”, di Loy; ” Nel Regno di Napoli”, di Schroeder, vincitore dell’Orso a Berlino e della Palma a Cannes. Ancora il film di Nicola De Rinaldo, “Fratelli di sangue”, e ” L’era Legale” regia di Enrico Caria.
E citiamo per ultimo, non per ordine di importanza, la fiction più seguita d’Italia da quasi vent’ anni “Un Posto al Sole” dove Patrizio interpreta Raffaele il custode più famoso del belpaese.
….. inizia così la nostra piacevole conversazione ……
D: Patrizio Rispo è per natura curioso, solare, altruista, con la battuta pronta, che ama esplorare sempre modi diversi di essere e con il suo fascino interpretativo riesce sempre ad arrivare al pubblico. Come definisce Patrizio? Cosa ama e cosa detesta?
R: Una persona che è riuscita, non senza fatica, a rimanere se stesso e ostinatamente a fare il lavoro che sognava fare senza scendere a compromessi. Un essere umano che fa l’attore.
D: Patrizio sta facendo nella vita quello che desiderava?
R: Si e lo ritengo un lusso, mi manca solo il cinema…il mio grande amore dove poter interpretare ruoli che mi piacerebbe inventare.
D: Che posto ha nel tuo cuore “Un posto al Sole”?
R: Lo riempie con i miei affetti più cari, ad UPAS devo la possibilità di fare il mio lavoro con creatività e soprattutto con dignità… cosa rara ai nostri giorni. Mi offre la possibilità di suonare la mia partitura, di giocare con ruoli sempre diversi pur facendo lo stesso personaggio. In 20 anni ho fatto commedia, farsa, tragedia…di tutto!
D: E’ vero che c’è aria di cambiamenti nella fiction più seguita dagli italiani?
R: Ma noi siamo in continua evoluzione e ben vengano cambiamenti purché non tradiscano il nostro amatissimo stile. I cambiamenti ci hanno permesso di essere ancora qui e credo che la prossima serie avrà notevoli miglioramenti tecnici di ripresa.
D: Cosa rinnoverebbe Raffaele?
R: Io come attore dico sempre che mi autoannoio e cerco di non percorrere mai le stesse strade e ad anticipare la stanchezza che può dare la lunga serialità, ma temo sempre che mi facciano Troppo buono… amo non perdere la giocosa cialtroneria del mio personaggio.
D: In ottobre festeggerete meritatamente un compleanno molto speciale ….. I Vent’Anni di ”Un posto al Sole”. Come vi state preparando?
R: Questa è ancora una sorpresa anche per noi…
D: Su cosa stai lavorando o hai appena concluso?
R: Ho scritto un paio di soggetti per il cinema o Tv … Uno sulla vita di Guglielmo Giannini l’inventore “ dell’Uomo qualunque” ed uno su “Achille Lauro”. Ora mi dedico al Teatro Mercadante come consigliere di amministrazione sperando di fare del mio meglio per il neonato Teatro Nazionale.
D: Anticipazioni sui progetti della prossima stagione?
R : A malincuore ho dovuto rinunciare all’offerta di Vincenzo Salemme e Biagio Izzo per la messa in scena di Bello di papà che non si coniugava con l’impegno di Upas… sarebbe stata una gioia e un divertimento tornare in teatro con loro e con Mario Porfito e Adele Pandolfi… ma forse farò il Vizietto con Gianfranco Gallo.
D: Ci siamo conosciuti al Teatro Bellini per la presentazione della nuova stagione teatrale 2016/2017 dove abbiamo visto celebrare il teatro ma anche evidenziare la crisi che forse da sempre è costretta a subire. Qual è il tuo punto di vista? Cosa proporresti?
R: E stiamo parlando del Teatro Bellini che è un’eccellenza!!! Energie giovani, colte e prepotenti è sempre un piacere essere con loro. Il teatro non deve solo autocelebrarsi…deve raccontare la realtà…sperimentare e sorprendere cosa che spesso è difficile trovare. Portare i giovani a teatro diventa arduo…sono su altre sintonie…dobbiamo capire e conoscerle.
D: Ami più il teatro o la TV?
R: Il cinema! Ma tutt’e 3 sono la mia vita, la Tv ti dà la possibilità di arrivare a grandi ascolti e libertà e ti permette grandi possibilità per approfondire un personaggio, ma il teatro è quello che l’accordatore per uno strumento…un attore senza il pubblico da percepire e temere è finito.
D: A Napoli tra pochi giorni ci saranno le nuove elezioni comunali. Cosa ti auguri? Cosa serve cambiare?
R: Serve che si facciano le cose che si promettono in campagna elettorale…sempre le stesse.
D: Quale domande vorresti ti fosse rivolta e ancora non hai ricevuto?
R: Cosa fare per migliorare la nostra vita? Essere di esempio quotidianamente, combattere la corruzione e la disonestà e non aspettare che qualcuno lo faccia per noi! Ascoltare e rispettare gli altri!
D: Cosa detesti nelle domande?
R: Niente anche una domanda è un atto di interesse e generosità!
Abbiamo conosciuto un pò meglio un Attore Napoletano e un Galantuomo che ho scoperto svolge con estrema discrezione anche tanto volontariato …. Patrizio Rispo!
….. Continueremo a seguirlo in altri successi artistici!