“Sono onorata di partecipare a questo evento in cui, per amore dell’arte e per una giusta causa, due credi religiosi, quello musulmano e quello cristiano, si stringono la mano. Quale canto più significativo se non l’Ave Maria di Shubert per formulare un pensiero universale che possa arrivare con forza alle donne Syriane, e non solo? Maria: donna e madre onnipotente; Capace di umiltà e grandezza nel radunare la speranza del mondo.
Spero ci ascolti e ci liberi da tutti i mali”. Così Arisa rende omaggio all’installazione “Mulier, Ecce Filius Tuus” di Howtan Re, artista di origini iraniane e di religione musulmana. La presentazione alla stampa si è tenuta questa mattina a Roma nella splendida cornice della Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo dove questa sera (venerdì 3 marzo), durante l’inaugurazione aperta al pubblico, si esibirà Arisa per dare solidarietà alle donne iraniane.
<<L’installazione di Howtan Re è costituita dalle opere inserite nella Chiesa – spiega Don Walter Insolero, Rettore della Basilica Santa Maria in Monte Santo – è costituita da tutto l’ambiente, dalle luci e anche dalle opere preesistenti. Questa totalità racconta un immaginario incontro tra Maria e Gesù in un momento di profondo dolore per la sofferenza delle donne iraniane. Perché l’Arte è accoglienza, inclusione, è cultura, favorisce la fratellanza e l’incontro fra gli ideali comuni di religioni diverse>>.
L’esposizione, il cui sottotitolo è “Quaresima 2023”, si inserisce nel ciclo Arte e Liturgia del progetto ‘Una porta verso l’infinito: “L’Uomo e l’Assoluto nell’arte”, promosso da Monsignor Walter Insero, Rettore della Chiesa degli artisti.
L’evento è patrocinato dall’Associazione Cultura Italiae e da Simona Luciani.