Ci eravamo salutati dopo il successo del suo singolo: Il mondo non cambia mai, ma siamo rimasti sempre in contatto sui social dove seguivo le novità riguardanti la sua carriera.
H.E.R. cantante e violinista ora si dedica al teatro, sarà in scena fino al 16 luglio al Castel Sant’Elmo di Napoli per lo spettacolo Dignità Autonome di prostituzione di Luciano Melchionna
La raggiungo durante le prove per scambiare quattro chiacchiere
Raccontami un po’ il tuo personaggio nello spettacolo DAdP
Ho diversi ruoli, innanzitutto ho scritto le musiche di scena sia iniziali che conclusive, partecipo attivamente al concerto che è un parte molto importante dello spettacolo e infine c’è il mio monologo da attrice: la dama del fiume di Giovanna Pigneri; l’adattamento drammaturgico è di Luciano Melchionna come anche la regia.
Parlando di musica, dopo i singoli di successo Il mondo non cambia mi e Voglio essere felice, attendiamo ancora il disco, come mai non ce lo fai ascoltare?
Non ancora perché viviamo un momento un po’di stasi, la discografia si è spostata verso le nuove generazioni, ho un progetto molto interessante in uno studio galleggiante in Toscana, sarò in isolamento per un mese con un bel team. Adesso mi faccio coccolare con il teatro. E ancora: dopo DAdP sono in allestimento con Lucia di Lammermoor LU opeRave con Protopapa, Myss Keta e David Blanc debutteremo a novembre
Cosa ti rende felice oggi?
Oggi mi rendere felice riuscire ad avere un po’ di vita normale nonostante gli impegni lavorativi, che sono tanti e meravigliosi, mi piacerebbe passare una giornata con mia mamma, che non c’è più. Passare del tempo con le persone che mi vogliono bene.
Ho visto dei video in cui canti e suoni il violino in contemporanea, ma come fai?
Credo di essere l’unica in Italia. Io nasco come violinista e poi sono diventata cantante.
Il nuovo assetto politico, di destra, come donna transessuale ti spaventa?
Mi spaventa molto, e immagino scenari anche peggiori. Chi si insinua in modo subdolo è ancora più pericoloso rispetto a chi è più esplicito. Però credo che non si può prescindere dalla democrazia che ha un processo in ogni modo irrefrenabile, credo che ci sarà da lottare. Nella comunità LGBTQA+ manca una coscienza politica