Il Napoli perde punti e…pezzi: dopo il pareggio di Roma, la squadra di Conte frena anche con l’Udinese, e deve fare i conti con gli infortuni di Neres e Spinazzola, che complicano notevolmente il suo percorso in campionato.
Al cospetto una squadra, quella friulana, brava a far valere la propria fisicità senza rinunciare ad offendere, gli azzurri hanno provato comunque a imporre il loro superiore tasso tecnico, rischiando di andare sotto a inizio gara, ma sfiorando anche il vantaggio con Politano e McTominay, e trovandolo poco dopo la mezz’ora con uno stacco perentorio dello scozzese su calcio d’angolo.
I partenopei, però, hanno avuto il grave torto di distrarsi subito dopo, pagando con l’immediato pareggio dell’Udinese gli errori di Juan Jesus, distratto nel non ascoltare Meret e lasciargli un pallone innocuo al limite dell’area piccola, e di Mazzocchi, goffo nel tentativo di evitare che il rinvio sbilenco del brasiliano finisse in fallo laterale.
Ci si è messa anche la cattiva sorte, visto che Ekkelenkamp, servito dall’involontario assist del terzino partenopeo, ha probabilmente provato a crossare più che a tirare, trovando però una traiettoria imparabile per il portiere azzurro.
Nella ripresa, nel Napoli è riaffiorata una certa stanchezza, più mentale che fisica, intravista anche a Roma, e l’ottima organizzazione della squadra di Runjaic ha di fatto inaridito le manovre dei partenopei, che nonostante i cinque cambi insolitamente operati da Conte, non hanno ritrovato la brillantezza e la pericolosità necessarie per portare a casa la vittoria.
La “rivincita” casalinga dell’Inter sulla Fiorentina, arrivata anche da un gol su corner inesistente con buona pace di un VAR ormai più dannoso che inutile, ha consentito ai nerazzurri di riportarsi a un solo punto dalla capolista, attesa da un’altra sfida difficile oggi pomeriggio (ore 18) all’Olimpico contro la Lazio di Baroni, già capace di battere gli azzurri due volte in una settimana a Dicembre.
I già citati infortuni di Neres e di Spinazzola e la perdurante assenza di Olivera vengono in parte compensati dal sospirato rientro di Buongiorno, che torna a disposizione di Conte dopo ben due mesi.
Il tecnico salentino dovrà fare di necessità virtù, tornando con ogni probabilità al 3-5-2 visto a inizio stagione, con Rrahmani e Juan Jesus insieme all’ex Torino in difesa, Di Lorenzo e Mazzocchi sulle fasce, il solito terzetto a centrocampo, e Raspadori a far coppia con Lukaku in avanti, con la possibilità di mostrare le sue doti in un ruolo sicuramente a lui più congeniale.
Quella di sabato sarà la settantesima sfida giocata dalle due squadre a Roma in Serie A, e la Lazio è in vantaggio con 28 successi: la vittoria dei capitolini è però il risultato che manca da più tempo, per la precisione dal 20 Dicembre 2020, quando Immobile e Luis Alberto firmarono il 2-0 con cui gli uomini di Inzaghi si imposero su quelli di Gattuso.
L’anno scorso è finita con un noiosissimo pareggio senza reti e senza tiri in porta, con le squadre di Sarri e Mazzarri preoccupate più di non prenderle che di provare a vincere: era il 28 Gennaio 2024.
L’ultimo blitz azzurro risale al 3 Settembre 2022, quando Kim e Kvaratskhelia ribaltarono gli aquilotti, andati subito in vantaggio con Zaccagni, e aprirono una striscia di 11 successi consecutivi che spianò la strada verso il terzo tricolore.
Anche in questo caso la sfida dell’Olimpico può risultare cruciale: con l’Inter impegnata allo “Stadium” contro una Juventus in ripresa, una vittoria potrebbe consentirebbe al Napoli di riallungare sui nerazzurri, in vista dell’attesissimo scontro diretto in programma tra due settimane al “Maradona”.
Le tante assenze e i malumori della piazza per un mercato oggettivamente deficitario rendono il match ancora più complicato, ma senza dubbio Conte e i suoi ragazzi faranno di tutto per restare in testa e continuare a coltivare un sogno sempre più difficile da realizzare, ma ancora, dopo tutto, a portata di mano.