Il Napoli riscrive la propria storia europea: dopo il confortante 2-0 di Francoforte, i Supereroi di Spalletti battono l’Eintracht anche al ritorno, rifilando 3 gol ai tedeschi e conquistando i quarti di finale di Champions League, impresa mai riuscita prima agli azzurri, neanche ai tempi di Maradona.
Se in città il clima è stato avvelenato dagli scontri avvenuti nel pomeriggio tra la polizia, gli ultras napoletani e quelli tedeschi, arrivati nonostante il divieto di trasferta, in uno stadio ancora una volta gremito è stata festa grande, e il cerimoniere è stato ancora una volta Osimhen.
Nel finale di un primo tempo in cui l’Eintracht ha provato a sorprendere gli azzurri con il pressing alto, “Air Victor” ha segnato il gol del vantaggio con un altro stacco siderale dei suoi, su cross di Politano, liberato da uno splendido esterno destro di Lobotka.
Archiviato il discorso qualificazione, il Napoli ha giocato sul velluto nella ripresa, mostrando la qualità e l’intensità delle serate migliori: splendida l’azione con cui Osimhen ha siglato la sua personale doppietta, spingendo in rete il cross di Di Lorenzo, imbeccato da Politano.
A chiudere i giochi, su rigore, un ispiratissimo Zielinski, autore di una sue migliori prestazioni stagionali, con tante giocate di alta scuola e una presenza costante nel vivo della manovra.
L’urna di Nyon ha stabilito che nei quarti i partenopei dovranno sfidare il Milan di Pioli, in un derby tutto italiano, che potrebbe non essere l’unico prima della fine della competizione: in una eventuale semifinale, la vincente dovrà vedersela con chi prevarrà tra Inter e Benfica, mentre le corazzate Bayern, City e Real Madrid si trovano tutte dall’altra parte del tabellone.
Senza volersi addentrare in pronostici a lungo termine, in un anno in cui vanno di moda i “corsi e ricorsi storici”, vale solo la pena ricordare che l’unico derby “europeo” giocato finora dal Napoli fu quello disputato nei quarti della Coppa Uefa 1988/89 contro la Juventus, il cui risultato è ben presente nella memoria di tutti i tifosi azzurri, così come l’esito di quella manifestazione.
Bisogna però tornare subito con la testa al campionato, anche perché la prossima giornata può regalare altri risultati importanti: sono infatti in programma il derby di Roma e quello “d’Italia” tra Inter e Juve, mentre la squadra di Spalletti è impegnata oggi (ore 15) al “Grande Torino” contro i granata di mister Juric.
Il tecnico di Certaldo, dopo aver recuperato Kim, Meret e Lozano in coppa, ha l’intera rosa a sua disposizione, ad eccezione di Raspadori che dovrebbe rientrare dopo la sosta.
Probabile la riconferma di Mario Rui a sinistra e il ritorno del Chucky da titolare in attacco, mentre a centrocampo Elmas potrebbe dare respiro a una delle due mezzali.
Quella di oggi sarà la sfida n. 70 giocata all’ombra della Mole, e i padroni di casa sono in vantaggio nel computo dei precedenti, con 25 successi contro i 20 dei partenopei.
E’ però proprio la vittoria del Toro il risultato che manca da più tempo: il 1 Marzo 2015 fu Glick a condannare alla sconfitta i ragazzi di Benitez.
Il Napoli si è imposto in 4 delle ultime 5 sfide, compresa la più recente: il 7 Maggio 2022 fu Fabiàn a decidere l’incontro, dopo che Insigne aveva fallito un calcio di rigore.
Il pareggio manca dal 17 Febbraio 2019, quando gli uomini di Ancelotti furono fermati sullo 0-0 dai granata dell’ex tecnico azzurro Mazzarri.
A 12 giornate dalla fine, vincere anche a Torino, e magari approfittare dei risultati dagli altri campi, potrebbe davvero proiettare il Napoli verso una primavera tutta azzurra, con uno sfondo tricolore sempre più intenso.