Tutti, inevitabilmente, data la sua imponenza che attira l’attenzione, generando non poco stupore, conosciamo il Real Albergo dei Poveri o Palazzo Fuga, dal nome dell’architetto che fu chiamato a realizzarlo (nell’uso popolare, però, è indicato pure Reclusorio o Serraglio). Voluto da Carlo III di Borbone, più di 250 anni fa, che lo finanziò di tasca propria per dotare Napoli di un edificio monumentale che avesse finalità di vero e proprio welfare (come si desume, del resto, dal nome Real Albergo dei Poveri) e che potesse fare della città sempre di più una capitale all’avanguardia, esso è, senza dubbio, il maggiore palazzo monumentale del capoluogo campano. In realtà, a ben guardare, la struttura è finanche una delle più grandi costruzioni settecentesche dell’intera Europa. Basti pensare che si tratta di 100 mila metri quadrati, con la facciata rivolta verso piazza Carlo III che misura 385 metri; con 430 ambienti distribuiti su quattro piani più 9 cortili esterni, tre più grandi e 6 più piccoli.
Come si diceva, tutti conosciamo il Serraglio, allo stesso modo, però, purtroppo, tutti conosciamo anche lo stato di abbandono nel quale esso è lasciato da troppo tempo. Gran parte del palazzo necessita di importanti lavori di restauro per via dei crolli che si sono susseguiti negli anni, in particolar modo in seguito al terremoto dell’Irpinia dell’Ottanta. E’ da accogliere, dunque, con entusiasmo la notizia dei centocinquanta milioni di euro per l’Albergo dei Poveri che rientrerà nel Recovery Plan del Governo Draghi. I napoletani, e non solo, quindi, potranno tornare a godere di uno dei luoghi più importanti della città, dopo tanti progetti di rifunzionalizzazione che si sono dissolti come bolle nell’aria, in quanto non hanno mai trovato le risorse necessarie. Questa volta, però, grazie ai fondi – che, ricordiamo, dovranno essere restituiti entro il 2048 – previsti dall’Unione Europea, siamo dinanzi a una svolta concreta.
A dare il lieto annuncio, negli scorsi giorni, è stato anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, con un post su Facebook, nel quale ha iniziato a delineare pure gli obiettivi dei futuri lavori. “Siamo contenti che il Governo abbia mostrato attenzione per il nostro Albergo dei Poveri e sia riuscito ad inserire il progetto del Comune di Napoli tra quelli destinatari del Recovery Plan. Il nostro progetto prevede un impegno di 150 milioni di euro da investire per interventi di consolidamento, riconfigurazione architettonica e restauro (organizzati in ben 8 lotti). Abbiamo previsto che il Palazzo storico abbia funzioni museali, culturali, sociali, istituzionali e di formazione. L’Albergo dei Poveri è un bene comune dei napoletani ed è per questo che teniamo fortemente al suo futuro. È giusto che quel palazzo meraviglioso riprenda a vivere e diventi finalmente un punto attrattivo e di riferimento per i cittadini e per tutti i visitatori.” Queste le parole del primo cittadino.