Shūmatsu no Valkyrie conosciuto in occidente come Record of Ragnarok, è un manga scritto da Takumi Fukui e Shinya Umemura e disegnato da Chika Aji. La pubblicazione è iniziata nel 2017 sulla rivista Monthly Comic Zenon edita da Tokuma Shoten, successivamente è stato serializzato in tankōbon.
Durante il Congresso del Valhalla che si tiene ogni 1000 anni gli dei hanno votato all’unanimità per l’estinzione della razza umana: le uniche ad opporsi sono le Valchirie, la cui leader, Brunilde, ricorda agli dei che in casi del genere è concessa all’umanità un’ultima possibilità, rappresentata dal torneo del Ragnarok dove gli umani devono battersi con loro. Comincia così una serie di combattimenti dove grandi uomini della storia affrontano gli dei per la salvezza dell’umanità sfruttando il potere e il legame con le Valchirie noto come Volund.
Le squadre sono così composte:
- Squadra dei: Thor, Zeus, Poseidone, Eracle, Buddha, Loki, Apollo, Susano’o, Bishamonten, Anubi, Odino, Belzebù e Shiva.
- Squadra Brunilde: Qin Shi Huang, Re Leonida, Nikola Tesla, Sasaki Kojiro, Raiden Tameemon, Adamo, Rasputin, Lu Bu, Okita Souji, Nostradamus, Simo Hayha, Sakata Kintoki, Jack lo squartatore.
Il primo capitolo ci introduce all’interno dell’ambientazione e dei personaggi che ruotano attorno alla trama principale, ma trova anche il tempo di portare avanti con un buon ritmo la storia principale permettendoci di assistere alla prima battaglia tra uomini e divinità. Uno scontro che vedrà impegnati Thor e Lu Bu un condottiero cinese del periodo dei tre regni considerato il più potente tra gli esseri umani. Quello che sulla carta sembrerebbe uno scontro impari si scoprirà essere equilibrato, grazie a un intervento non previsto. Dopo Il violento scontro tra Lu Bu Fengxian, il più grande guerriero del periodo Sangokushi, e Thor, il Dio più potente della mitologia norrena, giunge alla conclusione. Il combattimento successivo vedrà affrontarsi Adamo, il progenitore dell’umanità, e Zeus, il Dio del cielo e del tuono…
I disegni di Chika Aji, almeno nei primi capitoli, sono “semplicemente” brutti: anatomie errate, brutto character design , prospettive senza senso, regia confusionaria, tratto anonimo. Sembra quasi di leggere un pessimo euromanga. Fortunatamente, con l’avanzare dei capitoli, si assiste ad un miglioramento impressionante con disegni sono ben fatti e discretamente “esagerati”. Quel che colpisce di più però è la scrittura: Record of Ragnarok riesce a catturare l’interesse del lettore invogliandolo a leggere il secondo capitolo, ma per farlo si è buttato a capofitto nella trama, cosa che alla lunga potrebbe portare ad “annacquare” successivamente la narrazione , che speriamo venga curata sempre nello stesso modo.
Per tutte le informazioni sul primo e sul secondo capitolo si possono consultare la pagine che Starcomics dedica all’opera.