Normalmente annoiato dall’ennesima, inutile, partita post lock down, ho passato la serata assonnato sul divano di casa ascoltando con una certa attenzione i tentativi dell’inascoltabile duo Caressa-Bergomi, che provavano a tenere alta l’attenzione dei telespettatori, farcendo la telecronaca con gli inascoltabili termini “tempi giusti”, “movimento a uscire”, “seconde palle” e via dicendo. Qualche malizioso potrebbe associare tutte queste frasi alla descrizione di un film di quelli che davano la notte le tv private degli anni 90 e, credetemi, ci saremmo divertiti di più. Le interpretazioni su alcuni episodi (“per me non è mai rigore, Massimo”….ma chi se ne frega??!! Anche per noi non lo era, ma di questi tempi abbiamo visto dare rigori surreali) e la gaudente voglia di Caressa che ogni tanto esclamava “entriamo in campo” per ascoltare le grida belluine di Conte e i rumorosi sbadigli dei panchinari, poi, hanno chiuso il cerchio su una gara noiosa, con due squadre che hanno provato, tuttavia, a giocare al calcio, vinta dall’Inter per 2-0, un risultato che penalizza oltremodo il Napoli di Gattuso che, costretto a schierare l’immobile e irritante Milik, come al solito ha fatto collezione di gol sbagliati in modo clamoroso, venendo punita dalla maggiore concretezza dei nerazzurri: di D’Ambrosio (in apertura) e Lautaro (in chiusura) i due gol.
In mezzo tanto gioco del Napoli, anche con buoni sprazzi, ma la mancanza di uno che la butta dentro, senza se e senza ma, si fa sentire fortissima. Detto di Milik, già in ferie, si sono comunque viste diverse cose positive: bene nelle giocate (non nelle conclusioni) Insigne e Politano, ispirato Zielinski e sempre molto interessante Elmas; ma per il Camp Nou servirà ben altro.
Servirà innanzitutto maggiore attenzione difensiva: sul primo gol D’Ambrosio calcia indisturbato con il pallone che andava da un lato all’altro e con i difensori azzurri fermi e contemplanti; sul secondo gol, troppo molle Demme (ma va detto che Lautaro fa una gran bella azione). Servirà pressione altissima e feroce e soprattutto la capacità di gestire i momenti di sofferenza. Per ultimo, bisognerà sfruttare le occasioni che arriveranno, i gol sbagliati sono un motivo che ha accompagnato gli azzurri per tutta la stagione e troppe occasioni sono state sprecate a causa di gol praticamente fatti sbagliati in modo clamoroso (per ultimo si veda Insigne, ieri)
La scelta dei giocatori da schierare sarà altresì importante: servirà un’impresa e tutti sappiamo che non sarà facile. Occorrerà rivedere la ferocia mostrata in Coppa Italia contro Inter e Juve.
Mal che vada ce ne andremo al mare…in effetti ci andremo comunque, nella speranza che si comprenda pienamente che il virus è ancora presente e si sta mostrando in tutta la sua pericolosità, altrimenti a settembre ci ritroveremo chiusi in casa e dovremo ri-sorbirci un altro campionato a porte chiuse…che Dio ce ne scansi!!!!