All’ultimo respiro, il Napoli cala il Jack e chiude in bellezza il 2024: gli azzurri ringraziano Raspadori, l’uomo che segna solo gol decisivi, e battono in extremis un coriaceo Venezia, cogliendo la terza vittoria consecutiva e ritrovando la vetta della classifica, in condominio con l’Atalanta, proprio nell’ultimo match dell’anno.
L’ex attaccante del Sassuolo, così come con lo Spezia e per ben due colte con la Juventus nelle scorse stagioni, ha trovato la giocata decisiva nei minuti finali, risolvendo un match che sembrava stregato per la squadra di Conte, penalizzata dal penalty fallito da Lukaku nel primo tempo, da qualche errore clamoroso sotto porta e da uno Stankovic in giornata di grazia tra i pali.
Il portiere figlio d’arte ha sfoggiato la prima grande parata proprio in apertura, su conclusione ravvicinata di Rrahmani, e si è ripetuto verso la fine del primo tempo intercettando il penalty concesso per fallo di mano su percussione di Olivera, e tirato in modo secco ma non troppo angolato dal centravanti belga.
Stankovic è stato poi salvato poco dopo, dall’imprecisione di Anguissa, capace di tirare in curva da posizione ravvicinata su cross di Kvara, ma si è invece letteralmente superato a inizio ripresa, deviando sul palo con un gran guizzo la conclusione a botta sicura di Lukaku.
Proprio quando ormai il pareggio sembrava scritto, la mossa coraggiosa di Conte ha dato i suoi frutti: fuori Anguissa e dentro Raspadori, con conseguente passaggio al 4-2-3-1, e su cross del solito determinante Neres, spostato a sinistra (Politano era subentrato a un deludente Kvara), Jack si è fatto trovare prontissimo, infilando il portiere veneziano con un sinistro rasoterra imparabile e correndo sotto la curva a festeggiare un gol che, oltre a regalare la vittoria al Napoli, potrebbe aver cambiato il suo futuro in maglia azzurra.
Il Napoli dunque conclude al meglio un 2024 dai due volti, riagguanta in testa l’Atalanta fermata dalla Lazio, e si prepara con il giusto entusiasmo al primo difficile impegno del nuovo anno: i partenopei sono infatti attesi oggi pomeriggio (ore 18) dall’insidiosa trasferta di Firenze, contro i viola di Palladino reduci dal pareggio colto in extremis allo “Stadium” dopo due sconfitte consecutive.
Conte attende novità dal mercato, specie in difesa dove il Napoli sta provando a prendere Danilo per sopperire alla perdurante assenza di Buongiorno, ma nel frattempo non dovrebbero esserci grosse novità nella formazione che scenderà in campo al “Franchi”.
Il tecnico salentino dovrà però fare a meno anche di Politano e Kvara, che hanno accusato qualche problema in settimana: spazio dunque ancora a Neres, che avrebbe probabilmente giocato a prescindere dalle defezioni dei suoi compagni, e probabilmente proprio a Raspadori, sicuramente in fiducia dopo il gol partita di domenica scorsa.
Il Napoli è a caccia del ventesimo successo a Firenze in Serie A, ma i padroni di casa sono in vantaggio nel computo dei 75 scontri diretti con ben 36 vittorie, l’a più recente delle quali rappresenta un ricordo amarissimo per i tifosi azzurri.
In quella occasione fu l’attuale centravanti di scorta dei partenopei, Giovanni Simeone, a mandare in frantumi con una tripletta i sogni scudetto dei ragazzi di Sarri, reduci dall’impresa di una settimana prima allo Juventus Stadium: era il 29 Aprile 2018.
Le ultime due sfide si sono concluse con un pareggio: scialbo lo 0-0 del 28 Agosto 2022, pirotecnico il 2-2 del 17 Maggio 2024, con la pennellata di Kvaratskhelia su punizione a fissare il risultato dopo le reti di Rrahmani, Biraghi e Nzola.
La vittoria del Napoli manca dal 3 Ottobre 2021, e anche in quel caso andò a segno Rrahmani, che decise la sfida con un colpo di testa a inizio ripresa dopo i gol di Martinez Quarta e del “Chucky” Lozano nel primo tempo.
Per la squadra di Conte il 2025 si apre con una prova impegnativa, preludio a due mesi pieni di scontri diretti, in cui si deciderà probabilmente la sorte degli azzurri in questo campionato.
Serve dunque partire con il piede giusto, per acquisire fiducia e anche un po’ di vantaggio su Inter e Atalanta impegnate in Arabia in Supercoppa: in fondo, a Capodanno si esprimono i desideri più audaci, sperando di vederli realizzati in primavera.