Senza LineaSenza Linea
Aa
  • Home
  • Qui Napoli
    • Eventi
    • Storia & Curiosità
  • Sport
    • Calcio Napoli
  • Cucina
    • #Tengofame
  • Arte & Spettacolo
    • Musica
    • Arte
    • Cinema
    • Libri
      • Editoria
    • Serie Tv
    • Teatro
  • Nerdangolo
    • CosPlay
    • Fumetti
    • Giochi
    • Hi Tech
    • Animazione
    • Videogiochi
  • LGBT
  • La tana del Bianconiglio
  • Salute & Benessere
Cerca
Reading: Robert Hansen e le 17 Anime: La macabra caccia del macellaio di Anchorage
Share
Aa
Senza LineaSenza Linea
  • Home
  • Qui Napoli
  • Sport
  • Cucina
  • Arte & Spettacolo
  • Nerdangolo
  • LGBT
  • La tana del Bianconiglio
  • Salute & Benessere
Cerca
  • Home
  • Qui Napoli
    • Eventi
    • Storia & Curiosità
  • Sport
    • Calcio Napoli
  • Cucina
    • #Tengofame
  • Arte & Spettacolo
    • Musica
    • Arte
    • Cinema
    • Libri
    • Serie Tv
    • Teatro
  • Nerdangolo
    • CosPlay
    • Fumetti
    • Giochi
    • Hi Tech
    • Animazione
    • Videogiochi
  • LGBT
  • La tana del Bianconiglio
  • Salute & Benessere
Follow US
  • Disclaimer
  • Privacy
  • Buy This Theme!
  • Advertisement
  • Contact us
© 2022 Senzalinea testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 11/11/2015.Direttore Responsabile Enrico Pentonieri
Giallo Senzalinea

Robert Hansen e le 17 Anime: La macabra caccia del macellaio di Anchorage

Redazione
Redazione 9 mesi fa
Share
6 Min Lettura
Robert Hansen
Robert Hansen
SHARE

Alaska. Terra di ghiacci, di aurore boreali, di una natura selvaggia e maestosa. Un luogo che promette avventura, libertà, un ritorno alle origini. Ma l’Alaska nasconde anche un lato oscuro, un volto mostruoso celato dietro la sua bellezza incontaminata. È qui, in questo immenso territorio, che ha operato uno dei serial killer più spietati della storia: Robert Hansen, il “macellaio”.

Hansen, all’apparenza un uomo qualunque, un panettiere rispettato e un appassionato cacciatore, nascondeva un animo tormentato e una sete insaziabile di sangue. Dietro la facciata del buon cittadino si celava un mostro che, per anni, ha terrorizzato la comunità di Anchorage.

Robert Hansen: la caccia inizia

La sua caccia, però, non era rivolta agli animali, ma alle donne. Giovani, belle, inermi. Hansen le adescava con false promesse, le attirava nel suo furgone e poi le portava nella sua macabra “riserva di caccia”. Lì, armato del suo fucile, le inseguiva per ore, le stancava, le terrorizzava, prima di sparargli un colpo alla schiena.

Le vittime di Hansen erano numerose, forse più di quelle ufficialmente accertate. L’uomo, infatti, durante le sue confessioni, forniva dettagli sempre più inquietanti, descrivendo con fredda lucidità le sue efferatezze. Parlava di trappole, di nascondigli, di rituali macabri che compiva sui corpi delle sue vittime.

L’arresto e la confessione

L’arresto di Hansen fu il risultato di un’indagine complessa e laboriosa. Gli investigatori, grazie alla tenacia e all’intuito di una giovane agente, riuscirono a collegare una serie di sparizioni alla figura del panettiere. La svolta arrivò quando una delle sue vittime riuscì a fuggire e a denunciarlo.

Durante gli interrogatori, Hansen confessò i suoi crimini con una calma sconcertante. Disegnò mappe dettagliate dei luoghi dove aveva seppellito i corpi, indicando con precisione i punti in cui erano nascoste le prove. La sua freddezza e la sua lucidità nel descrivere i suoi orrori lasciarono gli inquirenti senza parole.

Un mostro nato dall’ombra

Ma cosa aveva spinto Hansen a compiere simili atrocità? Quali erano le cause profonde del suo male? Gli esperti hanno cercato a lungo una spiegazione, analizzando la sua infanzia, la sua vita familiare, il suo passato. Ma nessuna risposta sembrava soddisfacente.

Forse Hansen era semplicemente un mostro nato dall’ombra, un individuo privo di empatia e di qualsiasi sentimento umano. O forse, come spesso accade in questi casi, il suo male era il frutto di una combinazione di fattori psicologici, sociali e culturali.

Un abisso psicologico

L’analisi del profilo psicologico di Hansen rivela un abisso oscuro e tortuoso. La sua personalità, apparentemente ordinaria, celava un mondo interiore tormentato da pulsioni incontrollabili e da una profonda perversione.

Sebbene non esistano dettagli precisi sulla sua infanzia, è possibile ipotizzare che eventi traumatici o carenze affettive abbiano contribuito a plasmare la sua personalità deviante. Un’educazione rigida, abusi fisici o psicologici, o un’isolamento sociale prolungato potrebbero aver innescato in lui un senso di rabbia e di vendetta che, nel tempo, si è trasformato in una pulsione omicida.

La scelta delle vittime e il modo in cui venivano uccise rivelano molto sulla mente di Hansen. La caccia, per lui, non era solo un mezzo per soddisfare il suo impulso omicida, ma anche una metafora della sua vita. Le donne rappresentavano prede da inseguire, dominare e distruggere. La vastità della natura selvaggia dell’Alaska offriva il palcoscenico perfetto per mettere in scena le sue fantasie perverse.

La crudeltà con cui Hansen uccideva le sue vittime suggerisce la presenza di un forte componente sadico. Il piacere che traeva dalla sofferenza altrui era probabilmente radicato in esperienze traumatiche vissute in passato, oppure in una predisposizione innata alla violenza.

Il narcisismo patologico di Hansen si manifestava nella sua necessità di controllo assoluto sulle sue vittime. Le donne erano per lui oggetti da possedere e manipolare, privi di qualsiasi valore intrinseco. La loro morte rappresentava l’affermazione del suo potere e della sua superiorità.

Nonostante i numerosi studi e le analisi psicologiche, molte domande rimangono ancora senza risposta. Perché proprio le donne? Perché l’Alaska? Quali erano i suoi rituali e le sue fantasie più intime? Forse, la risposta a queste domande si trova nascosta nelle profondità del suo inconscio, in un luogo oscuro e inaccessibile.

La storia di Robert Hansen è un monito inquietante. Ci ricorda che il male può nascondersi ovunque, anche nelle persone più insospettabili. E ci invita a riflettere sulla complessità della natura umana e sulle forze oscure che possono celarsi nell’animo di ciascuno di noi.

Potrebbe piacerti anche

L’Ombra del Quebec: Il Mistero Irrisolto di Theresa Allore e la Scia di Sangue degli Anni ’70

Bear Brook: il mistero dei barili della morte

L’Ombra di Seven Bridges Road: Il Terrore Invisibile della Contea di Edgecombe

“L’Autostoppista della Morte”: Vent’anni di Terrore a Denver

L’Ombra del Curaro: Terrore in Sala Operatoria e il Mistero del “Dottor X”

Redazione Ott 19, 2024
Share this Article
Facebook TwitterEmail Stampa
Previous Article Vini in affinamento nelle acque di Napoli
Next Article LA STAZIONE ZOOLOGICA ANTON DOHRN

Ultime notizie

Festival dell’Alta Costiera Amalfitana
17 ore fa Redazione
DISNEY+ OPERAZIONE VENDETTA DAL 17 LUGLIO IN STREAMING
17 ore fa Redazione
A QUATTRO GIORNI DAL RITIRO, IL NAPOLI PROVA A RISOLVERE IL REBUS OSIMHEN
17 ore fa Jacques Pardi
Dazi, FederlegnoArredo: ”Misura pesante, ma no a guerra commerciale”
1 giorno fa Redazione
Dazi Usa, Cattani (Farmindustria): “Oltre 4 miliardi di costi con tariffe al 30%, fiducia in negoziati”
1 giorno fa Redazione
Studio italiano sul morbillo: “Dove vaccinazioni calano virus più vario e resiliente”
1 giorno fa Redazione
GTA Online – Ricompense doppie nelle missioni di Riciclaggio di denaro di Smoke on the Water e altro ancora
1 giorno fa Danilo Battista
LUCCA COMICS & GAMES ALL’EXPO DI OSAKA: TUTTE LE ATTIVITÀ NEL PADIGLIONE ITALIA
1 giorno fa Danilo Battista
Kaspersky: scoperto furto di 500.000 dollari in criptovalute tramite pacchetti dannosi indirizzati agli utenti Cursor AI
1 giorno fa Danilo Battista
S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl arriva su PlayStation 5 alla fine del 2025
1 giorno fa Danilo Battista

You Might Also Like

Giallo Senzalinea

L’Ombra del Quebec: Il Mistero Irrisolto di Theresa Allore e la Scia di Sangue degli Anni ’70

1 settimana fa
Giallo Senzalinea

Bear Brook: il mistero dei barili della morte

4 settimane fa
Giallo Senzalinea

L’Ombra di Seven Bridges Road: Il Terrore Invisibile della Contea di Edgecombe

1 mese fa
Giallo Senzalinea

“L’Autostoppista della Morte”: Vent’anni di Terrore a Denver

2 mesi fa
Senza LineaSenza Linea

© Senzalinea testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 11/11/2015.Direttore Responsabile Enrico Pentonieri

Questo sito utilizza cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Accept Reject Read More
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
ACCETTA E SALVA
Welcome Back!

Sign in to your account

Lost your password?