Oggi vi propongo l’intervista che ho avuto l’ onore di realizzare con Ron in occasione della sua partecipazione al Concerto dell’Epifania. Ron non ha bisogno di presentazioni, oltre 50 dischi pubblicati, in tanti anni di carriera ha racimolato premi e consensi regalando al suo sconfinato pubblico migliaia di canzoni e emozioni.
Due chiacchiere dopo le prove con uno degli ultimi veri divi della musica italiana
La prima cosa che ho notato è che il tuo sito per ripercorrere la tua sconfinata carriera è suddiviso in decenni, ora ti chiedo: qual è stato il decennio/periodo più difficile?
Credo proprio questo che stiamo vivendo oggi, per come stanno andando le cose nel mondo, che in generale non aiuta di certo. Fortunatamente abbiamo dentro di noi la voglia di fare la musica, e i concerti che mi piacciono sempre di più.
Il tour dei concerti partirà a febbraio, che novità ci saranno?
Ce ne saranno, ma non posso dire troppo. Ci sarà un gruppo molto particolare che “interverrà”, poi c’è la nostra cantante che è straordinaria e che farà tante cose belle….
Invece dopo Sono un figlio (ultimo album pubblicato ndr) c’è l’idea di un nuovo album?
C’è da vedere, e poi i dischi non si vendono più così tanto. Ti dico una cosa, del mio ultimo Sono un figlio abbiamo promosso sette canzoni, canzone per canzone e va bene così.
Che idea ti si fatto della musica di oggi tra l’autotune, trap, rap etc, tu che sei un cantante “vecchia scuola”?
Trovo che parecchi siano bravi, e se sono “bravi” lo sono davvero al di là del genere, per esempio Tananai e Lazza. Mi auguro che arrivino sempre più vicino a fare dei testi importanti, perché viviamo un momento particolare ed è giusto che ci andiamo a prendere anche le cose che stanno lontane.
Il duetto ideale che non hai ancora realizzato?
A parte con Tosca con cui ho già fatto un signor duetto, direi Malika Ayane.