Sbagliati e diversi.
Sono due parole separate da una facile logica e aventi un significato diversissimo l’una dall’ altra, ma, spesso vengono confuse nel linguaggio comune. Sbagliato è ciò che è diverso? La paura del diverso ce lo fa percepire come sbagliato.
E quindi da abbattere.
Sanremo2023
Rosa Chemical è stato uno dei protagonisti assoluti, portando il brano Made in Italy, una perfetta hit radiofonica. Sembra una canzoncina pop innocua, invece include tra le sue note un bel testo di libertà, partendo dalle dinamiche sessuali di una coppia (mai i pronomi lui o lei nel testo, quindi immedesimabile per tutti) c’è un messaggio che ha radici più profonde.
Rosa incanta il pubblico e soprattutto me -al di là della classifica- perché è divertente, allegro e diverso.
Il pubblico trova fascinoso questo giovanissimo artista, ma la politica no, e lo manifesta prima con fratelli d’italia (il minuscolo è voluto da me) che chiede l’espulsione di Rosa con l’accusa di portare alla massa di Raiuno un messaggio gendefluid, poi con il bacio a Fedez e le polemiche ancora in corso.
Rosa fa paura ai fascisti.
Anche nella musica con le critiche di Mr Zero, che un po’ è stato una “rosa” a suo tempo, la numero zero, una Rosa negli anni del proibizionismo televisivo dove l’Italia dormiva tra le parole maschio e femmina ben separate.
Ma Zero ormai è appassito, ora sta sbocciando Rosa.
Rosa Chemical nome d’arte di Manuel Franco Rocati; Rosa per omaggiare la madre e Chemical per i My Chemical Romance.
Gederless, fluido, androgino, truccato alla perfezione (chissà se ha un truccatore oppure opera di sua mano) inizia come artista di graffiti, posa come modello per Gucci. In contemporanea sforna il suo primo singolo Kournikova, siamo nel 2018. Poi successivamente arriva il disco del successo: FOREVER AND EVER. Peccato che ora, oltre al singolo Made in Italy (in vinile rosa) non ci sia un bell’album da promuovere nell’immediato.
Sappiamo poco di lui, non dichiara i suoi gusti sessuali, ne se è stato vittima di bullismo. Non si elegge paladino del mondo LGBT e sfugge a qualsiasi etichetta. Forse, e dico forse, il suo coraggio nasce da una sofferenza vissuta, che poi sfocia in coraggio e ribellione.
Ha dichiarato: ” Dedico questa canzone a chi si è sentito sbagliato, ma era solo diverso”
Sapete: non è importante se Rosa sia maschio, femmina o un alieno venuto da un pianeta ubicato a metà tra Marte e Venere. Se si scrive di lui con o senza l’asterisco neutro che uccide la vocale finale. L’importante è che il suo messaggio di individualità arrivi il più lontano possibile, e tutti conosciamo il potere di una canzone.
Il “Made in Italy” è sempre stato il nostro fiore all’ occhiello. Rosa è una persona libera contro ogni forma di stereotipo, etichettatura, violenza e prevaricazione.
Per se stesso e agli altri.
Un fiore glitterato, ma d’acciaio.