Il momento di scrivere una recensione di un albo di Samuel Stern che fosse più impegnativa, costringendo a scavare ancora più a fondo per attingere al giusto immaginario, doveva prima o poi arrivare. L’occasione è data dall’albo numero 10 della serie, intitolato L’altro inferno, che vede il debutto da solista per soggetto e sceneggiatura di Massimiliano Filadoro, uno dei due creatori del personaggio e della serie nel suo insieme.
Siamo di fronte a una storia atipica e intricata nella quale emerge la professione “ufficiale” sd Samuel, quella di libraio. Un misterioso indovinello gli viene recapitato al Derryleng, vergato sulla pagina strappata da uno sconosciuto libro. Il magnetismo del suo titolo, che con trucco metanarrativo è proprio L’altro inferno, spinge Samuel ad indagare sulle sue origini per trovarsi imprigionato in un claustrofobico incubo.
Per la prima volta dall’esordio manca padre Duncan ed è il solo rosso scozzese ad essere trascinato in una spirale da cui sembra impossibile fuggire se non a caro prezzo, un vortice composto da personaggi del libro che prendono vita negli abitanti della casa sulle Highlands raggiunta da Samuel proprio per morbosa curiosità.
In una trama che più volte si avviluppa su sé stessa e ripete ciclicamente alcuni passaggi portando il lettore verso un totale straniamento del tutto cercato dall’autore, così come Samuel è costretto a rileggere passaggi del libro, anche chi legge il fumetto fa altrettanto, in un rimando che è un riuscito gioco di specchi. L’altro inferno si propone come storia fuori dai canoni consueti della serie e destinata ad essere ricordata per questa sua particolarità.
I disegni affidati ad Annapaola Martello, ancora un debutto su Samuel Stern, sono quelli di un’autrice dal consistente curriculum in Marvel. Un generale senso di cupezza con largo uso del nero e di un tratto spesso e volutamente grezzo: il tutto a vantaggio non di una tavola confusionaria ma di sensazioni di confusione trasmesse al lettore, il che è ben differente!
Ci sono alcuni effetti drammatici resi con estrema perizia in disegni quasi abbozzati o rarefatti, mentre in altre vignette l’esplosione di dettagli è evidente anche ai fini della simbologia.
In copertina come sempre Valerio Piccioni-Maurizio Di Vincenzo-Emiliano Tanzillo scelgono un’immagine angolata, stavolta con un evidentissimo contrasto di chiaroscuri tendente al cupo, nella quale Samuel è assediato come in un incubo da vecchi e consunti testi esoterici.
uscita: 29/08/2020
Formato: 16×21 cm, b/n
Pagine: 96
Soggetto e sceneggiatura: Massimiliano Filadoro
Disegni: Annapaola Martello
Copertina: Valerio Piccioni, Maurizio di Vincenzo e Emiliano Tanzillo