Leggere Samuel Stern continua ad essere un’esperienza che conduce attraverso un viaggio nei più oscuri meandri dell’animo umano, e per alcuni albi questa caratteristica si manifesta sotto spoglie un po’ più crudeli: viene il sospetto che Luca Blengino, già autore dell’acclamata e struggente storia di Valery (Samuel Stern n°6) ne sia responsabile, perché con l’albo numero 20 dal titolo La casa dei sospiri ha fatto di nuovo centro.
Per l’occasione ci trasferiamo insieme al demonologo scozzese al Sight Place Hospice, casa di riposo per anziani nella quale alcuni strani e luttuosi eventi hanno attirato le attenzioni di padre Duncan: la sua arcidiocesi di Saint Andrews infiltra Samuel tra il personale della struttura come volontario affinché indaghi, anzi “tenga dritte le antenne” dei suoi peculiari poteri, su possibili presenze.
Se l’impressione iniziale è quella di una fredda indagine di stampo poliziesco, pagina dopo pagina veniamo coinvolti in un racconto vorticoso e dalle tinte spesso molto cupe, perché spinge a riflettere sul destino dei più anziani, sui loro desideri, su quanto possano essere dure l’esistenza e la routine all’interno di una struttura di questo tipo.
L’inventiva dell’autore trasferisce quasi automaticamente in uno scenario di simile sofferenza nuovi tipi di demoni, capaci di approfittare di decine di crepe tutte a loro disposizione. È il punto di vista degli anziani a divenire focale nel corso della storia, con una possessione che si manifesta per gradi e si rivela strumentale, ai fini narrativi, per trasmettere al lettore una metafora molto potente sotto il profilo emotivo. La storia della casa dei sospiri ferisce, lascia un senso mal sopito di rabbia e di dolore ma anche di profonda umanità come di manifesta nelle ultime tavole, in uno degli scambi di battute più intensi letti fino ad ora tra Samuel e Padre Duncan.
La sceneggiatura di Luca Blengino è stata affidata alle matite di un altro autore esordiente su Samuel Stern, Nicolò Palmisciano: un disegnatore dal tratto molto attento e meticoloso, dalla linea asciutta e pulita ma abile a sfruttare i chiaroscuri e creare le sfumature e i giochi di nero necessari per inquietare il lettore in special modo quando deve rappresentare dei flashback.
In molte tavole si evince un senso di asfissiante oppressione grazie ai contrasti cromatici, alle espressioni dei personaggi ed alle loro posture, e seppure la sua versione di Samuel appaia meno “canonica” rispetto a quelle viste fino ad ora, mantiene comunque delle evidenti cifre di riconoscibilità. C’è inoltre un grande valore aggiunto che rende Samuel Stern un fumetto di ancor più ampio respiro, perché in molte delle sue vignette Palmisciano sembra per certi aspetti rifarsi alla grande scuola del fumetto argentino.
La copertina de La casa dei sospiri è perfettamente in linea, dal punto di vista cromatico, con le precedenti prove degli abituali autori Di Vincenzo-Piccioni Tanzillo, mentre resta molto criptica circa il contenuto dell’albo senza svelarne nulla e proponendoci un Samuel quasi “assente” mentre sullo sfondo dilaga un turbinio di demoni di palese ispirazione lovecraftiana.
uscita: 30/06/2021
Formato: 16×21 cm, b/n
Pagine: 96
Soggetto e sceneggiatura: Luca Blengino
Disegni: Nicolò Palmisciano
Copertina: Valerio Piccioni, Maurizio di Vincenzo e Emiliano Tanzillo