Il Festival di Sanremo, come detto settimana scorsa, è sicuramente il momento più atteso dell’intero panorama musicale italiano; si lavora tanto per fare musica, per esprimere la propria creatività, per lasciare il proprio messaggio…finalmente si arriva al Festival e…?…Si sparisce! Si, si diventa una meteora. In questo articolo andremo a ritrovare, quindi, alcuni gruppi ed artisti di cui, nel tempo, si son perse le tracce ma che hanno tutti una caratteristica in comune…aver partecipato al Festival di Sanremo.
- Soerba, Sanremo 1999: Duo musicale elettronico, si presentarono al Festival con un pezzo dal titolo “Noi non ci capiamo”. Le sonorità del brano richiamano molto l’elettronica degli anni 80 stile Kraftwerk, e forse per il pubblico di Sanremo sono davvero troppo da accettare tant’è che, ancora oggi è possibile trovare commenti e righe a loro dedicate con elogi da sparuti gruppi di intenditori o almeno persone che hanno una cultura musicale un po più vasta, ma di loro, di questo simpatico duo, non si sente più parlare. Che dire…forse davvero “non vi hanno capito”.
- Gazosa, Sanremo 2001: Gruppo preadolescenziale di ragazzini dediti alla musica, si presenteranno al Festival con il brano “Stai con me (Forever)“. Il genere pop rock prometteva bene; loro erano giovani, il ritmo c’era, il sound era quello giusto ma qualcosa andò storto…cosa? Erano un prodotto nato per morire ovviamente; creati a tavolino da una grandissima discografica quale Caterina Caselli, che li portò alla ribalta in men che non si dica. Una carriera da vere meteore insomma. Per i più anziani…ve la ricordate Megan Gale sulle note di “www.mipiacitu” all’epoca di quella famosa reclama telefonica? Ecco…il brano in questione era proprio dei Gazosa.
- Jalisse, Sanremo 1997: Gruppo simbolo del fenomeno in questione i Jalisse fecero un pezzo, vinsero il festival e sparirono da ogni circuito. Di loro non si seppe più nulla nonostante uscirono molti singoli. Ultimamente tornati alla ribalta per una battuta, una piccola gag ideata dal gruppo comico The Jackal.
- Aleandro Baldi, Sanremo 1992: Tra i tanti che avrebbero meritato di più sicuramente c’è Aleandro Baldi, ragazzo non vedente ma dalla grandissima voce e vena artistica. Vinse il festival nella categoria Nuove proposte con un pezzo che, ancora oggi, a distanza di 27 anni, la gente si ricorda…”Non amarmi“. Purtroppo la musica da tanto ma toglie anche tanto e questo fu uno di quei casi in cui, nonostante la produzione di album e singoli il pubblico lentamente ha portato nel dimenticatoio questo ragazzo.
- Alessandro Canino, Sanremo 1992: A parlarne oggi fa quasi ridere ma questo ragazzo lanciò uno dei primi tormentoni estivi con una canzone dal significato profondo. Il titolo era “Brutta” e il testo parlava di questa ragazzina che era disposta a far di tutto per cambiare in quanto non accettava la sua natura non proprio aggraziata. Anche quì un singolo, qualche ospitata e poco altro prima di finire nel dimenticatoio.
- Silvia Salemi, Sanremo 1996: Presente al Festival con il brano “Quando il cuore” è una delle poche cantanti ancora in attività. Cinema, teatro, musica, televisione, Silvia ha saputo sempre reinventarsi e grazie a questo espediente ha ottenuto ottimi successi in tutti i campi; che dire: quando uno ce l’ha, ce l’ha
- Massimo di Cataldo, Sanremo 1995: Anche quì, come sopra, parliamo di un artista ancora in attività. Si presentò al festival con il brano “Che sarà di me“, arrivando secondo e ottenendo discreto successo nelle vendite. Come sopra, reinventandosi spesso, ha saputo rimanere a galla fino ai giorni nostri con successi noti e meno noti ma senza mai scomparire del tutto…per nostra fortuna.
- Alessandro Errico, Sanremo 1996: Chiamarlo “Meteora” è un eufemismo; prodotto di Caterina Caselli va a Sanremo e sparisce. Due album tra il 1996 e il 1998 e qualche singolo negli anni a venire ma nessuna vera grande novità. Molto probabilmente nemmeno c’era tutta questa voglia di fare musica
- Annalisa Minetti, Sanremo 1998: Chiudiamo con questa donna che, al festival, fece parlare davvero di se…perché non vedente. Ebbene si, ci fu lo scandalo non per la canzone ma per la sua condizione fisica. Vince il festival con il brano “Senza te o con te” e da li, per strano che possa sembrare come affermazione, la nostra Annalisa vedrà la luce di infiniti successi, nella moda, nello sport, nella letteratura ed ultimamente grazie alla nascita del secondo figlio…anche nella vita privata.
Ci sono stati artisti che sono passati come l’acqua di un ruscello, ed artisti che, come pietre, si sono imposte in questo corso d’acqua. Purtroppo la verità è una ed una soltanto…non basta solo la bravura, la qualità e la tecnica…bisogna avere anche cuore. Il cuore di non svendersi, il cuore di non cedere ai soprusi delle case discografiche in cambio di qualche copia venduta in più, il cuore di capire che la propria passione ed arte non va svenduta per il “solito momento di notorietà”. Quelli elencati in qualche modo sono tutte persone che avevano un gran potenziale e che non sempre sono riuscite a piazzarsi al posto che meritavano.