La Chiesa di S. Maria delle Grazie a Piazzetta Mondragone, Napoli, fu voluta, sin dal 1653, da Elena Aldobrandini, duchessa di Mondragone (1580-1663),vedova di Don Antonio Carafa, principe di Stigliano e duca di Mondragone, che ne fece un Ritiro per gentildonne vedove e per educande.
Per molto tempo, per una inesatta informazione data dal canonico Carlo Celano nel 1692, si è creduto che la nuova chiesa del Ritiro Mondragone fosse opera di Giovanni Battista Nauclerio ( 1666-1739), il quale, subentrò alla guida del cantiere solo in un secondo momento. Il progetto della Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Mondragone, infatti, è di Arcangelo Guglielmelli (1648-1723), che ne ricevette l’incarico nel 1715. Successivamente, a causa dei danni dovuti a terremoti, ma anche delle nuove esigenze del complesso, si rese necessario un riammodernamento della struttura. Nel 1915 divenne convitto per bambine orfane e ancora dopo fu una scuola popolare. Oggi il complesso è occupato in parte da una caserma dei carabinieri ed è anche Polo Regionale della moda femminile con un Museo del Tessile e dell’Abbigliamento.
Il Museo della Moda
Museo del Tessile e dell’Abbigliamento, dedicato alla fondatrice dell’Istituzione, la nobildonna Elena Aldobrandini, parte integrante e sostanziale della Fondazione Mondragone di Napoli, sede del Polo della Moda Femminile della Regione Campania, ripercorre la Storia della MODA, descritta, in un ampio arco temporale, dal Cinquecento ai giorni nostri. Non solo opere tessili, ma haute couture, prêt-à-porter, abiti da cocktail e da sposa con accessori. Museo unico nella tipologia e nella straordinaria varietà tra abiti ed accessori.
Grazie ai generosi lasciti di antiche famiglie napoletane che hanno espresso il loro desiderio di condividere il proprio patrimonio – guardaroba ed oggetti di loro congiunti, con l’intera cittadinanza.