E’ una calda domenica di primavera della prima metà degli anni ottanta: l’Inter e il Napoli sono lì, testa a testa a giocarsi lo scudetto.
Alle loro spalle la lotta per l’Europa è serrata e altamente emozionante. Bologna, Roma, Torino e Firenze fremono e sperano.
Ormai è quasi estate e le partite si giocano alle 16: i giornalai hanno da tempo esaurito tutte le copie della Gazzetta e del Corriere, Sportsud è andato a ruba dalle prime ore del mattino.
Tutta l’Italia, dopo pranzo, caffè e amaro, è pronta a collegarsi alla radio: le voci dei radiocronisti passano dai balconi, dai cortili, nelle piazze occupate da sonnolenti tassisti, il vero calcio è in diretta e in contemporanea.
Da Lecce Enrico Ameri per Lecce-Napoli, Sandro Ciotti a Milano per Inter-Verona, sono i due campi principali; a seguire Bologna-Juventus e Roma-Fiorentina (solo minuto e punteggio!!) e un occhio a Bari dove il Pisa sogna di tornare in A dopo tanti lustri.
Scusa Ameri, Inter in vantaggio: dagli undici metri Asslani ha spiazzato Montipò….ti interrompo Sandro, vantaggio dei partenopei con saettante conclusione di Raspadori. In precedenza annullato gol a Lukaku su segnalazione del guardalinee (eh si, si chiamavano così).
Nerazzurri e partenopei la sbloccano abbastanza presto, anche il Pisa perde, mentre la Juve passa a Bologna. Un boato scuote le pareti, all’Olimpico è passata in vantaggio la Roma ma anche dall’altra parte della capitale sono felici, la Lazio vince ad Empoli.
Nei secondi tempi accade poco, pareggia il Bologna, ma poi tutto resta com’era.
Ciotti e Ameri provano a rendere interessanti due partite bruttine. Tocchi sottomisura, difensori dalle retrovie.
Da Napoli qualcuno si collega con Antonio Fontana che grida “bellissimo” ad ogni buona azione dei suoi beniamini.
Scusa Sandro, finale da Via del mare: Lecce Napoli 0-1.
E’ finita anche al Meazza, Inter batte Verona 1-0.
Arrivano i finali, è bagarre ovunque.
Il Napoli è ancora avanti ma i nerazzurri non mollano, Juve, Lazio, Roma e Bologna sono tutte raggruppati in un solo punto mentre a Pisa festeggiano il ritorno in a.
I minuti di recupero, di fatto, non esistono e allora ci sta il tempo di farsi un caffè prima di tuffarsi su novantesimo minuto. I montaggi sono ancora incompleti, non ci sta il tempo e allora si improvvisa.
C’è la replica del secondo tempo delle partite, la rai mostra Monza-Atalanta facendo infuriare proprio tutti.
Luigi Necco chiama, Gianni Vasino risponde.
Strippoli da Bari racconta del Pisa in a e delle speranze playoff dei galletti….aspettate, negli anni 80 non c’erano i play off e nemmeno il var…va bene lo stesso.
E adesso, come passeremo la settimana? Domenica Sprint per gli approfondimenti, La Domenica Sportiva…ci sarebbe quella, ma finisce tardi e domani si va a scuola o al lavoro.
Non ci sono social e nemmeno radio e tv faziose da ascoltare, ci restano i giornali per sapere se Lautaro e Lobotka recupereranno in tempo!!!
Domenica si rigioca, Torino-Inter e Napoli-Genoa.
E gioca anche la serie b. La serie c esiste ancora ma è ridotta, la c2 è stata cancellata dai debiti e dalla tv. L’Ischia Isolaverde sull’album delle figurine non ci sta più.
Il Pisa è stato promosso: ma voi, ve lo ricordate il Pisa in serie a??
Chissà…magari viene promossa la Juve Stabia e anche noi avremo il nostro derby!!