Trama: Con il suo maglione verde a collo alto e la sua salopette a righe, l’orsetto esce di casa e, tutto solo, prende il viottolo segreto e passeggia tra gli alberi, canticchia e si guarda intorno. Di nuovo a casa, tutto solo assapora il silenzio, il rumore della pioggia e, passato il temporale, corre di nuovo fuori con il suo aquilone. Tutto solo, si sdraia nell’erba, o va in città a guardare le vetrine, oppure si gode il freddo della neve oppure il caldo davanti al camino o ancora, a notte fonda, si mette sotto le coperte nel proprio letto con un bel libro in mano prima di prender sonno: questi sono i suoi momenti preferiti in cui è proprio bello e necessario stare solo con sé stesso.
Una storia che nella sua particolarità sa essere universale. E che ci fa riflettere su quanto è importante convivere bene con chi abita sempre con noi: noi stessi.
Orecchio Acerbo Editore
Recensione: “Non c’è solitudine quando si è soli” canta Claudio Baglioni e questo albo illustrato è la prova di quanto questa frase sia veritiera.
“Solo con sé stesso” è un inno alla solitudine, vista come valore aggiunto alla vita di ognuno. Lo star volutamente da soli, indica uno stato di serenità, voglia di osservare, di riflettere e di crescita personale.
Non esiste noia, si tratta piuttosto, di un’avventura non convenzionale che si conclude con un senso di pace ed appagamento.
Una lettura che farà capire ai piccoli lettori che quella che spesso avvertono non è voglia di isolarsi, ma voglia di scoprirsi e anche i grandi, apprezzeranno sfogliare le pagine di questo meraviglioso libro riconoscendosi nel protagonista.
Il piccolo orsetto è un esempio di amore verso sé stessi, fa capire quanto sia importante mettere ogni tanto in pausa il caos che ci circonda e trovare conforto in noi.
Le illustrazioni sono state eseguite ad acquerello da Hayes stesso, delicate e dettagliate, con pochi colori come il verde, il grigio ed il bianco, accompagnano la lettura, creando un’atmosfera serena.
Pubblicato da Orecchio Acerbo nel gennaio 2025, questo libro è una riedizione di un’opera originariamente pubblicata nel 1976.
Geoffrey L. Hayes fin da piccolo, accanto a suo fratello Rory (diventato poi fumettista underground), ha avuto sempre una grande passione per la cultura pop e per le strisce di Little Lulu, Uncle Scrooge, Sugar and Spike e Dick Tracy. Incoraggiati dalla loro madre, insieme hanno cominciato a pubblicare fumetti fatti in casa e per tutta l’adolescenza hanno continuato a produrne a quattro mani, accanto a piccoli film fatti in casa e, più tardi, fanzine. Nato in California a San Francisco nel 1947, Geoffrey L. Hayes si spostò poi, finito il liceo, a New York per studiare all’Hunter College, all’Art Students League e alla School of Visual Arts. per poi intraprendere la carriera di illustratore e fumettista. I due fratelli Hayes, negli anni del boom del fumetto, gli anni Settanta e Ottanta, coronarono entrambi il loro sogno e, sebbene in questo primo periodo la scena underground li accomunasse e continuassero a collaborare, con il passare degli anni il loro modo di disegnare e il tipo di storie che volevano raccontare, li separò e tenne ben distinte le loro carriere, entrambe di successo. Autore di oltre 50 libri, inclusa una serie di titoli con l’editore di fumetti per bambini Toon Books, Geoffrey L. Hayes all’inizio della sua carriera di autore per bambini ha pubblicato i suoi primi due libri con la prestigiosa casa editrice americana, Harper and Row, che -nella persona di Edite Kroll, grandissima editor- ha avuto il merito di scoprire e valorizzare il suo talento. Hayes è morto il 2 giugno 2017.