Parte del nostro splendido e scenico lungomare, Via Nazario Sauro, ha un’invidiabile posizione di fronte al mare. Ma il motivo di notorietà di questo scorcio di paradiso, non è legato all’impagabile vista, ma a un motivo singolare. Prima del secondo conflitto mondiale e anche negli anni successivi, Via Partenope e Via Nazario Sauro videro un fiorire di bar, locali, e luoghi d’intrattenimento. Proprio in Via Sauro ricordiamo un locale dal nome Shaker, che ospitò le esibizioni di numerosi cantanti allora esordienti come: Peppino di Capri, Fred Buongusto, Renato Carosone. Nella Primavera del 1959, tra il clamore e lo scandalo, si esibì la cantante e attrice transessuale soprannominata Coccinelle. Coccinelle era diventata donna dopo un’operazione a Casabalanca. A Napoli la sua esibizione destò tanto scalpore e sorpresa, che un noto transessuale del quartiere Sanità, Antonio di Martino, volle rinominarsi Coccinella italianizzando il vezzeggiativo. Strano destino portò questi due personaggi a morire a poche ore di distanza anche se uno a Napoli e l’altro a Parigi. Altro episodio singolare, legato a questa strada, fu che al civico numero 4 venne creato un altro locale, il Trocadero. Anche in quest’ultimo si esibivano travestiti e spogliarelliste, si dice che il locale fosse gestito da una delle principesse della famosa Famiglia Pignatelli, la quale scandalizzò non poco la sua nobile famiglia per aver intrapreso questa singolare professione.