L’albo numero 727 della serie mensile regolare di Tex intitolato La strega della palude ci riporta a Lilyville in Louisiana per concludere l’avventura iniziata con Il pistolero vudu. Per un breve ripasso e riepilogo della trama vi rimandiamo a quel link, mentre la seconda parte dell’avventura imbastita con una sceneggiatura nel complesso solida da Pasquale Ruju è un continuo susseguirsi di colpi di scena ed eventi ad effetto che ruotano attorno alla sinistra figura di Victor Carrillo, rispetto alla quale passa però in primo piano anche la sua sodale, la strega Marine.
Non è il caso di svelare troppo sulla trama per lasciare al lettore il gusto di scoprire, pagina dopo pagina, sia lo stratagemma col quale Carrillo è riuscito a sopravvivere dopo essere stato centrato in pieno petto da un proiettile esploso dalla Colt di Tex, sia le evoluzioni che conducono addirittura Kit Carson a puntare il fucile contro il suo pard (!). Ci voleva per forza qualcuno con sufficiente padronanza della serie come Ruju per raggiungere un simile punto estremo!
Sono ammirevoli, per come sono orchestrati, i momenti di battaglia che si susseguono e che vedono i nostri eroi prima assediati da un branco di feroci alligatori, poi dai cajun della Louisiana che sembrano essere in preda a una trance ipnotica. Tutto scaturisce dagli apparentemente sconfinati poteri della strega, anzi della mambo vudu Marine, e dalla sua capacità di entrare i connessione con gli spiriti Loa.
La sua presenza è talmente ingombrante da rubare la scena a Carrillo, un cattivo davvero memorabile per come ci era stato dipinto nella prima metà della storia e che qui mantiene il suo carisma ma con dei toni in parte offuscati.
Resta intatto il piacere di un racconto godibile, dal ritmo sempre elevato e soddisfacente, e che introduce come a volte capita tra le pagine di tex dei canoni legati al paranormale. Non c’è affatto da stupirsi, basti pensare a figure quali Yama o allo stesso Mefisto, del quale è tra l’altro annunciato a breve il ritorno in una lunga storia sceneggiata da Mauro Boselli.
Sono divagazioni che aiutano a spezzare il ferreo realismo di una serie ambientata nel vecchio west e a mantenere alta l’asticella della curiosità, evitando trame ripetitive ed anzi assicurando così una varietà di tematiche che si fa apprezzare.
Se proprio si vuole scavare a fondo e trovare dei punti deboli, che dipendono però dalla necessità di far rientrare l’avventura nell’alveo dei due albi, questi vanno ricercati in un paio di circostanze casuali che favoriscono Tex ma che appaiono leggermente forzate, ma che non sono sufficienti a compromettere il giudizio nel suo insieme positivo.
C’è da dire che Ruju ha avuto vita facile nell’appassionare anche perché il suo soggetto è stato affidato alle abili mani di Bruno Ramella, un fine cesellatore di grande esperienza che nelle sue vignette raggiunge delle vette di espressività che in pochi sanno permettersi. Se è pur vero che una storia a fumetti deve colpire anche per gli scenari e le ambientazioni, a Ramella non mancano nemmeno queste qualità, e lo dimostra spaziando dai putridi acquitrini all’arida città di Lilyville fino al desolato villaggio cajun con estrema disinvoltura; ma è nel tratteggiare i visi stravolti da odio, paura o rabbia dei protagonisti che il disegnatore ligure si dimostra un artista ben al di sopra della media.
Esaurito il suo compito di celebrare gli 80 anni della casa editrice con il ritratto statico della precedente copertina, Claudio Villa ritorna con i suoi pennelli a briglia sciolta per un brumoso ed inquietante quadro riassuntivo in un singolo “fotogramma” la disputa tra tex e i suoi due oscuri sfidanti: molto più di una semplice schermaglia!
Uscita: 07/05/2021
Formato: 16×21 cm, b/n
Pagine: 112
Soggetto: Pasquale Ruju
Sceneggiatura: Pasquale Ruju
Disegni: Bruno Ramella
Copertina: Claudio Villa