Un tempo si chiamava Almanacco del West, ed è stato un appuntamento annuale irrinunciabile per tutti gli appassionati delle ambientazioni western e di frontiera tra il 1994 ed il 2015. Dal 2016 la testata ha cambiato nome, come tutti gli Almanacchi della Bonelli, diventando Tex Magazine e adattandosi alla rapidità della diffusione delle notizie nell’era di internet: era diventato infatti difficile presentare, nei vari resoconti e dossier, qualcosa che non fosse già noto e già ampiamente analizzato, per cui il rischio era di offrire contenuti stantii e datati.
In Bonelli si sono adeguati, trasformando la testata in una cornice che, oltre ad offrire in questo caso due storie a fumetti, contenesse dei redazionali di approfondimento più vivaci e snelli.
In questo numero ne troviamo tre: Maurizio Colombo in Rick e i suoi fratelli esplora un mondo glorioso, quello del cinema italiano all’epoca degli spaghetti western girati a Cinecittà da Sergio Corbucci, quando Roma pullulava di star del cinema americano. Lo spunto per il gustoso saggio è decisamente attuale, visto che nel recente “C’era una volta… a Hollywood” di Tarantino il protagonista incontra proprio Sergio Corbucci.
Il secondo redazionale è opera di Luca Barbieri, e con il titolo di Taglia Forte = Caccia grossa costituisce un excursus abbastanza eterogeneo (forse fin troppo!) tra le figure dei bounty hunters, i cosiddetti cacciatori di taglie, attingendo a figure realmente esistite e personaggi di fantasia ma dimostrandosi il più “debole” dei tre articoli, per via degli accostamenti in alcuni casi un po’ azzardati.
Per il terzo dei brevi saggi, dal titolo Per un pugno di Pat, è lo stesso Graziano Frediani, curatore dell’intera testata, a raccontarci le imprese di eroi quasi mitologici e tutti accomunati dalla forza erculea, la stessa che caratterizza Pat Mac Ryan.
Veniamo quindi ai fumetti, la parte che più ci interessa: Pat è il protagonista della più spassosa delle due storie a fumetti incluse in questo Tex Magazine 2020 (entrambe su soggetto e sceneggiatura di Luigi Mignacco) e che si intitola Il grande incontro. Incentrata sulla figura del pugile irlandese comparso per la prima volta addirittura in una storia degli anni ’50, questa breve avventura ha la particolarità di non mostrare mai Tex e i suoi pards, intrattenendo ugualmente il lettore e coinvolgendolo nelle peripezie di Pat che pur non essendo un mostro di acume sa perfettamente come farsi rispettare con i suoi sganassoni ma anche con la sua purezza d’animo. Gag, cazzotti e qualche risata sono assicurati per 32 tavole che portano la prestigiosa firma di Maurizio Dotti, assolutamente impeccabile quando si cimenta con le atmosfere western, come dimostrano le sue eccellenti copertine sulla collana Tex Willer ma anche le ultime prove al timone della serie regolare come quelle a ridosso del numero 700.
Nell’altra storia di questo Magazine, Il ladro gentiluomo, Luigi Mignacco ci immerge in un’atmosfera abbastanza tipica del genere a base di rapine in banca e spietati tagliagole, con la particolarità di descrivere le astuzie di un ladro sui generis, un vero gentiluomo che punta a piccoli bottini senza spargimenti di sangue ma che finisce per rubare i soldi “sbagliati”. Persino l’Agenzia Pinkerton si mette sulle sue tracce coinvolgendo Tex, il quale scoprirà i motivi di tali azioni e sgominerà la banda che dava la caccia ad un rapinatore tutto sommato onesto.
Per l’occasione, Fabrizio Russo fa il suo debutto assoluto ai pennelli per Tex, forte di una lunga militanza tra i collaboratori fissi per Dampyr. Sarà stato lo stesso Mauro Boselli a coinvolgerlo? Il sospetto è forte! L’esordio è promettente, soprattutto perché in uno stile che resta molto personale e che si cala a puntino nella frontiera texiana, Russo dimostra di guardare molto a Villa, traendo ispirazione dal tratto del Maestro, e potrebbe riservarci piacevoli sorprese nel futuro.
uscita: 25/01/2020
Formato: 16×21 cm, colore e b/n
Pagine: 176
Soggetto e sceneggiatura: Luigi Mignacco
Disegni: Maurizio Dotti, Fabrizio Russo
Copertina: Claudio Villa