Con Rivolta all’inferno, albo numero 40 della collana Tex Willer, Giorgio Giusfredi conclude l’avventura in 4 albi iniziata in Il mio amico Hutch, albo numero 37. Giunge dunque il momento non solo di scrivere qualche considerazione sull’ultimo albo, ma anche di tirare le somme sulla storia nella sua interezza, che per il sottoscritto è decisamente promossa a pieni voti per una serie di ragioni che proverò ad esporre senza incappare in spoiler di sorta.
La quarta puntata si rivela più esplosiva rispetto alla precedente, nella quale era stato necessario per aggiungere coerenza e solidità alla trama soffermarsi su passaggi esplicativi e più descrittivi in special modo sulle origini di uno dei principali protagonisti, “El Cangrejo”, che anche nelle ultime tavole si dimostra personaggio di spessore grazie anche al suo passato abilmente delineato. Altro pilastro del racconto è ovviamente Hutch, amico fraterno di Tex sin dai tempi della Nueces Valley e che si conferma spalla fidata ed ottimo tiratore, ed a questi due comprimari si aggiunge il sadico direttore del carcere nel quale Tex e Hutch si ritrovano reclusi, Jorge Santacruz, un tipico antagonista per Tex nei confronti del quale il futuro Ranger non può che nutrire disprezzo senza avere scrupoli nello scatenare tutto il proprio risentimento.
È Tex ovviamente il perno attorno al quale ruota l’intera vicenda, con una minuziosa e ben approfondita analisi di quanto le sue doti già spiccate sappiano conquistargli stima e rispetto da parte dei reclusi del penitenziario messicano che inizialmente ripudiavano ed osteggiavano la sua presenza in quanto gringo.
Ad aggiungere ulteriore consistenza ad una trama che è comunque perfettamente incanalata in schemi canonici e tipici del genere western ci pensa la doppia linea narrativa che vede a miglia di distanza Kit Carson darsi da fare proprio per acciuffare El Cangrejo: le azioni parallele e indipendenti dei futuri pards, seppur sottilmente intrerconnesse, gettano un ulteriore manciata di senso di attesa per quello che sarà il loro primo incontro de visu.
Carson nel corso della vicenda ha modo di dispiegare sprezzo del pericolo, determinazione e carattere, tutto ciò che a volte nella serie regolare sembra venir meno per l’attitudine di relegarlo a figura di contorno e semplice brontolone, riservandogli solo qualche battuta salace e meno azione: non accade spesso, ma vederlo così ridimensionato nelle storie regolari mi ha permesso invece di apprezzare le sue caratteristiche di spalla eccezionale alla quale Giusfredi ha restituito tutta la sua giusta dimensione dedicandogli l’intero finale della storia con tocchi di epicità ma anche di malinconico romanticismo a rendere onore a un Kit spietato quanto gentiluomo.
Giusfredi è un autore giovane (classe 1984) ma che ha già alle sue spalle dei solidi trascorsi in Bonelli, con storie scritte per Zagor e per collane collaterali di Tex ma soprattutto con il suo ruolo di co-curatore di Dampyr, alla cui continuity contribuisce assiduamente: l’ultima prova in ordine di tempo è datata settembre 2021 con l’albo 258 Dottor Dolore.
Le sue doti di sceneggiatore vivace e creativo gli hanno consentito di inserire degli sprazzi di grande briosità in questa collana dedicata alle avventure del giovane Tex, per la quale tutto ciò che serve è proprio mostrare un eroe ancora acerbo e potenzialmente fallibile, ma già ben saldo sulle proprie gambe. In un simile canovaccio l’autore lucchese ha saputo inanellare alcuni passaggi memorabili e tanto dinamismo, e personalmente ritengo maturi i tempi per una sua “promozione” nello staff di autori della serie regolare, se non altro per la curiosità nel vederlo maneggiare il Tex maturo.
La sua sceneggiatura (come ho già evidenziato nelle recensioni dei precedenti 3 albi) è perfettamente accompagnata dal granitico tratto grafico dell’autore delle tavole Fabio Valdambrini, disegnatore di grande esperienza che in questa storia ha persino migliorato ed affinato la sua confidenza con gli scenari western rispetto alla precedente prova sugli albi 16 e 17 della stessa collana. Talentuoso e con un’innata propensione a far recitare i personaggi con espressività, anche Valdambrini si è calato alla grande nelle atmosfere.
La quarta copertina/cartolina che Maurizio Dotti ha composto per questo arco narrativo si segnala per il realismo della pioggia battente sotto la quale si svolge il duello raffigurato, ma anche per essere la prima copertina della collana nella quale non compare Tex: protagonista è infatti Kit Carson a colt spianate, probabilmente un viatico per il fatidico incontro.
Uscita: 18/02/2022
Formato: 16×21 cm, b/n
Pagine: 64
Soggetto: Giorgio Giusfredi
Sceneggiatura: Giorgio Giusfredi
Disegni: Fabio Valdambrini
Copertina: Maurizio Dotti