Con l’albo numero 5 della collana mensile Tex Willer, che continua a raccontarci le avventure di un giovanissimo Tex prima che diventasse il Ranger che tutti conosciamo, si cambia leggermente registro almeno quanto a tematiche, ma prima di parlare della storia in sé, vogliamo compiere una digressione relativa all’avvicendamento avvenuto ai pennelli e che per certi versi ci riempie di orgoglio.
Napoli e la Campania non sono mai state così vicine al vecchio West di Tex: agli abituali collaboratori Raul e Gianluca Cestaro e a Alessandro Nespolino si sono aggiunti altri protagonisti della nostra scena fumettistica, una scuola fervida di talenti!
Se i primi 4 numeri della testata sono stati magistralmente illustrati dal napoletano di nascita Roberto De Angelis, per il numero 5 intitolato “I due disertori” i disegni sono stati affidati ad un altro esponente della cosiddetta “scuola salernitana”. Bruno Brindisi è una colonna portante di Dylan Dog, ma la rapidità dei suoi pennelli gli ha già permesso in passato di cimentarsi con Tex: suo, come nel caso di De Angelis, un “Texone” di alcuni anni fa, ed anche il primo indimenticabile Tex Color.
Nella storia di questo mese, ideale proseguimento di quanto visto fino ad ora nei primi 4 albi, Tex affronta la guerra civile messicana i cui protagonisti sconfinano anche nel Sud-Ovest dei territori americani, per l’occasione nella figura de “I due disertori” che danno il titolo all’albo. Tex li incrocia mentre è diretto a Saint Thomas, dove ha fatto rifugiare Tesah nella fattoria di alcuni suoi amici dopo averla salvata dalle grinfie di Coffin; per quanto questi disertori sembrino aggressivi, il suo spirito focoso ci mette poco ad ammansirli e far capire loro che è meglio stare dalla sua parte, durante il viaggio.
Nelle tavole come sempre molto dense ed esplosive, con eventi e colpi di scena a ripetizione, abbiamo modo di approfondire ancora una volta gli istinti ribelli che muovevano questo giovanissimo Tex e soprattutto le ragioni che l’hanno reso un ricercato: l’assassinio di suo fratello Sam da parte di uno sceriffo corrotto è il movente per dargli la caccia, senza che ciò però gli sottragga una buona dose di rigidi e saldi principi morali.
L’avventura è destinata a proseguire nel prossimi albi della serie ed abbandona in parte le ambientazioni che nei primi albi erano servite a creare un clima di “familiarità”, facendo da trait-d’union con le storie degli esordi quali Il totem misterioso e La mano rossa. Ora la serie si incammina verso aneddoti totalmente nuovi e mai raccontati prima d’ora, confermando il suo linguaggio grafico e narrativo serratissimo per un ritmo che sfrutta in pieno l’espediente del cliffhanger. Appuntamento al mese prossimo per scoprire di più!