Di cosa si tratta?
The Bard’s Tale IV: Director’s Cut è la versione definitiva del dungeon crawler The Bard’s Tale IV: Barrows Deep pubblicato lo scorso anno per le maggiori piattaforme della current generation. Il primo capitolo della saga è stato sviluppato nel lontano 1985 su Apple II e successivamente convertito per le maggiori sistemi casalinghi di gioco dell’epoca; dopo una serie di seguiti più o meno riusciti pubblicati fino al 1991, la saga scompare dai radar fino al 2004 dove riappare come avventura dinamica. Successivamente nel 2017 viene presentato per il visore virtuale Oculus Rift l’episodio The Mage’s Tale pubblicato da inXile Entertainment con partnership di Oculus VR. E arriviamo ai giorni nostri quando, dopo la pubblicazione del questo capitolo l’anno scorso, inXile Entertainment decide di lanciare la versione definitiva del gioco.
Le novità
La Director’s Cut contiene molte nuove funzionalità, correzioni e contenuti, divenendo l’edizione definitiva di The Bard’s Tale IV. Oltre all’aggiornamento dell’Unreal Engine che migliora il gioco dal punto di vista grafico e sonoro, The Bard’s Tale IV: Director’s Cut è stato corretto tenendo presente tutti i feedback ricevuti dal lancio iniziale del quarto capitolo.
Riassumendo The Bard’s Tale IV: Director’s Cut include:
- Un nuovo capitolo a fine gioco che aggiunge ore di contenuti aggiuntivi
- Nuovi nemici, oggetti e armi, incluse le armi forgiate dai nani
- Migliaia di correzioni e miglioramenti nel gioco
- UI rimodernata e ricca di funzionalità
- Più opzioni per la creazione di personaggi che includono classi e genere
- Combattimenti e scontri riequilibrati
- Nuove impostazioni sulla difficoltà
- Supporto completo del gamepad su tutte le piattaforme
- Ogni versione della Director’s Cut include dei bonus in-game diversi.
Iniziamo!
The Bard’s Tale IV è ambientato 100 anni dopo gli eventi narrati in The Bard’s Tale III: Thief of Fate del 1988, i giocatori troveranno spesso riferimenti e citazioni della prima trilogia della serie anche se, come dichiarato dagli sviluppatori , la comprensione degli eventi narrati non sarà un problema anche non avendo giocato i precedenti capitoli. Dopo aver creato il proprio personaggio entreremo a far parte di una gilda dei guerrieri. Dovremo scegliere una quattro classi proposte inizialmente: il Guerriero, Mago, Ladro e naturalmente Bardo, classe introdotta nel mondo degli rpg proprio dal primo capitolo della saga. Ogni classe possiede circa 70 abilità uniche (senza tener conto delle specializzazioni!). La razza e il carattere che sceglieremo cambierà il modo in cui gli altri personaggi si relazioneranno con noi. Il gioco possiede oltre 350 personaggi (NPC) doppiati (!) , un’opera titanica considerato che quasi tutti ci proporranno qualche missione secondaria. I dialoghi però sono abbastanza guidati e scarsi di risposte multiple. Dopo aver creato il nostro avatar verremo catapultati nella trama di gioco nella quale un gruppo di fanatici religiosi, ci ha “marchiati” come fuorilegge e, per questo, meritevoli di morte. Allo stesso tempo un male oscuro sta minacciando la sopravvivenza degli abitanti del nostro mondo, e noi saremo (ovviamente n.d.r.) gli unici a poter salvare il mondo radunando un manipolo di combattenti che andranno a formare il classico party da gioco di ruolo.
Approccio Classico con qualche trovata interessante…
Come da tradizione la storia di The Bard’s Tale IV viene narrata, tra una fasi di esplorazione di combattimento. Affronteremo le varie zone come ogni Dungeon Crawler di stampo classico: quasi ogni stanza contiene loot, enigmi da risolvere e creature da eliminare. A proposito di combattimenti i partecipanti allo scontro verranno posizionati su una griglia 4×4 e per ogni turno potremo fare affidamento (all’inizio) su tre punti abilità. Come da tradizione, i punti potranno essere “spesi” per attaccare il nemico, o per casella. Nel gioco non esistono interazioni con l’ambiente che ci circonda: non potremo, per esempio, utilizzare un barile esplosivo per far incassare ai nemici danno extra, interazioni che avrebbero reso i combattimenti, alla lunga, meno monotoni. Molto interessante la gestione dei Santuari, dei luoghi dove potremo scegliere se salvare la partita o ottenere un bonus all’esperienza accumulata. Una scelta davvero ardua che potrà condizionare il resto della nostra avventura. La ricostruzione del mondo di gioco è davvero ricca e particolareggiata, si respira un’atmosfera medievale, e non mancano “chicche” come i menestrelli che tentano di tirare su il morale degli abitanti.
Tecnicamente parlando
Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, mentre per il quarto capitolo l’Unreal Engine 4 non era stato sfruttato a dovere, in questa versione sono stati fatti dei passi avanti. Ora non è solo la componente artistica l’unico elemento di pregio; sono migliorate le animazioni e modelli poligonali che, ancora, non fanno gridare al miracolo. Senza dubbio, però, gli sviluppatori hanno saputo ricreare scenari evocativi ricchi di fascino medievale, che immergono il giocatore in un mondo fantasy, molto classico ma di ottima fattura.
Concludendo
The Bard’s Tale IV: Director’s Cut è un buon RPG / Dungeon Crawler che mostra qualche limite a causa del budget di produzione non elevatissimo. Il sistema di combattimento è ripetitivo, ma viene compensato da una storia interessante e uno stile ispirato. Il titolo è consigliato a tutti gli appassionati, ma non si tratta di una pietra miliare del genere anche se va apprezzato il fatto che inXile Entertainment e Brian Fargo hanno ridato linfa a una serie nata negli prmai lontani e che oggi riesce a vivere di luce propria. Una buona trama e delle splendide ambientazioni portano il giocatore ad affrontare l’avventura nel classico stile degli RPG con combattimenti a turno. Un sistema che però avrebbe meritato una maggiore varietà.
PRO
- Bellissima atmosfera medioevale.
- Alcune interessanti novità relative al gameplay.
- Oltre 350 NPC con i quali interagire.
- I contenuti e i miglioramenti della Director’s Cut sono notevoli.
CONTRO
- Il sistema di combattimento è ripetitivo.
- Tecnicamente non eccelso.