Il bambolotto Billy è stato introdotto sul mercato agli inizi degli anni 90. E da allora è parte integrante della nostra cultura gay.
I suoi creatori sono gli artisti John Mckitterick & Juan Andress come risposta (e provocazione) alle politiche governative ostili e all’omofobia in generale. Come detto, le prime bambole fanno capolino nel 1993 e se ne produrranno fino al 2002. Nonostante siano passati anni i Billy non sono stati dimenticati e sono icone del mondo gay.
Le prime bambole erano alte 13 pollici e vennero prodotte dalla Totem International società americana ma con sede a Londra.
I primi prodotti furono creati partendo da uno scheletro di fili poi ricoperto dal vinile. Erano tutte dipinte a mano e snodabili.
I primi modelli inoltre rappresentavano personaggi gay stereotipati. Ma queste bambole sono difficili da ritrovare oggi, il materiale spugnoso non ha resistito alla prova del tempo, deteriorandosi fino a sfaldarsi completamente. Aggiungete anche che la verniciatura eccessiva spesso reagiva (in malo modo) con il substrato rendendo il tutto molto appiccicoso.
Furono prodotte in sei differenti modelli: San Francisco, Cowboy, Master, Schiavo, Sportivo, Militare
Trattandosi di una bambola gay, tutti i Billy sono “superdotati”.
Queste sei bambole originali sono introvabili. Nelle successive produzioni furono cambiati gli abiti e le modalità di creazione, rendendole sempre più resistenti.
Gli abiti venivano commercializzati in scatole nere quadrate o in custodie di plastica trasparenti.
Il nome di base era sempre Billy, poi per diversificare questi “giovanotti”gli furono affibbiati nomi altrettanto vigorosi come Carlos e Tyson.
Nel 1998 Billy è stato il protagonista di un mostra al New Museum of Contemporary Art of New York
E decine di stilisti, tra cui: Tom Hilfiger, Paul Smith, Diesel e Nicole Miller hanno creato degli abiti esclusivi per Billy per un’asta di beneficenza a sostegno di organizzazione contro AIDS. Titolo: Billy Opens His Closet
E non solo, sono state prodotte serie di Billy travestiti con abiti drag sempre per un’asta benefica nel 1999 Be a Doll a favore del body positive, con abiti ispirati ad icone gay come Madonna, Cher, Bette Midler, Carmen Miranda, Judy Gardland e Dolly Parton.
In commercio furono lanciate le versioni Dolly e Carmen dei Billy.
A South Kensington (Londra) all interno del museo della scienza si trovano in esposizione permanente le bambole Billy e Carlos.
Oggi si trovano solo su alcuni siti ed a prezzi esorbitanti, se ne avete un tenetevela stretta. Un “Billy” è per sempre.
Out and About With Billy – dance music compilation CD è una compilation “scelta” da Billy per farvi ballare nei peggiori club gay tutta la notte. La trovate su Amazon.
E Billy ha anche un suo sito: thebillyconcept.com