Mentre in Campania si ipotizza il passaggio da zona arancione a zona gialla previsto intorno al 20 Dicembre, c’è chi discute su come passare le festività natalizie, noncurante della piaga che ci affligge ormai da Marzo 2020 e degli altissimi numeri di morti per coronavirus che quotidianamente ci vengono annunciati. Incontrarsi coi propri cari durante i giorni di festa sembra una priorità assoluta a cui quasi nessuno riuscirà a rinunciare appieno. C’è sicuramente la paura e la maggior parte delle persone trascorrerà il pranzo del 25 Dicembre con pochissimi intimi, ma la rinuncia totale sarà la scelta di una nicchia ristrettissima di cittadini. La raccomandazione, non obbligatoria ma fortemente consigliata, del premier Giuseppe Conte, in Campania difficilmente sarà rispettata. Il presidente del Consiglio dei Ministri, durante l’ultima conferenza stampa aveva chiesto agli italiani di trascorrere i giorni di festa in compagnia dei propri conviventi per proteggere le fasce più deboli da possibili occasioni di contagio. Dal canto suo, il governatore campano Vincenzo De Luca ha minacciato controlli più rigorosi in Campania rispetto a quelli nazionali, controlli severi mirati ad ostacolare la mobilità in particolare tra province e comuni durante le festività.
Hanno intanto ripreso le attività didattiche in presenza le prime due classi delle scuole primarie, oltre a quelle dell’infanzia. Una scelta quella di De Luca che ha lasciato basita una gran parte di cittadini; in effetti sembra abbastanza insensato aprire le scuole per poi richiuderle dopo pochissimo per le feste natalizie. Intanto col passaggio da zona rossa a zona arancione, molte attività commerciali hanno potuto riprendere a lavorare e con il probabile passaggio in zona gialla le restrizioni potrebbero essere ulteriormente ridotte. Dal loro punto di vista, ovviamente, i commercianti sperano che le aperture siano lo stimolo per far ripartire il commercio, che ogni anno raggiunge il suo apice proprio nel periodo natalizio. Purtroppo però, almeno per il momento, le cose per i venditori non sembrano andare per il meglio. Complici forse il maltempo, il malumore e la minore disponibilità economica di molti cittadini, per il momento la situazione sembra essere abbastanza ferma e si spera che qualcosa si possa sbloccare nei prossimi giorni, anche se sarà sicuramente un Natale diverso dagli altri. La crisi economica scaturita dalla pandemia da Covid-19 ha messo in ginocchio il mondo, l’Italia ed in particolare le regioni del Sud come la Campania che da sempre vivono e sopravvivono grazie ad espedienti di vita quotidiana che non garantiscono alcun tipo di tutela dal punto di vista sindacale.
I regali di Natale di quest’anno saranno dedicati quasi esclusivamente ai bambini, che non possono e non devono subire le conseguenze di un’annata terribile. Sul sito del Comune di Napoli si legge: La manifestazione “giocattolo sospeso” giunta alla quinta edizione, è l’iniziativa di carattere solidale del Comune di Napoli che s’ispira alla tradizione napoletana del “caffè sospeso” e mira a raggiungere due obiettivi: permettere di donare giocattoli e libri che le famiglie in difficoltà economica possono ritirare nel periodo natalizio e mettere sotto l’albero per i propri bambini, e sostenere i piccoli commercianti della città che, con i loro negozi, sono l’anima delle nostre strade. Il periodo natalizio è senza dubbio uno dei più significativi dell’anno soprattutto per i più piccoli che, con gioia e trepidazione, scrivono la propria letterina a Babbo Natale e attendono di scartare i regali desiderati o di riceverli per la Befana. Attraverso questa iniziativa, chiunque lo voglia può acquistare un gioco da lasciare nei negozi che aderiscono all’iniziativa e permettere a chi ne ha bisogno di ritirarlo. Un atto di solidarietà che consente a tutti i bambini della città di vivere la magia del Natale. Il meccanismo è semplice: ci si reca presso il negozio di giocattoli aderente, si acquista un giocattolo e lo si lascia in deposito presso il commerciante. Quest’ultimo emetterà uno scontrino da allegare al giocattolo ed uno scontrino da consegnare al donante. Viceversa chi ne avesse bisogno si può recare presso il negozio di giocattoli e, lasciando una copia del proprio documento d’identità può ritirare il gioco. Un meccanismo molto semplice e che ha sempre funzionato; infatti grazie alla generosità di centinaia di cittadini e turisti finora abbiamo raccolto più di 5000 giocattoli “sospesi” che sono stati consegnati direttamente alle famiglie in difficoltà nel periodo natalizio o distribuiti nel mese di Gennaio ad associazioni che da anni lavorano con i bambini su tutto il territorio cittadino, da Secondigliano a Barra e dalla Sanità a Pianura.
Di seguito l’elenco dei negozi aderenti al progetto:
Casa mia, via Cilea 115
Baby bendrew, via Kerbaker 100/102
Arcobalocchi giocattoli, via Pasquale del Torto 45
Natullo toys, via Nazionale 52
Natullo toys, Corso Garibaldi 301
Natullo toys, via A. Ranieri 51
Leonetti, via Toledo 350
Leonetti, Via Crispi 82
La Girandola Giocattoli, via Toledo 400
La Girandola Giocattoli, Via E. Nicolardi 158/162
Bibi, libreria dei ragazzi, via Raimondo di Sangro di San Severo 6
La città del sole Napoli Chiaia, via Chiaia 137
Cartolibreria lieto, Viale Augusto 43/51
Libreria Mancini, via Nuova Poggioreale 11
Il fuori orario, via Giusso 11
Libreria Io ci sto, via Cimarosa 20
Idea Giocattoli, via Salvatore Gambardella 23
Giochi in legno – Idee regalo e carillon, via Montesanto 58