Torna finalmente il campionato dopo la seconda sosta per le nazionali: il Napoli se la vede con l’Udinese alla Dacia Arena, con i friulani reduci da quattro ko di fila. Il totoformazione settimanale viene sciolto da Re Carlo che deve fare a meno di Insigne e Ounas, usciti malconci dai rispettivi impegni con le rappresentative nazionali, e allora in attacco spazio alla coppia Mertens-Milik. In mezzo al campo c’è Verdi (che lascerà il posto a Fabian Ruiz dopo un minuto) con Callejon, Zielinski e Allan. I quattro di difesa sono Malcuit, Albiol, l’insostituibile Koulibaly e Hjsay. Turnover anche tra i pali dove si rivede l’ex di turno, Karnezis.
Per i primi 25 minuti il Napoli è padrone del campo e passa al tredicesimo con un gioiello di Fabian Ruiz che infila Scuffet con un bellissimo tiro a giro. Piano piano l’Udinese prende coraggio e, mettendola anche sull’agonismo, prova ad impensierire Karnezis soprattutto con Lasagna che, però, è molto impreciso. La gara fisica poco si addice agli azzurri, le ammonizioni fioccano e ci si mette anche l’arbitro Mariani che contatta il Var per un fallo di Milik a centrocampo. Forse un giorno capiremo le regole del funzionamento dell’arbitro elettronico, ad oggi ci pare anche quello uno strumento ad uso e consumo degli arbitri che lo usano come e, soprattutto quando, vogliono.
Anche la ripresa vede i padroni di casa che provano a mettere in difficoltà i partenopei con una gara molto generosa, la difesa azzurra, seppur con qualche affanno, regge. Con il passare dei minuti cala l’intensità dei combattivi udinesi e sale in cattedra la maggiore qualità azzurra: splendida la percussione di Malcuit che si beve tre difensori e crossa per Callejon: il tiro dello spagnolo è deviato con un braccio da un difensore bianconero, rigore nettissimo calciato, e realizzato, da Mertens dopo lunghi minuti per un’altra incomprensibile valutazione Var,alla ricerca di un fuorigioco inesistente del franco-marocchino ad inizio azione. Arriva anche il tris di Rog, appena entrato, per il trionfo del Napoli che si mette a meno quattro dalla Juve, fermata in casa dal Genoa. Rimaniamo dell’idea che la squadra di Allegri sia irraggiungibile, ma la qualità del gioco espressa da Ronaldo e compagni è scadente assai.
Mercoledì, a Parigi, gara importantissima per il Napoli contro i francesi che tra le proprie fila contano su gente del calibro di Mbappè, Neymar e Cavani: un banco di prova durissimo, al limite dell’impossibile, per i ragazzi di Carletto Ancelotti. Un risultato positivo a Parigi sarebbe una vera impresa per il Napoli dopo la splendida vittoria contri i reds di tre settimane fa.