La migliore sconfitta, se ne esiste una: a Liverpool il Napoli perde per la prima volta in stagione, ma ottiene l’obiettivo fissato, ovvero il primo posto nel Gruppo A di Champions League, risultato su cui pochi avrebbero scommesso dopo il sorteggio dello scorso 25 Agosto.
Vista la situazione di partenza, con il primato a portata di mano (i “Reds” avrebbero dovuto vincere con 4 gol di scarto per scavalcare gli azzurri), più che il risultato a Spalletti interessava la prestazione dei suoi, al cospetto un avversario di spessore e in uno stadio in grado di incutere timore a qualunque squadra.
Il Napoli non ha tradito le attese in tal senso, sfoderando una prestazione autorevole, rischiando il minimo nel primo tempo e venendo fuori con personalità nella ripresa, quando gli azzurri hanno avuto a lungo il pallino del gioco.
Chissà come sarebbe finita, tra l’altro, se il VAR non avesse annullato per fuorigioco millimetrico il gol del vantaggio siglato di testa da Ostigard a 20′ dalla fine, su splendido assist di Kvaratskhelia.
Il calo di tensione nel finale, per giunta con i cambi a centrocampo già eseguiti a testimoniare la volontà di risparmiare energie, è costato i due gol che il Liverpool ha trovato su corner, una delle armi più temibili a propria disposizione: i gol di Salah e Nunez sono buoni per le statistiche, ma nulla tolgono alla qualità del match disputato dal Napoli ed allo straordinario percorso fatto in questo girone di Champions.
Le grandi squadre, però, trovano sempre il modo di imparare da ogni sconfitta, e le disattenzioni di Kim e compagni sui due calci d’angolo saranno certamente spunto di riflessione e miglioramento per il tecnico di Certaldo ed il suo staff.
La Champions dà dunque appuntamento al 2023, con un’ultima interessante appendice: il sorteggio degli accoppiamenti degli ottavi di finale in programma lunedì, con l’unico autentico spauracchio rappresentato dal PSG.
I francesi, infatti, sono giunti sorprendentemente secondi per differenza reti dietro al Benfica nel girone che ha decretato la Caporetto della Juventus, retrocessa in Europa Legaue con soli 3 punti grazie alla miglior differenza reti rispetto al Maccabi Haifa.
Con soli 3 incontri da disputare prima della pausa invernale dovuta ai Mondiali del Qatar, il Napoli può dunque concentrarsi sul campionato, e il difficile arriva già oggi pomeriggio (ore 18), visto che i partenopei giocheranno al Gewiss Stadium di Bergamo contro l’Atalanta seconda in classifica.
Nonostante siano trascorsi solo poco più di 3 giorni dalla sfida di Anfield, Spalletti dovrebbe riproporre gran parte degli uomini impiegati contro il Liverpool, anche se sarà costretto a rinunciare a Kvaratskhelia, che ha accusato una lombalgia acuta nell’allenamento di ieri.
Con il possibile impiego di Lozano al posto del Georgiano, le altre novità saranno rappresentate, con ogni probabilità, dai rientri di Mario Rui e Zielinski, con Ostigard in ballottaggio con Juan Jesus per un posto accanto a Kim.
Sono 51 i precedenti giocati in Lombardia tra le due squadre in massima serie, il più famoso dei quali resterà, probabilmente per sempre, l’ 0-2 a tavolino deciso dal Giudice sportivo dopo che Alemao, quando si era sullo 0-0, fu colpito da una monetina lanciata dagli spalti.
Era l’8 Aprile 1990, ed il Napoli di Bigon avrebbe vinto meno di un mese dopo il secondo scudetto nella storia del club, ma checché ne dicano i milanisti, non fu quel punto in più a decidere quel combattutissimo campionato.
E’ il pareggio il risultato che manca da più tempo: il 29 Ottobre 2014 gli uomini di Benitez rimontarono con Higuain, nel finale, il vantaggio orobico siglato dall’ex Denis, ma proprio il centravanti argentino fallì a tempo scaduto l’occasione del sorpasso, facendosi parare un rigore da Sportiello.
L’ultimo degli 11 blitz azzurri risale allo scorso 3 Aprile, quando Insigne dal dischetto, Politano con uno splendido sinistro al volo ed Elmas in contropiede, firmarono il 3-1 che illuse un’intera città, prima che Fiorentina e Roma, al “Maradona” spegnessero i sogni scudetto dei ragazzi di Spalletti.
La più recente delle 22 vittorie nerazzurre è datata 21 Febbraio 2021, e segnò uno dei punti più bassi della gestione Gattuso: l’ex Zapata, Gosens, Muriel e Romero realizzarono un poker che annichilì gli azzurri, e la rete di Zielinski, insieme all’autogol dello stesso Gosens, resero solo meno amaro un boccone assai indigesto.
Sono passati meno di tre anni, ma la musica è radicalmente cambiata, e questo Napoli fa paura anche all’Atalanta spavalda e prepotente messa in piedi in questi anni dall’ottimo lavoro di Gasperini.
Come al solito i bergamaschi proveranno a metterla sul fisico, proponendo marcature a uomo su tutto il rettangolo di gioco e non disdegnando qualche randellata, ma Spalletti può contare su un organico migliorato anche dal punto di vista dell’esuberanza fisica, e il Napoli proverà di certo a fare la partita anche al Gewiss Stadium.
Vista la classifica anche un pareggio sarebbe da accogliere positivamente, ma tornare da Bergamo con un altro successo significherebbe dare una seria spallata al campionato, ed essere autorizzati a sognare sempre più in grande.