Napoli ha sempre dato i natali a personaggi che hanno eccelso nel campo della musica,dello sport,della letteratura,della moda. Sarà il modo di vivere la città, con le sue complicazioni, i suoi problemi, le sue incertezze, ma chi nasce napoletano ha una marcia in più. Nel caso del nostro personaggio se fosse nato in una qualsiasi altra città, il suo destino sarebbe stato uguale. Le sue qualità, quali lo charme, la gentilezza mai affettata, l’eleganza e sopratutto l’intelligenza sono innate. Cercare parole per descrivere il vulcanico Enzo Miccio, è complicato. Un uomo che spazia fra l’ottima conduzione di programmi di successo,come ad esempio “Ma come ti vesti?” su Real time,alle realizzazioni di matrimoni da favola,con le sue spiccate doti di Wedding planner,a giudice inflessibile,e ovviamente elegante, nella fortunata trasmissione “Notti sul ghiaccio” su Rai 1.Quindi chi più di Enzo Miccio può parlare di Enzo Miccio?
Abbiamo iniziato parlando di Napoli e della napoletanità,quanto è stato importante nascervi?
Napoli è una città alla quale sono molto legato e dove amo tornare. Ho splendidi ricordi del periodo della vita che ho trascorso e credo che nascere in una città tanto ricca di storia e fascino abbia influenzato molto il mio carattere. Da Napoli e dal suo popolo ho ereditato la grande tenacia, la capacità di affrontare le difficoltà con il sorriso, cercando sempre il lato positivo e poi di certo l’approccio alla vita pieno di entusiasmo e passione, l’attenzione per la bellezza e per l’estetica, l’amore per i colori, gli intrecci di stili diversi, la gioia di vivere. Napoli è nel mio DNA e la porto con me ovunque vada.
Quanto di Napoli porta nel suo lavoro?
Moltissimo. Napoli resta per me una grande fonte d’ispirazione, sia nel lavoro di Wedding planner che in quello di designer. Ne è testimonianza la Bridal Collection 2017 che ho disegnato, “L’Oro di Napoli” che è proprio un omaggio alla mia città; una collezione che s’ispira all’incanto della città, il capoluogo campano con la sua storia ricca di fascino e leggenda. In ogni abito c’è la magia dei balli a corte, il romanticismo dei corteggiamenti in cui galanteria e sensualità simulano battaglie giocose; in ogni abito c’è l’unicità della sartoria partenopea, quello “stile napoletano”, famoso in tutto il mondo.
Com’era il piccolo Enzo Miccio e sopratutto…come amava vestirsi?
Una peste! Ho sempre amato dare consigli sui look a mamma e parenti… Spesso anche se non richiesti…Per quanto mi riguarda invece, ho cercato un look personale che mi permettesse di esprimere la mia acerba creatività ed estro. Ho sempre amato il colore col quale ho sperimentato tanti look spesso piuttosto azzardati tanto da rischiare un bel “ma come ti vesti?”
Enzo Miccio,wedding planner,com’è nata questa passione?
Sono da sempre un grande osservatore, mi piace guardare il mondo e lasciarmi ispirare. Ho l’indole di una persona curiosa, sempre alla ricerca di novità, tendenze e suggestioni. Nel lavoro di un designer quest’aspetto è fondamentale. La professione del wedding planner era molto diffusa all’estero, in particolare in America, mentre in Italia non era ancora strutturata; pochi la conoscevano e pochissimi riuscivano a comprenderla. Questo ha fatto sì che io decidessi di sfidare me stesso; volevo portare in Italia qualcosa di davvero nuovo, una rivoluzione. Ho cominciato con piccoli passi, con la fatica di chi inizia a dedicarsi a qualcosa di poco noto e ho impiegato del tempo per far apprezzare questo lavoro, mi sono impegnato molto per far capire alle persone quanto è importante affidarsi a un wedding planner competente per organizzare il proprio giorno dei sogni. Con il tempo è arrivato l’apprezzamento e oggi mi riempie di gioia sapere che in tanti mi seguono e credono in quello che faccio.
Il matrimonio che ricorda con più piacere?
Ogni matrimonio che organizzo è speciale e stupendo; non riesco mai a scegliere il più bello perché in ognuno c’è sempre qualcosa di meraviglioso che insieme con gli altri costituisce un puzzle straordinario. Adoro i matrimoni al mare ma anche quelli nei casali immersi nel verde o nelle ville storiche e ogni volta instauro con gli sposi un rapporto di fiducia e di scambio reciproco che mi porto nel cuore.
E invece uno che è stato “Orribile”?
Nessuno
Ha studiato e vissuto a Milano. Dal punto di vista lavorativo preferisce Napoli o Milano?
Ogni città italiana è uno spettacolo da vivere e raccontare. Adoro Napoli, ma anche Milano, che considero la mia città d’adozione che mi ha accolto tanti anni fa e mi ha permesso di costruire la mia carriera professionale. Milano è la città del design, della moda e delle tendenze, in cui contemporaneo e classico si fondono per creare suggestioni uniche; a questo bagaglio aggiungo il calore e la cultura partenopea e ottengo il mix perfetto.
Enzo Miccio e la televisione:si è divertito di più con “Ma come ti vesti?” o con “L’eleganza del Maschio”?
Entrambi mi hanno divertito. Con MCTV sono alla decima edizione e l’avventura con Carla (Carla Gozzi Ndr) è ormai consolidata e collaudata. Ridiamo come matti, ci prendiamo in giro reciprocamente e abbiamo un ottimo rapporto con la produzione… Insomma un vero spasso… Nell’eleganza del Maschio le vittime sono maschietti ed è stato bello poter trasferire anche al sesso forte qualche pillola di buone maniere e di buon gusto.
Abbiamo apprezzato le sue doti di ballerino in “Ballando con le stelle”,quanto è stato difficile prepararsi?
Ballando con le stelle è stato per me un’esperienza unica. Non mi ero mai cimentato in un’impresa tanto faticosa e allo stesso tempo impegnativa. Ho ricevuto grandi soddisfazioni, sfidando me stesso, anche grazie al prezioso supporto della mia insegnante, con la quale ho instaurato un bellissimo rapporto di amicizia. Il mio motto è “non fermarsi mai”, quindi accolgo sempre le nuove prove con entusiasmo e dedizione.
Ma a qualche concorrente ha chiesto realmente “Ma come ti vesti?”?
Ovvio che sì, ma sempre con ironia e nella speranza di migliorare le cose… Ogni critica, consiglio o suggerimento devono essere costruttivi. Criticare per il gusto di farlo può essere divertente una volta ma poi devi dimostrare con i fatti come si può migliorare e credo che il programma MCTV sia stato il mezzo migliore che ha, in questi dieci anni, testimoniato questa mia attitudine.
Televisione tanta,quando Enzo Miccio attore?
Mi candido… Potrebbe essere simpatico!
Un’ultima domanda: un pregio e un difetto che si attribuisce e che hanno condizionato il suo lavoro?
Sono sempre disposto ad ascoltare e a imparare, perché non si finisce mai di farlo… Uno dei miei difetti invece è che non riesco mai a delegare nulla… Sono un despota accentratore e nulla si muove se non passa dalle mie mani… una vera condanna per me e per chi collabora con me… Ma mi amano lo stesso!