Scuole chiuse…didattica a distanza… sosta di Pasqua e gli adolescenti trascorrono le loro giornate ovattati in un mondo virtuale…in compagnia del proprio smartphone e degli amici “sociali”…il pericolo che si annida in questo periodo é la solitudine e l’isolamento…è pur vero che la forzata convivenza familiare può responsabilizzare i ragazzi…e renderli partecipi della buona riuscita dell’operazione quarantena all’insegna del #restiamoacasa: tutto dipende molto dai genitori e dal modo in cui li terranno impegnati e non li lasceranno soli in compagnia unica dei media a loro disposizione!
La mancanza della quotidianità scolastica, degli abbracci condivisi, dello scambio di battute, del modo di entrare in contatto e della vicinanza tra i banchi rendono surreale la vita dietro uno schermo…per quanto abituati a ciò, immergersi in un quotidiano totalmente virtuale può rivelarsi divertente ma anche pericoloso. Molti giovani si stanno organizzando con gli amici creando aperitivi social o appuntamenti in contemporanea on line o ancora compleanni virtuali condivisi con tanto di soffio di candelina grazie all’ausilio di piattaforme digitali come nuove forme di socializzazione per tenersi compagnia.
D’altro canto, alcuni studiosi denunciano il rischio della distorsione di un uso smodato ed eccessivo delle nuove tecnologie con il pericolo di una overdose digitale…fatta non solo di contatti social ma anche di full immersion in videogame e dispositivi elettronici. Per di più, i ragazzi anche per frequentare la scuola con le videolezioni devono comunque utilizzare tablet, computer, smartphone; diverse sono le piattaforme digitali in uso da parte dei docenti pur di raggiungere i loro alunni e trasmettere, prima di tutto, la loro vicinanza e, poi, non secondaria per importanza, la condivisione della conoscenza in una didattica che non vuole essere cattedratica ma di scambio e interrelazione. Apprezzabile lo sforzo e l’impegno di tutti i docenti…purtroppo anche la didattica a distanza non ha fermato episodi gravissimi e intolleranti di cyberbullismo nei confronti dei compagni ma anche dei loro stessi insegnanti. In diverse occasioni, i docenti sono stati costretti a denunciare, con sconcerto, le incursioni avvenute durante le loro lezioni da parte di estranei che, con insulti, minacce, bestemmie, inserimento di contenuti oltraggiosi e porno, offese, incitamento all’odio, hanno interrotto le lezioni, disturbando non solo i contenuti dell’apprendimento e il coinvolgimento dell’aula – per quanto possibile – ma commettendo il reato di oltraggio al pubblico ufficiale con le conseguenze penali che ne derivano a carico dei responsabili che possono rischiare sospensioni e, nei casi piu gravi, espulsioni con la perdita dell’anno scolastico e, in termini economici, sui genitori per culpa in educando su cui grava l’ eventuale risarcimento del danno.
Difatti, per molti Tribunali, i genitori sono considerati responsabili anche dell’educazione all’uso corretto e responsabile dei media e dei social dei loro figli. Le “aule virtuali” e le piattaforme digitali sono per giurisprudenza costante, come “luoghi frequentati e aperti al pubblico” dove i docenti che fanno lezione sono da considerarsi, a tutti gli effetti, pubblici ufficiali e, come tali, tutelati dalle norme di riferimento del codice penale. Indubbiamente le vittime piu deboli sono gli stessi “pari” molto più fragili e indifesi; ma anche nel caso di offese, minacce, atti persecutori e ingiurie nei loro confronti, il reato sussiste ed è quello di cyber-stalking e non é meno grave in termini di conseguenze sanzionatorie.
Per fermare questa nuova tendenza drammatica che può determinare tanta sofferenza e dolore nei piu giovani, ora un po piu soli, a causa dell’isolamento forzato per il covid-19, sono state attivate molte iniziative di sensibilizzazione come una serie realizzata dalla Rai “Jams” – su bullismo e cyberbullismo – su Rai Gulp in onda da metà marzo che funge da molla educativa e da campanello di allarme per allertare tutti, docenti alunni e genitori e difendersi da attacchi di vigliacchi irresponsabili e violenti gratuitamente! Il Coronavirus ci ha travolti e ci ha trovati impreparati su tanti fronti e gli haters hanno trovato terreno fertile per colpire i piu deboli. Le scuole tutte si sono dotate di un Regolamento su bullismo e cyberbullismo in ossequio alla legge nazionale n.61/2017 che rappresenta pur sempre una guida anche in questo momento in cui tutti sono più vulnerabili, ma mai soli e pur sempre protetti.