I fenomeni culturali e le evoluzioni sociali influenzano il linguaggio:
overtourism, bubble tea, passando per gieffino e maranza,
sono tra i neologismi più usati dai giovani (e non solo)
entrati nell’aggiornamento digitale del dizionario lo Zingarelli 2025.
Non solo slang generazionali destinati a passare di moda: alcune forme di linguaggio informale non sono fenomeni temporanei. Parole nate da fenomeni culturali e modi di dire, o importate e trasformate da altre lingue, rappresentano vere e proprie evoluzioni della lingua italiana.
Zanichelli, da sempre attenta alle trasformazioni del linguaggio, anche quest’anno ha scelto di inserire nell’aggiornamento digitale de lo Zingarelli una serie di questi neologismi: termini che vengono scelti dopo un attento processo di selezione e solo dopo che hanno raggiunto una reale diffusione nell’uso effettivo scritto o parlato.
Ed ecco alcune voci utilissime per comprendere la società di oggi:
Spicca una maggiore attenzione a una terminologia più inclusiva, per una più completa consapevolezza della realtà, non solo tra i banchi di scuola: come neurodivergenza, la condizione di chi possiede un profilo neurologico che si differenzia dalle espressioni più tipiche.
Ordinare una bevanda può essere molto più semplice, sapendo che il bubble tea non è un semplice tè freddo ma una bevanda per lo più fresca e dissetante di origine taiwanese, a base di tè, latte e perline di tapioca che vengono masticate sorseggiando. Una bibita di moda da concedersi nel tempo libero, ricordandosi però di non esagerare con ogni tipo di alimento ultraprocessato, cioè cibo o bevanda in cui il componente di base è stato modificato con l’aggiunta di numerose altre sostanze o additivi (conservanti, coloranti, addensanti ecc.).
Attenzione anche alla sgrammatura (o shrinkflation), l’espediente commerciale ingannevole che consiste nel ridurre la quantità di prodotto in una confezione lasciandone inalterato il prezzo: se nella calura estiva si è cercato refrigerio in un gelato o una bibita fredda, l’impressione di avere confezioni più piccole tra le mani era quindi realtà e non solo un effetto nostalgia per le lunghe estati dell’infanzia.
In tema di relazioni amorose o di frodi online, attenzione al catfishing, una storia d’amore che si sviluppa in Internet con uno dei due che nasconde la propria identità o l’attività di chi utilizza sui social una falsa identità con il fine di ingannare o truffare gli altri.
Chi cerca nuovi passatempi o un divertimento originale per una serata con gli amici, non può perdere l’esperienza di una escape room, un gioco di società in cui i partecipanti, rinchiusi in un ambiente appositamente attrezzato, devono risolvere enigmi per trovare il modo di uscirne, in un tempo prestabilito e in collaborazione fra loro.
Niente a che vedere con una serata di eccessi, che può portare alla fattanza, cioè la condizione di completo stordimento provocata da assunzione di sostanze stupefacenti o di alcol.
A settembre la trasmissione compirà 24 anni; eppure, il pubblico ancora trasforma ogni gieffino (partecipante al programma televisivo ‘Grande Fratello’) in un personaggio mediatico seguito da milioni di persone.
A volte basta un trailer o un’indiscrezione su una nuova serie tv, un anime o un film per creare hype: non è solo una strategia di marketing aggressiva volta a creare forte aspettativa verso un prodotto o un evento ma si tratta proprio di forte interesse, spesso eccessivo o passeggero, intorno a qualcosa o qualcuno o, nel linguaggio dei social, essere al centro dell’attenzione.
Facendo un passo indietro (cronologicamente parlando), come dimenticare quando qualcuno veniva definito un maranza? Negli anni ’80 del Novecento, giovane delle periferie urbane dai gusti e comportamenti rozzi e volgari, che si muoveva per lo più in gruppo. Ma oggi il termine è tornato in uso per indicare un coatto, tamarro oppure un appartenente a bande di ragazzi, spesso in tuta nera con cappuccio, che importunano la gente per le strade.
Per concludere, un tema caldissimo in questa estate 2024, come dimostrano video e immagini di alcune delle località più amate del nostro Paese (e non solo): l’overtourism cioè il sovraffollamento causato da un eccessivo afflusso di turisti in una località.