Era il 1967 quando Michele Del Grosso, venuto a mancare lo scorso 9 Gennaio, fondò a Napoli il Teatro Instabile sul lato basso di via Martucci, in una zona elegante della città. In quel piccolo spazio transitarono molti giovani artisti tra cui Roberto De Simone, la Nuova Compagnia di Canto Popolare, Peppe Barra, Pino Daniele, Edoardo Bennato, Franco Battiato, Francesco De Gregori, Antonello Venditti. Quello fu solamente l’inizio di una serie di successi per Del Grosso e l’intero capoluogo Campano.
Il 21 ottobre in Vico Fico Purgatorio ad Arco, nello stesso posto in cui nel 2001 Michele Del Grosso trasferì la sua attività, è stato riaperto quello stesso spazio chiuso dopo la sua morte e totalmente ristrutturato senza tradire le origini dell’edificio e il tocco artistico del suo fondatore.
Un’arena ellittica ipogea con gradinate, una singolare struttura che suggerisce una precedente destinazione mistico-esoterica del luogo, con le pareti ad opus reticulatum che testimoniano l’origine remota della struttura. Maschere di Pulcinella, articoli di giornali che testimoniano l’arte respirata in quel luogo sono solo alcuni degli elementi che colpiscono appena si entra al TIN. Un teatro elisabettiano che Fabiana Mangiapia presidente dell’ Associazione TIN Teatro Instabile Napoli Michele Del Grosso, e Giancarlo Del Grosso, suo vicepresidente, fanno tornare in luce.
Uno spazio che ospiterà spettacoli di prosa, concerti musicali, spettacoli di improvvisazione, mostre e corsi di teatro e che mira a diventare un nuovo punto di riferimento culturale per la città. Inoltre, il nipote di Michele Del Grosso, Giancarlo e la moglie Fabiana, si prefiggono di dare nuova linfa al Vico Fico Purgatorio ad Arco trasformandolo da vicolo d’arte a vicolo del Teatro. Con lo scopo di riportare il TIN ai massimi livelli creando una compagnia (in)stabile e creando un museo del teatro dedicato principalmente all’attività del suo fondatore.
“Abbiamo una grande responsabilità, le difficoltà sono tante, il nostro impegno sarà massimo per rendere nuovamente il TIN un punto di riferimento culturale per la città di Napoli e per cercare di restituire a mio zio, Michele Del Grosso, ciò che ha donato a tutti noi “ afferma Giancarlo Del Grosso.
Tantissimi gli amici di Michele Del Grosso che il 21 ottobre hanno partecipato a questa grande festa di riapertura, molti i turisti e curiosi e anche giornalisti e appassionati di arte e teatro. Durate la serata, infatti, Marco Perillo, giornalista e scrittore ha presentato i suoi libri “101 perché sulla storia di Napoli che non puoi non sapere” e “Misteri e segreti della storia di Napoli. Itinerari per scoprire nuovi scorci, leggende, aneddoti e tradizioni. Presenti anche la giornalista Roberta D’Agostino, l’attore e regista Gianni Sallustro, lo scrittore Martin Rua.
Il tutto è stato accompagnato dalle performance degli allievi dell’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema, con i costumi di Costantino Lombardo, tratte dai libri di Marco Perillo su Napoli. E condurre i tanti spettatori a teatro è stata l’installazione sotto al portico “pioggia di corni” di Sofia Ferraioli e la Mostra Fotografica di Luciano Ferrara e Antonio Alfano.