A Sign of Affection è un manga di Suu Morishita; sotto questo pseudonimo si nasconde un duo di autrici originarie della prefettura di Miyazaki. Il duo di mangaka composto da Makiro, che si occupa delle storie, e da Nachiyan che realizza i disegni. Hanno debuttato nel 2010 sulla rivista Margaret di Shueish, con la storia breve intitolata Koi ni Ichiban Chikai Shima.
Il manga parla di una ragazza sorda dalla nascita chiamata Yuki e di un ragazzo (Itsuomi) che parla tre lingue, ma non quella dei segni. I due frequentano la stessa università, ma si incontrano solo per caso in un tram. Da quel momento in poi tra i due nascerà una particolare intesa.
Particolarmente interessante è l’approccio tra i due che non è lo stesso che avviene tra due ragazzi “comuni”. I due, per conoscersi a fondo cercano un modo per comunicare ed entrare nel mondo dell’altro. Entrambi sperimentano situazioni nuove ed il sentimento che poco a poco cresce tra di loro, incentiva la voglia di comprendersi e di trovare vie alternative.
Lui sperimenta il linguaggio dei segni, e acuisce il senso del tatto, che lo sperimenta assieme a Yuki. Lei impara ad usare meglio lo smartphone, e si concentra maggiormente sull’espressività del ragazzo, fonte comunicativa importante per un non udente.
Intorno alla coppia, inoltre, ruotano dei comprimari interessanti, con relativi triangoli amorosi. Rin, l’amica di Yuki, innamorata di Kyou, amico di Itsuomi. Shin, l’amico eccentrico che ama Emma, ma che quest’ultima è Innamorata di Istuomi. E non manca il geloso amico d’infanzia di Yuki, Oushi, che non prenderà in simpatia questo nuovo ingresso nella vita dell’amica. Grazie a Oushi il lettore imparerà ad approcciarsi a Yuki.
La sordità di Yuki catapulta il lettore un mondo ovattato, in cui i sensi si acuiscono per supplire alla mancanza di udito; davvero in un silenzio surreale.
Per quel che riguarda i disegni, a parte la gradevolezza della fisionomia dei personaggi molto belli i particolari anatomici come le mani e i visi…e non poteva essere altrimenti se il principale strumento comunicativo dei protagonisti è nella gestualità delle mani. Si intuisce che c’è sotto uno studio e una ricerca accurata di tutto quello che fa parte del mondo di un disabile sordomuto.
Concludendo: se si è alla ricerca di una storia romantica e matura, e che si addentra nelle difficoltà quotidiane di chi è disabile, sia da un punto di vista pratico che emotivo, A Sign of Affection è il manga sarà una lettura più che gradevole.
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