Mito e realtà si mescolano in questo specchio d’acqua cupa: il Lago d’Averno, per gli antichi romani era l’ingresso agli inferi. Questo lago è all’interno di un cratere vulcanico spento nato 4.000 anni fa. Già solo questo basterebbe a incuriosire i più per una passeggiata, quella che l’associazione culturale Econote ha organizzato per domenica 17 gennaio alle 10.30. Come sempre per tutti gli itinerari ecosostenibili dell’associazione, la prenotazione è obbligatoria a info@econote.it e al numero 3398877884.
Domenica 17 gennaio alle 10.30 appuntamento quindi al lago per percorrerlo e ripercorrere la storia di quei luoghi. Il lago d’Averno è uno specchio di acque cupe dalla forma ellittica che occupa un antico cratere dove gli antichi romani posero l’ingresso agli inferi. Il lago d’Averno è il secondo per dimensione nei Campi Flegrei, dopo il Fusaro. Di origine vulcanica profondo al centro circa 34 metri. Un posto stregato dove, per la presenza di antiche rovine, la natura si sposa con la cultura dando vita ad uno spettacolo davvero prodigioso.
Averno nell’antichità era anche sinonimo di Inferno, infatti Virgilio nel VI libro dell’Eneide ne parla come ingresso agli Inferi. Mito, leggenda, fauna e flora si mescoleranno fino all’inserto teatrale a cura di NovArt Officine, gli amici che hanno accompagnato l’associazioneanche durante la passeggiata al Petraio con rappresentazioni teatrali di Scarpetta.
Qui è possibile vedere un video di quella giornata >>Video Petraio NovArt Officine
Punto d’incontro presso l’accesso al lago d’Averno vicino al ristorante Caronte alle ore 10.30, quota di partecipazione 10 euro. Si raccomandano scarpe comode.
Dov’è il Lago d’Averno? Qui su Google Maps.
Info e prenotazioni: info@econote.it – 3398877884.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA, evento attivato con un minimo di 5 partecipanti e cancellato in caso di pioggia.