Un brutto primo tempo, una bella reazione con 2 gol in 10 minuti (finalmente un rigore dopo 20 partite!), una gestione tranquilla del finale: massimo risultato col minimo sforzo per il Napoli al “Rigamonti” di Brescia.
E’ stata un’altra perla di Fabian da fuori area a regalare agli uomini di Gattuso il 2-1 in rimonta e la quarta vittoria nelle ultime 5 gare di campionato (settima nelle ultime 9 tra Serie A e coppa Italia): gli azzurri sono ora ad un passo dalla zona Europa League, che appariva come un miraggio poco più di un mese fa.
Archiviata la trasferta in terra lombarda (in queste ore paralizzata dall’incubo del coronavirus), il Napoli può concentrarsi sull’evento atteso da più di due mesi, che sicuramente ha almeno in parte distratto gli azzurri nella sfida contro le “rondinelle”: l’affascinante sfida al Barcellona della “pulce”, al secolo Lionel Messi, per l’andata degli ottavi di finale di Champions League.
Lo stesso fuoriclasse argentino ha confessato di attendere da tempo la possibilità di giocare nello stadio che per anni è stato il tempio del suo connazionale più celebre, Diego Armando Maradona, autentico dio del calcio ed eterno termine di paragone per lui.
Il “Pibe De Oro” è ovviamente il grandissimo doppio ex di questa sfida, avendo militato nel Barcellona dal 1982 al 1984 prima di approdare a Napoli, dove condusse gli azzurri alla storica conquista di 2 scudetti e di una Coppa UEFA, oltre che di una Coppa Italia e di una Supercoppa Italiana.
Le due stagioni di Diego in maglia blaugrana sono state difficili, caratterizzate da un bruttissimo infortunio alla caviglia (causato da un intervento “killer” del giocatore dell’ Athletic Bilbao Goicoetxea) e chiuse con la sola vittoria della Copa del Rey nel 1983 (oltre alla meno nobile “copa de la Liga”).
Messi ha invece riscritto letteralmente la storia del club catalano, esordendo giovanissimo e vincendo più volte ogni trofeo immaginabile: 10 campionati spagnoli, 6 coppe del Re, 8 Supercoppe di Spagna, 4 Champions League, 3 Supercoppe Europee e 3 Mondiali per club, oltre a ben 6 Palloni d’Oro a livello personale.
Martedì sera (ore 21) scenderà dunque in campo al San Paolo, insieme ai suoi compagni, un’autentica icona del calcio mondiale, che però rincorre ancora il sogno di vincere un grande trofeo con la propria Nazionale; impresa riuscita invece a “D10S”, che nel 1986 guidò quasi da solo l’albiceleste alla conquista della Coppa del Mondo in Messico.
La sfida del San Paolo sarà di fatto il primo confronto ufficiale tra Napoli e Barcellona, che si sono affrontate fino ad oggi soltanto in partite amichevoli: la prima di queste è anche l’unica giocata al San Paolo, e si disputò il 25 Maggio 1978.
Il Napoli di Gianni di Marzio, nel mezzo del proprio percorso in Coppa Italia che sarebbe proseguito fino alla finale poi persa contro l’Inter, ospitò i catalani capitanati dal mitico Johan Cruijff.
I partenopei non sfigurarono e riuscirono a pareggiare per 1-1 grazie al difensore Moreno Ferrario, che rispose al vantaggio catalano di Esteban.
Negli ultimi anni azzurri e blaugrana si sono confrontati in amichevoli precampionato per ben 4 volte, di cui tre in campo neutro, dopo il trionfo al Camp Nou (5-0) del Barcellona nel match valevole per il “Trofeo Gamper” giocato il 23 Agosto 2011.
L’unica vittoria ottenuta dal Napoli arrivò a Ginevra il 6 Agosto 2014, e fu firmata da Blerim Dzemaili con un destro da fuori area che colse impreparato il portiere blaugrana Claudio Bravo: fu l’ultimo gol in maglia azzurra per il centrocampista svizzero, che sarebbe stato ceduto di lì a poco ai turchi del Galatasaray.
Proprio quest’estate le due squadre si sono affrontate in un doppio confronto in terra statunitense, valido per la “La Liga – Serie A Cup”, ed in entrambi i casi a prevalere sono stati i catalani.
Se però l’8 Agosto all’Hard Rock Stadium di Miami il Napoli ha ben figurato, andando in vantaggio con un’autogol di Umtiti e venendo rimontato solo nel finale da Busquets e Rakitic, due giorni dopo in Michigan non c’è stata storia, con un rotondo 4-0 finale grazie alla doppietta di Suarez ed alle reti di Griezmann e Dembelè.
Sia il formidabile centravanti uruguagio che il giovane talento francese saranno assenti per infortunio, ma questo non renderà la sfida meno improba per il Napoli, visto che al San Paolo Messi potrà contare sul supporto di compagni del calibro di Piquè, Rakitic, Vidal, De Jong e Griezmann, tanto per citarne alcuni.
Sfida impossibile dunque? Sulla carta ovviamente si, ma è anche vero che in questi anni il Napoli nelle magiche notti di Champions, soprattutto al San Paolo, ha sempre dato il meglio di sè, battendo avversari di grandissima caratura come Liverpool (2 volte), Chelsea, Arsenal, Borussia Dortmund e Manchester City, e ben figurando anche contro Bayern Monaco e Real Madrid.
Tra l’altro la possibilità concreta di raggiungere l’Europa attraverso il campionato, grazie ai risultati più recenti, o la Coppa Italia, in cui ci sono buone speranze di arrivare in finale dopo la vittoria di San Siro, permette al Napoli di giocare questo doppio confronto senza particolare pressione.
Starà quindi a Messi e compagni far rispettare il pronostico che li vede nettamente favoriti, ma c’è da star certi che i ragazzi di Gattuso venderanno cara la pelle, cercando di regalare ai propri tifosi una serata da conservare nell’album dei ricordi, accanto a quelle regalate loro dal “Diez” più grande di sempre.