Il primo Alien uscì al cinema nel 1979, per la regia di Ridley Scott. Quarant’anni fa. Da allora, lo xenomorfo è tornato attraverso una serie altalenante di sequel, prequel, e persino qualche cross over. Tipo nel 2004, quando si batté in duello con la razza di cacciatori alieni Predators, nell’eponimo Alien vs. Predator. Ma fin l’alieno dal primo momento ha dimostrato le potenzialità che lo hanno fatto assurgere ad icona pop fra le più riconoscibili degli ultimi decenni. Inarrestabile, cieco alla pietà, privo di punti deboli, lo xenomorfo è diventato l’incarnazione dell’orrore alieno, l’ultima maschera dell’antica paura dello sbudellamento. Fiumi di inchiostro sono stati versati anche sulle sottili sfumature del suo terrore. Ma noi ci fermeremo qui all’ovvio: un predatore che si muove nell’ombra, è praticamente invulnerabile e assolve a qualsiasi funzione vitale suqartando gli altri (sia dall’interno che dall’esterno…) non è la migliore compagnia quando sei nello spazio chiuso di una astronave. Che poi per qualche motivo gocciola acqua dappertutto… Mah…
In quanto “maschera” di terrore, lo xenomorfo è stato utilizzato in molti modi diversi nel corso degli anni. Soprattutto dal fumetto, che a differenza del cinema non ha limiti di budget. Molte storie sono state disegnate attorno all’alieno cacciatore. Saldapress ha deciso di ripubblicare le migliori in una raccolta antologica, che questo mese è arrivata al secondo volume. In ALIENS – GRANDI MAESTRI VOL.2 sono raccolte otto storie prodotte da un gran numero di autori, attorno alla metà degli anni ’90, che girano attorno allo xenomorfo, alla sua fame, e al raccapricciante orrore che incarna.
Pur avendo l’alieno come perno, le otto storie, come al solito sono piuttosto diverse fra loro, per stile e approccio. Questo perché il terrore assoluto incarnato dall’ “alien”, come ogni altra esperienza umana, può essere vissuto, affrontato e raccontato in modi diversi. Così si va dal razionalismo dei primi due episodi, (Caos totale; L’occasione di una vita) in cui nel pieno della tradizione sci-fi, la soluzione viene ritrovata nella ricerca e nel dato scientifico (sebbene in salsa action), al misticismo de Gli antichi dei, o al racconto mitico-storico di Cacciatore.
In Caos totale l’atmosfera diventa presto parecchio allucinata, sia grazie alla trovata quasi spiritistica che fa da perno alla vicenda (che altrimenti sarebbe il solito massacro alla Alien), sia per i continui e drammatici cambi di stile dei molti disegnatori coinvolti. L’elemento della responsabilità umana presente nel racconto (che sembra quasi un atto d’accusa alle multinazionali selvagge) viene ripreso e amplificato, in toni quasi animalisti, nella successiva L’occasione di una vita, nella quale si suggerisce addirittura che forse la crudeltà dello xenomorfo è una qualità appresa più che innata. Indovinate da chi l’avrebbe imparata…
Ne Gli antichi dei il mito dello xenomorfo viene incrociato con i miti lovecraftiani (e figurati se non stava anche qui). I nomi sono stati per l’occasione stravolti in versioni alternative ma estremamente riconoscibili… per non dare troppo nell’occhio? C’era una questione di diritti? Faceva figo? Chi sarà mai questo misterioso Horace Payne Loveless (H.P.L. …), scrittore horror che ha predetto il risveglio dell’antico Dio “Tulitu”? Fun fact: il culto a cui si fa riferimento nel racconto esiste sul serio. Anche se dubito siano veramente così sciroccati. Anche nella successiva Cacciatore, l’invenzione sci-fi dello xenomorfo viene accostata a categorie che di sci-fi hanno poco. A dare la caccia all’alieno sono in questo caso un gruppo di vichinghi, che vedono ovviamente nella caccia dello strisciante la persecuzione di un demone…
Menzione d’onore per Questione di gusti, gioiellino dell’inquietudine che regala in pochissime pagine una agghiacciante e grottesca torsione prospettica, aprendo il cosmo a possibilità persino più agghiaccianti di un facegrabber fresco.
Non manca l’erosimo declinato in tre modi assai diversi, ne La stagione turistica, Corridoio di vetro e Incubazione. In particolare quest’ultima, che chiude il volume, è forse quella più equilibrata in quanto a ritmo e storytelling. La cronaca disperata di un disastro annunciato.
Otto tasselli autoconclusivi, e spesso fra loro contraddittori – ma è il bello delle antologie – che arricchiscono di prospettive eclettiche l’oscuro e vasto universo di Alien.
Aliens – I grandi maestri vol 2
Autori: Mark Schultz, Phil Amara, Beau Smith, Nancy A. Collins, David Wenzel, Edward Martin III, Ron Marz, Leif Jones, John Stokes, Duncan Fegredo, D’Israeli, John Totleben, Arthur Adams, Gary Gianni, Geoff Darrow, George Pratt, Igor Kordey, Paul Lee, John K. Snyder III, Mark A. Nelson, Pete Bagge, Brian Horton, Dave Taylor, Kelley Jones, Guy Davis, Kellie Strom, Jay Stephens, Jerry Bingham, Kevin Nowlan, Frank Teran, Joel Naprstek, Travis Charest, P. Craig Russell, Aidan Potts, Sean Phillips, Rebecca Guay, Jon Muth, Killian Plunkett, Ron Randall, John Pound, Gene Ha, Vania Zarouliov, Sergio Aragonés, John Paul Leon, Derek Thompson, David Lloyd, Moebius, Dave Cooper, Mike Allred, Tony Millionaire, Rick Leonardi, Gray Morrow, Bernie Wrightson.
Casa editrice: SaldaPress
Prezzo: 2019, cartonato, 18 x 27, C., 176 pp., b/n 24,90€