Senza LineaSenza Linea
Aa
  • Home
  • Qui Napoli
    • Eventi
    • Storia & Curiosità
  • Sport
    • Calcio Napoli
  • Cucina
    • #Tengofame
  • Arte & Spettacolo
    • Musica
    • Arte
    • Cinema
    • Libri
      • Editoria
    • Serie Tv
    • Teatro
  • Nerdangolo
    • CosPlay
    • Fumetti
    • Giochi
    • Hi Tech
    • Animazione
    • Videogiochi
  • LGBT
  • La tana del Bianconiglio
  • Salute & Benessere
Cerca
Reading: Per il Sabato della Fotografia, “Memoria ribelle di Tano D’Amico”
Share
Aa
Senza LineaSenza Linea
  • Home
  • Qui Napoli
  • Sport
  • Cucina
  • Arte & Spettacolo
  • Nerdangolo
  • LGBT
  • La tana del Bianconiglio
  • Salute & Benessere
Cerca
  • Home
  • Qui Napoli
    • Eventi
    • Storia & Curiosità
  • Sport
    • Calcio Napoli
  • Cucina
    • #Tengofame
  • Arte & Spettacolo
    • Musica
    • Arte
    • Cinema
    • Libri
    • Serie Tv
    • Teatro
  • Nerdangolo
    • CosPlay
    • Fumetti
    • Giochi
    • Hi Tech
    • Animazione
    • Videogiochi
  • LGBT
  • La tana del Bianconiglio
  • Salute & Benessere
Follow US
  • Disclaimer
  • Privacy
  • Buy This Theme!
  • Advertisement
  • Contact us
© 2022 Senzalinea testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 11/11/2015.Direttore Responsabile Enrico Pentonieri
Arte

Per il Sabato della Fotografia, “Memoria ribelle di Tano D’Amico”

Redazione
Redazione 1 anno fa
Share
6 Min Lettura
Tano D’Amico (fotoreporter - Napoli 2022) - ph©Pino Miraglia
SHARE

 Un passo indietro”: Mostra, talk e proiezione il 6 aprile per Il Sabato della Fotografia

 Tano D’Amico. Il dissenso negli anni Settanta: il fil rouge che lega passato e presente tra foto, fiction e dibattito a Napoli in Sala Assoli

 

Ultimo appuntamento della sezione Un passo indietro, prevista nell’ambito dell’VIII edizione de Il Sabato della Fotografia, format di incontri, mostre e workshop curato da Pino Miraglia in Sala Assoli. Dopo Dino Fracchia, Paola Agosti e Fabio Donato, sabato 6 aprile (ore 11.00 e ore 18.30), lo spazio teatrale dei Quartieri Spagnoli ospiterà ancora un grande nome della fotografia italiana, Tano D’Amico, con la mostra La memoria ribelle di Tano, visitabile negli orari di apertura del teatro fino al 19 maggio. Sabato 6 aprile, il pubblico potrà incontrare l’artista alle ore 11.30, insieme a Igina Di Napoli (Direttore artistico di Casa del Contemporaneo) e a Sergio Brancato (docente di Sociologia dei processi culturali della comunicazione presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II), prendendo parte al dibattito Dissenso, politica e società: dagli anni Settanta ad oggi.
A conclusione dell’incontro è prevista la proiezione del film Il grande Blek (1987), opera prima di Giuseppe Piccioni. L’incontro è a ingresso libero fino a esaurimento posti. Per : +39 345 2204383 e + 39 345 4679142, anche whatsapp (feriali 10-13 e 16-19), info@casadelcontemporaneo.it – www.salaassoli.it

Le foto, inequivocabilmente iconiche di Tano D’Amico, così come il suo spirito, rappresentano da sempre una testimonianza fondamentale degli ultimi cinquant’anni di vita e storia italiana; affermando e restituendo l’immenso valore della foto di reportage come patrimonio del nostro paese. Quella del fotografo è da sempre una scelta di campo politica e sociale: vicino, col suo sguardo speciale, agli esclusi, ai diseredati, agli ultimi. Nelle sue immagini si respira la nostra memoria, la storia di classi sociali che hanno determinato conquiste civili e diritti a generazioni future. Non si può non ritrovarsi nel volto di donne e giovani che hanno combattuto per la propria libertà di pensiero, di espressione e di utilizzo libero e responsabile del proprio corpo e della propria sessualità. D’Amico restituisce storie tutt’ora vive e palpabili, particlarmente attuali, in un momento storico che sembra mettere in discussione conquiste sociali e civili acclarate. A tal proposito Tano D’Amico afferma: «I movimenti dei miei anni hanno portato nella storia chi nella storia non era mai entrato. Si era formata una coscienza, una consapevolezza nuova. Ci presentammo tutti insieme nelle strade tenendoci per mano». E ancora: «Una buona fotografia, una fotografia che dà l’avvio a un pensiero, che diventa parte di noi, che non possiamo dimenticare, è sempre frutto di conoscenza, di studio, di interesse, di partecipazione, di amore. Sono queste fotografie che non si fanno consumare. Consumano. Ci lavorano dentro. Sono fotografie che hanno una personalità, una vita propria».

Tano D’Amico si accosta, quasi per caso, alla fotografia, nel clima della contestazione studentesca del ’68. Inizialmente vicino ai gruppi del dissenso cattolico, nel 1969 inizia una lunga collaborazione con Lotta continua e con Potere operaio. I suoi primi reportage sono dedicati al Sud, in Sicilia e in Sardegna. Ma viaggia anche all’estero: per “Il Mondo” va nell’Irlanda della guerra civile (1972) e nella Grecia dei colonnelli (1973). Poi è nella Spagna franchista; in Portogallo durante la rivoluzione dei garofani; più volte in Palestina, sin dal 1975. Negli anni Ottanta e Novanta andrà in Somalia, Bosnia, Chiapas, Stati Uniti. Il suo sguardo si distingue subito da quello degli altri fotografi. Non gli interessano i fatti di cronaca quanto piuttosto le ragioni che li producono. Segue da vicino il movimento studentesco e operaio lungo tutto il suo percorso, attraversando per intero gli anni Settanta, con immagini che vanno, come dirà, “oltre il cliché della violenza”. È vicino agli operai, ai minatori, alle femministe. Fotografa le carceri, le caserme, i manicomi, le fabbriche, le miniere. Segue le lotte per la casa e il mondo dei disoccupati. Lavora anche con gli zingari, che cerca di raccontare più con immagini di gioia che con quelle della povertà e del dolore. D’Amico è il fotografo dei senza potere, dei vinti, di cui riesce a cogliere la bellezza umana nel disagio sociale. Le sue immagini cercano di restituire dignità a coloro cui la dignità è stata tolta. Li rappresenta con complicità, simpatia, partecipazione, facendo del bianco e nero e dell’obiettivo 35mm una precisa scelta stilistica.

Potrebbe piacerti anche

RUB UP ON MADRE la performance di Adam LINDER a cura di Gigiotto Del Vecchio

Palazzo Reale di Napoli, inaugurata la mostra di Pittoni per celebrare Casanova

Il ritorno di Picasso a Napoli, alla Basilica della Pietrasanta

“Il gioco nell’arte di Sirelli” dal 9 maggio 2025 Fatti d’Arte, Aversa

MUSEO MADRE: il 5,6 e 7 maggio il primo appuntamento con i LABORATORI D’ARTISTA

Redazione Apr 5, 2024
Share this Article
Facebook TwitterEmail Stampa
Previous Article Danza: “In the Absence” Piccolo Bellini, 6 e 7 aprile
Next Article Ispirato da Venditti e Bonocore Alex De Vito torna con il singolo “J.J.”

Ultime notizie

PAW Patrol è tornato con una nuova avventura
6 ore fa Danilo Battista
Crema abbronzante e dadi: Giochi Uniti porta il gioco da tavolo sotto l’ombrellone
6 ore fa Sergio Visconti
ReNoir e Gaijin a Comicon Bergamo 2025
6 ore fa Danilo Battista
IPE Business School porta l’MBA Football Cup a Napoli
6 ore fa Sergio Visconti
Kaspersky: nuovo malware imita DeepSeek e ruba i dati fingendosi un assistente AI
7 ore fa Danilo Battista
Report di FS-ISAC e Akamai: aumento di attacchi DDoS al settore finanziario a livello globale
7 ore fa Danilo Battista
Kaspersky collabora con INTERPOL per contrastare le minacce Infostealer
7 ore fa Danilo Battista
GTA Online: Money Fronts, in arrivo il 17 giugno
7 ore fa Danilo Battista
Mafia: Terra Madre – secondo video tratto dal diario di sviluppo
7 ore fa Danilo Battista
USBORNE | Le novità di luglio e agosto
7 ore fa Danilo Battista

You Might Also Like

Arte

RUB UP ON MADRE la performance di Adam LINDER a cura di Gigiotto Del Vecchio

2 settimane fa
Arte

Palazzo Reale di Napoli, inaugurata la mostra di Pittoni per celebrare Casanova

3 settimane fa
Arte

Il ritorno di Picasso a Napoli, alla Basilica della Pietrasanta

1 mese fa
Arte

“Il gioco nell’arte di Sirelli” dal 9 maggio 2025 Fatti d’Arte, Aversa

1 mese fa
Senza LineaSenza Linea

© Senzalinea testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 11/11/2015.Direttore Responsabile Enrico Pentonieri

Questo sito utilizza cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Accept Reject Read More
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
ACCETTA E SALVA
Welcome Back!

Sign in to your account

Lost your password?