Napoli è un inaspettato incrocio di culture di varia provenienza. Da questa contaminazione sono nate alcune realtà della nostra città, tra cui il casale di Posillipo. Un luogo che sembra staccarsi dal resto del quartiere, che affonda le sue origini nell’esigenza da parte dei pescatori di difendersi dalle incursioni straniere, che si è sviluppato intorno alla Chiesa di San Strato. Ma chi è Strato?O Stratone? Il nome non ci appare di origine nostrana. In effetti, il culto di San Strato fu portato da tre religiosi provenienti dalla Grecia, che riuscirono a guadagnare una somma di denaro esibendosi nelle vie di Napoli come giocolieri.
Nel 1266 decisero di investire quella somma per costruite una chiesa in onore del Santo e diffonderne il culto. La parola Strato, in greco Στράτος, ha il significato di soldato ed infatti, trattasi di un soldato che si arruolò nell’esercito romano e di cui si ricordano le gesta. Risedette a Napoli, dove presidiava delle antiche ville nobiliari, finché non incontrò uno dei primi Vescovi di Napoli, Agrippina, e da quel momento ebbe una fulminea conversione al cristianesimo. Ma la sua Santità non si consacrò a Napoli, infatti, dopo poco torno in Grecia e incominciò a predicare il Vangelo. Un giorno in cui riuscì con un suo discorso a convertire un intero teatro gremito di gente. Questo episodio lo condannò a morte, fu arrestato e non volendo abiurare alla sua fede, fu torturato e ucciso. Dalla Grecia a Napoli, San Strato è venerato e festeggiato nella nostra città con una processione che si svolge nei primi giorni di Giugno.