Tex compie 70 anni. Ancora. Forse però l’ultima volta rano 65? O 60? Inizio a confondere le ricorrenze…
Ad ogni modo è di nuovo tempo di festeggiamenti in stile western in casa Bonelli, e la casa editrice ha deciso di celebrare con un paio di volumi dedicati al ranger in giallo. Il primo è uno speciale che ripercorre la storia editoriale del personaggio, e che contiene il Segreto di Lilith, racconto a fumetti di Boselli e Civitelli. L’altro, a cui dedichiamo questo spazio, si intitola Cinnamon Wells, ed è il numero 8 della ormai consolidata collana Tex Romanzi a fumetti.
Per l’occasione è stato chiamato niente meno che Chuck Dixon, sceneggiatore americano di fama internazionale, in quota per Marvel e DC. Evidentemente a settant’anni in vecchio Willer vuole fare un festone esagerato, con invitati d’oltreoceano. A dare vita alla storia ci pensano le matite di Mario Alberti.
Dixon impone fin da subito uno story telling americano, fatto di dialoghi brevi ed efficaci e tavole dalla struttura eclettica e ritmata, molto cinematografica. Un Tex quasi wide screen insomma.
Anche la storia imbastita è tutto sommato un classico: caccia all’uomo + vendetta, con resa dei conti finale e viaggetto semimortale nel deserto (su un cavallo senza nome, ovviamente).
Se non volete correre il rischio di sapere altro fermatevi qui. Cercherò di essere il più criptico possibile, ma senza qualche riferimento alla trama, questa recensione su una storia di 50 pagine rischia di diventare un vaniloquio da TSO.
Dunque come al solito:
ALLARME SPOILER
L’ascendenza cinematografica da vecchio west hollywoodiano si fa notare fin da subito. Dopo la sequenza iniziale, tutta incentrata sui cattivi, compaiono sulla scena le prime due guest star dell’episodio. La prima è un vicesceriffo dormiente; nel senso che dorme proprio, sul posto di lavoro! L’altra è lo sceriffo, che da buon tempone lo sveglia fingendo di volergli sparare… Umorismo da vecchio west: se siete nati nell’epoca del sapone liquido, dell’acqua corrente e dello Stato di diritto non potete capire.
Ad ogni modo questa specie di Woody Allen dei pistoleri sembra avere una faccia nota… Ma…sei proprio tu John Wayne?

La comparsata non dura a lungo. Il vicesceriffo diventa sceriffo poco dopo e deve organizzare una “posse” per vendicare il suo datore di lavoro. Ma per qualche motivo la sua credibilità è raso terra, e tutto il gotha intellettuale della cittadina di buzzurri persa nella prateria si bulla di lui dandogli, fra le altre cose, del vigliacco. Così a gratis. Tanto al tempo era un insulto jolly.
Da notare che fino a qui i colori (eh sì, è un volume a colori, e anche belli per altro) sono tutti di tonalità patata o terra; cioè sono spenti, come dovrebbe essere una scena western credibile. E’ a questo punto però che attraversa la scena una camicia di un giallo abbagliante. Eh sì, è proprio lui, il nostro eroe, che fa il suo ingresso a cavallo di un cavallo, con la sua consueta mise camicione-attira-proiettoli, che per l’occasione è molto più incogrua del solito, e lo rimarrà per tutto l’episodio… Come vedere Cap in Salvate il soldato Ryan. Ma il mito ha le sue regole e i suoi colori, che né la storia né settant’anni di lavaggi a secco possono sbiadire.
Detto questo Tex si fa inserire immantinente nel gruppo di allegri companeros e tutti partono alla ricerca dei delinquenti. Peccato che i prodi di Cinnamon Wells, gli stessi che hanno dato del vigliacco al giovane vicesceriffo, se la facciano sotto alla prima dificoltà, facendo un immediato dietro front. Ma d’altro canto per 50 centesimi all’ora di rimborso spese vorrei vedere voi. C’ha ragione Tex.
Sulla scena a questo punto ci sono solo Tex e il ragazzo con la stelletta di latta, e di fronte un deserto random, un gruppo di rubacavalli omicidi, e un altro (che conosceremo più avanti) di gente che vuole truffare le ferrovie dello Stato…Ehh sì, è una brutta storia di acqua minerale. Ma lasciamo perdere.
Alla fine tutto si conclude con dei morti, dei salvataggi, dei linciaggi e un mezzogiorno di fuoco fra Tex e la guest star più sveglia del volume.
Anche se poi in realtà avviene all’alba.
Quindi è più un’alba di fuoco?
In ogni caso, BUON COMPLEANNO TEX!
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Di nuovo