scritto e diretto da Febo Quercia
con Antimo Casertano, Sergio Del Prete, Roberta Frascati, Daniela Ioia, Pietro Juliano, Alessio Sica
costumi di Antonietta Rendina
foto di Fiorella Passante
Domenica 23 febbraio, ore 10.30, l’Associazione Culturale NarteA presenta presso il Real Sito di Carditello, Due Ferdinandi alla corte dei Borbone, una visita guidata teatralizzata all’interno tenuta sita a San Tammaro, in provincia di Caserta, storicamente appartenuta ai Borbone delle Due Sicilie. L’iniziativa rientra nella manifestazione Carnevale a Carditello prevista nella programmazione di Carditello Spring. La visita teatralizzata scritta e diretto da Febo Quercia, vede in scena Antimo Casertano, Sergio Del Prete, Roberta Frascati, Daniela Ioia, Pietro Juliano, Alessio Sica, in abiti storici, ideati da Antonietta Rendina, per una vera e propria rievocazione storica di un giorno alla corte dei Borbone; ad accompagnare il pubblico saranno le guide Matteo Borriello e Lina Toscano. Costo del biglietto 12 euro. Per partecipare è necessaria la prenotazione ai numeri 3397020849 o 333 3152415.
La figura del Re nasone, terzogenito di Carlo III di Borbone, chiamato anche ‘o Re piccirillo, per esser salito al trono all’età di otto anni, è raccontata attraverso i suoi vizi, le “scappatelle”, l’ amore per la caccia e per il popolo, la sua gente, alla quale amava mischiarsi, travestendosi. Atteggiamenti che fecero molto parlare di lui, durante il suolunghissimo regno, caratterizzato dalla presenza di diversi uomini politici che circondarono la corte, dai rapporti con i familiari e dalle turbinose vicende internazionali che spesso minacciarono direttamente o indirettamente la stessa esistenza del Regno e del sovrano. Una condotta di vita, quella di Ferdinando IV, in contrasto con il carattere della sua sposa, Maria Carolina d’Austria, diversa da lui, ma comunque dal temperamento forte che le permise d’ imporsi nelle scelte politiche del marito. Nel percorso teatralizzato il pubblico rivivrà una giornata in compagnia di Ferdinando IV e della sua corte. Ma cosa accadrebbe se, per un equivoco o per un volontario atto di emulazione, tra i saloni della residenza d’epoca, si trovassero l’uno di fronte all’altro due sovrani, due “Ferdinandi” IV di Borbone? I dignitari, i familiari e il popolo, come potrebbero riconoscere il vero Re?
Trascorrendo un momento di divertimento grazie al format della visita guidata teatralizzata, NarteA offre l’occasione di visitare luoghi d’inestimabile valore e fascino, dove la cultura, l’arte e la storia sono protagoniste e risorse fondamentali per lo sviluppo dell’individuo, della società e del territorio. Chiamata dai Borbone “Real delizia”, la reggia di Carditello viene concepita come gli altri siti reali del regno, coniugando la funzione di dimora per la famiglia reale e la vocazione agricola, manifatturiera e pastorale. Negli anni ottanta del Settecento l’architetto Francesco Collecini, allievo del celebre Luigi Vanvitelli, progetta un sito in cui allevare la nota real razza di cavalli, come testimoniato dal galoppatoio antistante la struttura e produrre prodotti caseari. Il sito trae il proprio nome da carduetum cioè cardo, carciofo, molto presente nella zona. L’aspetto semplice e poco opulento della struttura rispetto alle altre regge portò il re Ferdinando IV di Borbone a preferirla rispetto alle altre.